1. GENERATION SUITE - - ABOVE THE CLOUDS
Il disco inizia riprendendo la frase del finale e ne chiude il cerchio.
Il senso della frase viene colto solo ascoltando il disco “ad anello”, e unendo l’ultimo brano al primo per suggerire la natura ciclica del corso degli eventi narrati.
Questo primo brano vuol essere una sorta di rito di purificazione, una "prefazione/preparazione" al distacco dal Grande Unico da parte degli elementi e dell'uomo. Oltre le nuvole, sin dalle prime note il respiro cosmico sembra invadere l’ascoltatore situandolo in una dimensione “altra”, spingendolo a respirare profondamente e rilassarsi per sintonizzarsi correttamente sulla frequenza delle vibrazioni ambientali che lo circondano.
Al di là e “sopra” il cielo, oltre l’atmosfera e l’orizzonte dell’umano, una voce narrante interviene sul finale del brano; sembra possedere una visione ultraterrena e provenire da una dimensione metafisica.
Essa parla da quella dimensione "sopra" e “oltre” la percezione sensoriale, da quel luogo-non-luogo, un’oasi immateriale e senza tempo, dove non c’è voce umana.
Questa zona non è abitata da esseri umani: è quella “ TERRA di nessuno” cui il titolo dell’album rimanda.
Questa prospettiva di osservazione non-umana fornisce uno sguardo contemplativo sull'eterno ritorno dell’identico: niente si crea e niente si distrugge, mentre la costante - ma solo apparente - trasformazione non è altro che un cambio formale di ordine, una costruzione che muta forma usando eternamente gli stessi Elementi.
2. GENERATION SUITE - - AER (120bpm)
Senza ARIA non vi sarebbe vita; tutto viene dall’ ARIA.
Mentre tutto sembra procedere in slow motion, all’improvviso l’ ARIA invade l’atmosfera.
ARIA; tutto viene da qui... il grande filosofo Anassimene - del quale qui si riprendono i versi – intorno al VI secolo A.C. aveva introdotto nel pensiero greco la teoria della derivazione dall’ ARIA di tutti e quattro gli Elementi fondamentali.
Secondo Anassimene, infatti, tutto discenderebbe dal cielo, sacra residenza delle divinità, attraverso processi di rarefazione e di condensazione dell’ ARIA.
L’ ARIA che permea l’atmosfera terrestre, intangibile allo stato puro, congiungendosi all’ ACQUA passa, infatti, dallo stato gassoso che le è proprio a quello liquido e così grazie al procedimento della liquefazione piove sulla TERRA.
Grazie al freddo, l’ ARIA passa dallo stato liquido nel quale si era in un primo momento trasformata allo stato solido del ghiaccio; da quest’ultima condizione, grazie al calore del FUOCO torna vapore e per sublimazione riacquista lo stato gassoso evaporando e ritornando al cielo.
L’ ARIA si mostra così essere proprio quel respiro cosmico infinito che si intuiva da oltre le nuvole.
. 3. GENERATION SUITE – – EVOLUTION
La Grande Madre, questa enorme placenta che ospita il divenire della vita nella sua piena armonia, la TERRA nel cui grembo nascono e si sviluppano tutte le differenze, tutte le realtà più piccole e più grandi che su di Lei si evolvono ciclicamente, mentre su di Essa regna un’apparente staticità, appena generata dal vorticoso respiro del Caos cosmico è TERRA di nessun uomo.
In questa TERRA di nessuno, nuove forme di vita si generano e si evolvono, popolando una TERRA desolata.
4. GENERATION SUITE - - EARTH,, MOTHER EARTH
Mentre nel cosmo risuona ancora l’armonica melodia delle Sfere celesti, non appena gli umani iniziano a popolare la TERRA inizia una guerra senza fine che bagna fecondando nel sangue fraterno la propria stessa Madre.
5. ON THE EARTH - - IN NO MAN'S LAND
.
L'uomo, entità peculiare fra gli altri animali, dalla solitudine della sua caduca ed effimera presenza contempla la propria condizione temporanea di fronte all'eternità e, con le mani ancora insanguinate, riflette sul senso del suo
esistere.
Dall'Altra Parte, il Grande Unico sembra rispondergli fornendo una chiave di lettura all'eterno ritorno dell’uguale.
L’orizzonte degli eventi è ambientato in una TERRA di nessuno, dove tutto è di passaggio pur essendo indispensabile per l'armonia universale.
