Singolare il fatto che la lite con un mostro sacro del panorama musicale italiano, abbia aperto a Zucchero le porte del riconoscimento mondiale.

La storia di Rispetto è una storia di palle e personalità, di arroganza e determinazione. La storia di un artista appena nato che decide di prendersi i rischi delle proprie scelte.

A metà anni ottanta, Zucchero non è ancora -ovviamente- l'artista che conosciamo oggi. Egli ha partecipato a Sanremo col brano Donne ed ha all'attivo due album che in verità la radio l'hanno conquistata. Il problema è la casa discografica.

Lo scarso successo per quanto riguarda le noiose classifiche sanremesi non viene ben visto. Si decide dunque una collaborazione con Mogol (che aveva contribuito a risollevare le carriere di artisti affermati come Cocciante).

La poca umiltà di questi è tale che in quel di Arezzo afferma: "Venite dal dottore quando siete già in fin di vita, vedremo cosa si può fare". Il contesto butta Zucchero giù.

Per delle composizioni nere e anacronistiche come quelle della celebre Randy Jackson Band (punto forte nella carriera del cantautore) i testi di Mogol c'entrano come un pinguino nella savana. Zucchero non può fare a meno di dire la sua, e dopotutto, si tratta del suo sudore e del suo nome. Una notte insonne e affronta il celebre paroliere mettendo sul tavolino le proprie perplessità. Dopo la conseguente scenata in preda a tutte le furie, Zucchero prende le valigie e lo manda finalmente a cagare.

I testi vengono adesso scritti da lui, e la brutta esperienza diventa proprio Rispetto, brano che inizierà a tutti gli effetti la fase più importante nella storia di Zucchero. Importanti anche gli illustri duetti (come quella con Joe Cocker per cui scrisse Nuovo Meraviglioso Amico).

La produzione è di Corrado Rustici e Michele Torpedine; duo con cui nascono i lavori più importanti.

Per la seconda volta, l'allora piccola Irene Fornaciari viene immortalata sulla copertina del disco; sintomo delle intenzioni individualistiche e dell'armonia con se stesso ritrovata del bluesman?

Nonostante l'ascesa, Zucchero non hai mai oscurato Adelmo; semmai, le radici dalle campagne emiliane sono sempre state lì, su quel volto e in quei modi di fare e intendere la propria proposta.

Gli aneddoti citati appartengono alla biografia ufficiale di Zucchero e alle dichiarazioni ufficiali da parte di produttori e addetti ai lavori che sono facilmente reperibili sul web.

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