Gli ZPM sono stati un gruppo fondamentale per comprendere la musica alternativa di destra. Muscia nata e cresciuta nelle fila dell'allora Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile vicina all'ormai defunto MSI - DN.

Gli ZPM (acronimo che racchiude le iniziali di Zeno, Paolo e Mauro) provenivano da Verona e proponevano un sound di chiara matrice cantautoriale che tanto doveva a nomi più famosi come quelli di Lucio Battisti, Edoardo Bennato e Fabrizio De Andrè. Nati nel 1977, dopo aver pubblicato in proprio alcune musicassette e dopo aver prodotto alcuni singoli, purtroppo non presenti su questa raccolta, gli ZPM si sciolsero nel 1994.

La politica c'entra eccome... ma c'è spazio anche per canzoni d'amore, riflessioni esistenziali e altre suggestioni che solo un genere come il cantautorato riesce ad offrire.

"Boia Chi Molla", oltre ad essere il titolo di questa raccolta, è forse la più bella canzone composta dagli ZPM. Un testo malinconico e romantico che, comunque, incita a non lasciarsi andare e a combattere contro una società ingiusta.

Belle, bellissime anche "Io Credo" e "Me Ne Vado" (lo stile recitativo ricorda talune soluzioni adottate da Faber), mentre ad un livello leggermente inferiore, ma assolutamente apprezzabile, si posizionano "Canzone", la toccante "Primavera '68" e "Jean". Non vorrei dimenticare "Lo Straccivendolo", infarcita di tastiere anni '70, "Sergio Ramelli" e "Isabella".

Per ricordare che eistevano giovani in lotta contro il sistema, senza per questo amare Marx o Marcuse.

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