6. ON THE EARTH - - ALWAYS HAPPENS WHEN IT RAINS
L’ACQUA, elemento amniotico, che disseta, genera e dà vita, che fluisce libera scegliendo in autonomia i propri tracciati sulla TERRA,, e che fa nascere supposizioni e strane congetture sui sincronismi delle vicende umane coi
ritmi celesti, quando scatena temporali nutre l’uomo di false opinioni illudendolo di essere il padrone dell’universo.
Il testo della canzone è ispirato alle suggestioni del filosofo francese Gaston Bachelard (1884-1962), secondo il quale i Quattro Elementi derivano dalla "produzione di immagini materiali" o dalla “materializzazione di immagini" all'interno della Mente Unica dell'universo.
Bachelard guardava l'interazione degli elementi dal punto di vista di ciò cui ogni elemento aspirava.
"La gioia della TERRA è ricchezza e impedimento", ha detto.
"Il piacere dell'ACQUA è morbidezza e riposo; Il piacere del FUOCO che brucia è il desiderio e l'amore; La gioia dell' ARIA è la libertà del movimento".
7. ON THE EARTH - - APHRODITE'S JUNCTION
Questo brano presenta una visione speculare rispetto a quella di Earth, Mother Earth, nel quale era l’Odio a fare da padrone.
L’Amore, il nodo di Afrodite, stringe e lega come un grande collante tutti gli Elementi, cui dona armonia e forza vitale.
Se è vero che senza Elementi non ci sarebbe vita, senza Amore tutto si disgregherebbe o rimarrebbe immutabile e sterile.
Il nodo di Afrodite è l’abbraccio cosmico che pervade l'universo.
Lo stesso Aristotele ritenne opportuno affiancare ai quattro elementi canonici un quinto elemento, la quinta essenza o etere, che spiegasse la perfetta simbiosi dei quattro elementi nel cielo che avvolge tutto e dove tutto è perfetto rispetto alla TERRA dove invece regna l’imperfezione.
Questo elemento è l’Amore.
8. ON THE EARTH – – WAVES
Nel testo, le peregrinazioni di Ulisse nel mar Medi TERRAneo sono la metafora per mostrare l’ondeggiare alla deriva tipico della vita umana.
Il testo scritto e recitato è invece un vero e proprio inno alla vita.
Nel contesto dell’album, l'elemento “ACQUA” è presentato nella sua drammatica duplicità: da un lato le onde assomigliano a piccole – se pur distaccate - carezze che ricordano all'uomo la propria natura ACQUAtica, mentre
dall’altro - contemporaneamente - sottolineano il distacco dall’elemento materno, nell’alternarsi tra appartenenza e separazione dell'individuo.
9. ON THE EARTH - - BREATHING
Il respiro cosmico chiama uno per volta gli umani al ricongiungimento; nonostante l’inganno delle percezioni sensoriali li faccia sentire vivi, gli uomini realizzano con sofferenza e disperazione che il proprio effimero destino è
di dover alla fine abbandonare lo stato materiale.
Nella limitatezza della propria individualità, nessuno può dirsi preparato al ricongiungimento col Grande Unico.
Ecco allora che alla consapevolezza si accompagnano i ricordi nostalgici dei bei momenti trascorsi sulla TERRA.
Mentre tutt’intorno non resta altro che disperazione.
10. ON THE EARTH - - GLARE AND SHINE
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Il FUOCO è l’elemento della passione, del calore.
Può dare grande piacere ma anche grande sofferenza.
Esso è elemento purificante ma può anche essere foriero di guerra e distruzione.
Il non-sense del testo del brano, delirante e rapsodico, così come l’assolo finale affidato, vuole ricordare le mille lingue di FUOCO che vanno verso il cielo e bruciano tutto in un costante crescendo che riporta tutto alla sua vera origine.
11. ON T HE EARTH - - KING OF NOTHING
La materialità, futile apparenza destinata a svanire con la vita "terrena", consegna ad ogni individuo la corona di Re del Nulla.
La vita, nella sua gioia e nelle sue sofferenze, è un regalo, di cui l'individuo si sente assolutamente - ma erroneamente - padrone.
E così, di fronte alla scomparsa di ogni altro singolo, di fronte alla morte di quelle cellule di un corpo che solo apparentemente vive distaccato dal grande Unico, l’ultimo uomo, in preda al delirio di onnipotenza, si auto-incorona
re di quello stesso Nulla che ha preso tutti i suoi compagni e che ora lo divora e lo distrugge dall’interno.
