Qualcuno di voi, di noi ieri mi ha chiamato in causa. Ascoltato stanotte; ho vomitato giù due pensieri su carta e penna. Questo sono le impressioni avute.

"Le due chitarre accordate sottoterra, al di sotto di interi palazzi crollati su se stessi; amplificatori pronti ad esplodere dopo incontrollato surriscaldamento non riuscendo a sostenere a lungo lo Sludge - Doom prodotto da cavernosi strumenti. La voce, o per meglio dire il latrato saturo, è un profondo scream-growl come di persona posseduta da demoni macilenti, scarnificati. Affondono, ti affondano. Creano un muro sonoro ribassato, rabbioso, bavoso; instabile, confuso, pachidermico. Basso e batteria provano ad unirsi, procedendo di pari passo. Ma il passo è insicuro, clandestino, tragico. Rallentamenti funerei, distorsioni perenni; tutto si solidifica in imponenti montagne di moribondo granito; visioni notturne chiuse, maledette; ed è il buio totale tutt'intorno. E' un percorso che ha come riferimento Bongzilla, Ufomammut, Sumac; in minima parte anche Sleep. Nessun spiraglio, nessuna speranza; niente concessioni. Non si respira; un'apnea cianotica. Il bordello uditivo prende forma da putrido fango; si sviluppa, cresce ed invade la mia mente come una ragnatatela costruita nella terra d'ombra di Mordor. Una breve introduzione presa per mano già da urla ficcanti; il seguito sono quattro brani sinistri, gonfi, abnormi e prossimi alla putrefazione finale".

Sono in cinque, provengono dalle Murge Baresi; si chiamano Zolfo e si sente...THE DEEPEST ABYSS...

Diabolos Rising 666.

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