"L'album che Adam Ant ha sempre voluto tu avessi!"... Così è scritto nel retro di questo cd, del 1994, dedicato ai fans. B-sides di singoli USA tra il 1980 ed il 1985, nonché sette brani che, al contrario, uscirono in Europa senza veder luce in America, ed "It Doesn't Matter", inedito assoluto.
Basta l'iniziale "Fall-In" per capire che Adam Ant fu, nei seventies, un punkster eccellente con una grande carica vitale e dalle capacità interpretative superiori a quelle dei suoi "compagni" di "scuderia (Malcolm) McLaren". Quell'incipit, un frettoloso conto alla rovescia, i suoi vocalizzi su di un rock spedito... Stessa soluzione, ma con esiti ancora più felici, in "Beat My Guest", sadomaso punk per Adam, all'epoca in cui la scrisse studente dell'Hornseu Art College e da sempre ossessionato dall'immaginario (e non solo da quello) S&M. Altro meraviglioso esemplare di quel che Adam fu (e che apparve soltanto nel disco d'esordio, "Dirk Wears White Sox") è "Christian D'Or", in cui altro non fa che, su un ritmo eccellente, elencare tutte le cose per cui ha un'attrazione fetish...
Ma questa non è una raccolta del suo primo periodo, il più aggressivo, il più oltraggioso, bensì di lati B di un quinquennio, ed in quel lustro '80-'85 sappiamo bene come cambiò il modo di fare musica in Inghilterra (ma non solo), nonché lo stile di Adam. Ant, da sempre incline a sonorità nonché a pose glam, mischierà tale genere al punk per dare vita al suo personalissimo stile, che egli stesso battezzerà col nome di "Antmusic". E di questa "Antmusic", come per ogni b-side cd che si rispetti, vi sono esemplari eccellenti che solo "ora" (cioè nel 1994) vengono definitivamente allo scoperto. La migliore in assoluto è "Physical (You're So)", un pezzo hard glam al rallenty con delle chitarrone ruggenti e ruvide, la sorella venuta bene di "Cleopatra" del suo debut. Arrapato come Morrison ma "sessualmente confuso" come un primo Bowie, a volte sembra cantare come l'uno ed al volte come l'altro. Un perfetto accompagnamento per strip-tease, e quando lancia l'acuto finale è spettacolo. Il brano era nella versione americana dell'lp "Kings Of The Wild Frontier" ed è uno dei più belli della sua carriera.
L'"Antmusic" viaggia a tutto ritmo per l'intero cd, con gustosi riempitivi quali "Making History" e "Friends (Version 2)", in cui sostiene di essere amico di tutti i personaggi famosi, quelli reali e quelli non, dal dottor Spock a John Wayne, da Jim Morrison a Michael Jackson, dal dottor Kildare ad Eric Fromm... Il tutto per imbucarsi ai parties, senza peraltro riuscirci. O ancora l'allusiva "Why Do Girls Love Horses", in cui Adam, a tale interrogativo, si dà tutte le risposte possibili (tranne quella a cui alludeva, e alludevo io)... Il punk glam ipervitaminizzato c'è pure in "Red Scab", meno trascinante e più cadenzata di "Physical", ma stessa violenza. I brani risentono del sound e della produzione dei dischi per i quali vennero incisi (finendo per diventarne out-takes), pertanto, mentre le gradevoli "Yours, Yours, Yours" e "Kiss The Drummer" suonano piacione e colpevolmente melliflue poiché incise all'epoca del disco new romantic "Strip", "antrocks" come la title-track, "Greta-X" e "Human Bondage Den", preparate per il bel disco di glam rock "Vive Le Rock" del 1985, suonano a dovere, conquistando con facilità l'attenzione di un ascoltatore rock oriented.
Fantastica "B-Side Baby"... Colpo di genio assoluto Adam che introduce il brano: "Sono le 12 e 22 e credo... Ma chi è che sta arrivando in studio? Mio Dio... Sembra... Sembra Marco!" e parte una schitarrata, poi un riff intero, quindi riff e batteria... "Mio Dio, è Marco!" tra le ilarità varie di una band che passa il tempo a provare e a cazzeggiare (momenti impagabili)... "Sei pronto Marco?" e da un posto senza microfono si sente un ragazzino di un quintale che grida "Yeah!"... E così continua con Chris De Niro e "Dan" (Bogdan) Wiczling, rispettivamente basso e batteria ai tempi del 1985 e di "Vive Le Rock". Il brano si sente da un miglio essere una punk song del suo periodo blu reinterpretata. "I think "Punk" is an overused word" sostiene Adam in questo brano, prima di prendersela con Joey Ramone, ed in effetti Adam mai provò alcun sentimento nostalgico per la fine di quel periodo della musica e della sua vita, lui che tanto prolifico fu a quell'epoca, e che tanto poco raccolse, per demeriti e colpe non sue, principalmente indirizzabili a Malcolm McLaren, il producer che volle essere (e spesso riuscì ad essere) un burattinaio. Anche il brano inedito proviene da quelle session del 1985, ed è un mid-tempo simpatico, su cui gioca Adam col suo cantare spensierato, e per il quale Marco mette a disposizione un ottimo assolo.
Un disco bello, divertente, che piacque e piace ai fans ma che contiene quattro-cinque pezzi alla portata delle utenze più disparate. Al di là delle diversità sonore tra i brani incisi in periodi diversi, passando sopra alle differenze tra il punk d'annata e l'"antmusica", questo è un disco tutto divertente i cui brani sono (escluso un paio non citati) effettivamente meritevoli di maggior audience di quella cui furono destinati. La collection non è all'altezza di sue raccolte punk quali "Antmusic For Sex People" o "Who Taught You To Torture? The Demos" (una delle quali provvederò un giorno, a recensire, se non lo farà prima "chi so io"), ma è rockeggiante e originale a sufficienza da venire aggiunto ai "preferiti". E poi, come è scritto nella back cover, se questo è l'album che Adam ha sempre voluto che io avessi, beh, come potevo rifiutarmi? Certo è che poteva regalarmelo lui, visto che ci teneva così tanto, e visto quanto mi do da fare su DeBaser per rilanciarlo!
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