Il brano vuol essere una metafora della condizione di spaesamento, mancanza, privazione ed assoluta disperazione vissuta dalle migliaia di migranti che attraversano il mare dell’altrui indifferenza.
12. RE- - UNION SUITE - - 5th ELEMENT
“ Omnia vincit amor ”, l’amore vince tutto.
Nella fisica di Aristotele, l'Etere è il quinto elemento costitutivo dell'universo, la “Quinta Essenza”, appunto, chesi aggiunge ai quattro Elementi della fisica di Empedocle ( TERRA, ACQUA, ARIA, FUOCO).
La Quintessenza si rivela come un incorruttibile principio di vitalità e di movimento, attraverso il quale le anime, che fluttuano impalpabili come l’ ARIA che si rarefa, si dissolvono per prepararsi alla ricongiunzione ed alla ricomposizione.
Secondo la scienza antica e medievale, l'etere, anche scritto æther o etere , chiamato anche quintessenza, è il materiale che riempie la regione dell'universo sopra la sfera terrestre.
Il concetto di etere è stato utilizzato in diverse teorie per spiegare diversi fenomeni naturali, come il viaggio di luce e gravità.
Nuovamente, tutto si compie - e continuerà a compiersi - in un eterno movimento e nel ciclico ritorno.
L'uomo, nella sua dimensione più metafisica che è l'anima, sua peculiare essenza, si distacca dalla materialità e sale, guidato dalla Musica Delle Sfere, nella Quintessenza.
Dematerializzandosi, il corpo cambia forma e ritorna parte della materialità degli elementi, nella ciclicità dell’eterna rinascita.
13. RE- - UNION SUITE - - BREATHING REPRISE
La vita è un illusorio cambiamento di stato; nasce con il distaccamento ma destina ogni Individuo a ritornare nel Grande Unico.
Gradualmente il respiro AEREo, la vitalità del FUOCO, il fluttuare dell' ACQUA, gli orizzonti terreni sembrano unirsi, per prepararsi al ritorno e al ricongiungimento.
14. RE- - UNION SUITE - - TIGHTER THE THRESHOLD, BROAD IS THE WAY
Questo brano è un ideale ricomposizione e riassemblamento di alcuni elementi tratti dai temi principali dell’album, una sorta di “ assistere allo spettacolo dell trascorrere della propria intera vita ” prima di svanire
dissolvendosi nel Tutto.
15. RE- - UNION SUITE – – RE-UNION
In questo ultimo passaggio, gli elementi parlano attraverso le voci del mondo.
Ognuno ha contribuito con una frase, un pensiero che parla della vita.
Alla fine, una scala Shepard “ eternamente ascendente ” ricongiunge gli elementi all’Unico da cui provengono; l’ultima frase, si interrompe e idealmente si completa ricominciando ad ascoltare l’inizio dell’album, riannodando idealmente l’eterno anello dell’Essere per ripartire in un nuovo ciclo.
CONCLUSIONE
Il concetto fondamentale attorno cui ruotano tutte le tematiche dell’album è il dualismo.
Non a caso l’album ha avuto una gestazione ancipite , essendo stato ideato da due autori. Vita / Morte, Amore / Odio, Attrazione / Repulsione, Guerra / Pace, Eternità / Finitudine.
L’appartenenza di tutti gli esseri che abitano quest’universo terreno agli Elementi astrali che li compongono - e che purtuttavia li trascendono – ha dato origine al tutto.
Gli Elementi vengono narrati singolarmente e nella reciprocità della loro completezza armonica, nella distinzione della propria peculiare individualità e nell’unione nel Tutto.
Un ricerca del senso dell’individualità nel farsi consapevole del provenire e del dover ritornare, alla fine del ciclo terreno, a fare parte del Grande Unico.
L'aspetto materiale condiziona e fa soffrire per il distacco da cui tutto è stato generato, mentre unica rassicurazione giunge dalla consapevolezza che nell'eternità ognuno è e sarà per sempre parte di un’unica grande sostanza da cui, pur parzialmente e temporaneamente distinguendosi, non si distaccherà mai completamente.
Come cellule di un grande corpo, ogni individualità è fondamentale e insostituibile, come una singola nota nell’Armonia delle Sfere.
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