Ah, se i corrieri potessero parlare. Ed ecco un lavoro che non potrei mai fare nella vita.
Un lavoro dove consegno pacchi senza conoscerne il contenuto; un po' come regalare qualcosa senza sapere cosa. Cinque numeri civici prima di me, il corriere aveva consegnato un vibratore, ma non lo sa.
Due ore prima, ha reso felice una 45enne un po' new age con una lampada-diffusore di aromi led multicolore che espande nell'aria intensi odori di sandalo, mentre una playlist gracchiata da un Acer del 2008, ringrazia l'Amore eterno con i “I suoni della natura”.
Io, al posto del corriere, le avrei consegnato il vibratore, ma lui non lo sa, perché i pacchi sono anonimi, tanto quanto la sua faccia mentre mi consegna un cartone Amazon.
E se mai mi avesse chiesto: “Cosa c'è qui dentro?”, io avevo già la risposta pronta. “C'è il nuovo di Elodie. Le è piaciuta Elodie a Sanremo? Amore, amore amore, amore amore... faceva così, più o meno”.
Vagli a dire che c'è il dieci pollici di Al Lover. Ma sì, dai: Lover, Elodie, Amore amore, sempre là stiamo.
Se hai nella top 5 dei tuoi dischi della vita Neu! e l'esordio dei Suicide, non puoi rimanere indifferente, guardando la copertina di Neuicide!: una crasi - ça va sans dire - tra il gruppo tedesco e quello americano, prodotto dalla Fuzz Club, etichetta britannica che sta puntando molto sul progetto The Undeground Youth (domani esce ufficialmente il loro nuovo album*).
Al Lover è un musicista californiano. Musicista, bè, si, forse; assembla, produce, edita, mette cose, ne toglie altre, fa i dj set, attratto dalle atmosfere che furono: psych rock, krautrock, drone music, cose molto bandcamp, naftaliniche però di oggi.
Neuicide! gira attorno al sample-parodia dell'incipit musicale di Rocket U.S.A., traccia due dell'album dei Suicide, con tappeti-parodia che richiamano Hallogallo, la scuola tedesca, un po' di sana contemporaneità e un incidere batteristico molto Klaus Dinger.
E, su questi sample (parodia), il dieci pollici di Al Lover, fa cose. E posso dire, senza smentita alcuna, che fa cose buone. Fa cose che quasi quasi ci metti su una bella voce a barre e tiri fuori uno dei pezzi rap più fighi degli ultimi anni.
Insomma, c'è abbastanza materiale per coccolare la mia smania ossessivo-compulsiva e costringere un povero cristo di Sda a consegnarmi questo feticcio che oggi troneggia fiero tra i suoi genitori, in una composizione maniacale esposta che potrebbe essere preludio del mio ricovero coatto.
Sembrano mamma, papà e figlioletto: un presepe dove il piccolo messia Al Lover, coccolato da Neu! e Suicide II, torna sulla terra per consegnarci la buona novella: niente è perduto.
Certo, a parte questo entusiasmo da collezionista seriale, non sento di poter gridare al miracolo, né mi sento di benedire questo progetto come un qualcosa che vada al di là di una genialata di cui non si può non parlare, ma niente di più. Il percorso artistico di Lover cammina e camminerà, al netto di questo ben riuscito mostriciattolo dedicato alla memoria di Alan Vega e proseguirà con i suoi video su youtube da 1400 views.
Certo è che più lo guardo, più lo ascolto e più penso: ma perché non l'ho fatto io?
*Per domani io intendo 17/02/2017: con le date naif di Debaser, meglio precisare. Lo faccio per voi, amici del 2198 che state scartabellando questa roba assurda e antica che si chiamava internet.
Il nuovo album dei The Underground Youth è uscito 181 anni fa.
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