tiroHmpare

Il mio amico Patrick dieci anni fa era un duro. Lo è tuttora, ma prima lo era di più. Poi si è fidanzato. Dieci anni fa si spalmava la saliva sul pizzo per pettinarlo, uso-gel.

Il mio amico Patrick era talmente duro che ascoltava death metal. Pur tuttavia, anche altri miei amici ascoltavano death metal. Ma il mio amico Patrick era il più duro di tutti: quando parcheggiava davanti al bar del paese, apriva i finestrini e lasciava lo stereo acceso. A tutto. Ci faceva così spesso che Franco, il caffettaro, canticchiava a memoria Symbolic.

Io andavo ancora a scuola. Un giorno, un compagno di classe mi fece ascoltare "Downfall" dei Children Of Bodom. Mi piacque così tanto che comprai anch'io il disco, quello con la copertina verde. (Perché non te l'hai fatto masterizzare? Perché i pc a quei tempi si trovavano con la stessa facilità di un parcheggio in centro a Macerata. E i masterizzatori erano diffusi come un parcheggio gratis in centro a Macerata.)

Un cd che rasentava la perfezione: trentotto milalire, trentotto minuti ...e due secondi.
Mi piaceva così tanto che ero ansioso di sapere che cosa ne pensava il mio amico Patrick. Già allora il mio amico Patrick aveva quattro anni più di me. Il giudizio di uno più esperto è sempre importante.
Non gli piacque affatto. Anzi lo infastidiva ascoltare quella musica. C'erano le tastiere: gli davano il prurito. Disse che era power camuffato da death metal. A quei tempi, per smerdare un gruppo metal bisognava dire che era power.

Poi le cose si sono evolute negli anni:  il mio amico Patrick si è fidanzato, il cd verde è diventato pietra angolare, io sono cresciuto, il panorama metal è cresciuto e adesso, per smerdare un gruppo, si può dire metalcore.

Qualcosa è rimasto: Franco, il caffettaro, è ancora laddietro il bancone. Si sarà chiesto che fine ha fatto quello che urlava di continuo nella macchina del mio amico Patrick? Forse è morto, chissà.