Per comprendere appieno il nuovo album di Alberto Ezzu Quaderno delle Poesie Elettroniche Ultraterrene occorre inquadrare la sua figura. Ezzu è stato il fondatore, assieme a Salvatore D’Urso “Ursus”, del gruppo psichedelico No Strange e ha rappresentato l’anima elettronica del gruppo sin dal primo lp del 1985 Trasparenze e suoni in cui i suoni del sintetizzatore in qualche modo si fanno strada tra chitarre, basso, sitar e organo. Il musicista torinese ha studiato (dopo il pianoforte) proprio il sintetizzatore frequentando dei corsi di musica elettronica. Dopo aver acquistato un un registratore Teac a quattro piste le sue idee sulla realizzazione di musiche elettroniche presero forma adoperando quel che ai tempi si riusciva a trovare a prezzi modici: synth Korg e Yamaha monofonici. Ha partecipato ad alcune presentazioni dei libri del poeta Camillo Pennati sonorizzandole con suoni elettronici registrati e dal vivo: il cd è dedicato alla sua memoria e alla sua poesia in quanto è stato il primo a credere nel suo lavoro di musicista elettronico. Ha poi iniziato a a realizzare musiche per documentari e per il teatro con la sua casa di produzione, Music Garden. Si è poi interessato allo studio del canto armonico e ha fondato nel 2000 l’Alberto Ezzu Lux Vocal Ensemble, con cui esplorava il mondo della tecnica difonica inserendo talvolta anche strumenti medievali o indiani. Nel 2006, assieme al Centro Musicoterapia Benenzon Italia, ha pubblicato il CD Consonanze armoniche, Ostinati Ritmici e Veri Bordoni Immobili, che in seguito venne ristampato in vinile, in doppio Lp, con qualche brano in aggiunta, dalla casa discografica Psychout Records. Nel 2013 venne uscì invece per l’etichetta di Alio Die Hic Sunt Leones Il Fuoco del sesto Armonico sulla Luce della Dominante partendo dalla Madre Fondamentale (con in mente Zarathustra). Ancora con l’Alberto Ezzu Lux Vocal Ensemble, uscirono nel 2017 il cd Le Litanie di Râ (sempre per Hic Sunt Leones) e nel 2019 il vinile L’Uscita delle Anime verso la Luce del Giorno per la Psychout Records. Il lavoro con le due musiciste classiche, Anna Siccardi soprano e Stefania Priotti alla viella, nel 2019 sfociò in un altro progetto – che comprendeva anche la contralto Paola Scatena, in seguito poi con i No Strange – denominato Alma Mantra con cui venne pubblicato un cd, sempre con la Hic Sunt Leones. Si tratta di riletture di brani medievali in chiave meditativa, con alcune composizioni originali e un arrangiamento a tre voci di un Alleluya dei Popol Vuh.
Dopo il lungo periodo causato dalle limitazioni del Covid Ezzu ha avuto l’idea di portare su cd Quaderno delle Poesie Elettroniche Ultraterrene, un’antologia del suo lavoro elettronico dagli esordi (1985) ad oggi con l’aggiunta di due brani che appartengono ad un lavoro più ampio. Molti dei brani del cd erano apparsi dal 2013 su youtube, mentre In prossimità di un buco nero e L’antro dell’eterno ritorno fanno parte de L’antro dell’Eterno Ritorno del Diverso, installazione in cui il pubblico può stazionare, cantare, sedersi e fare qualsiasi cosa desideri di fronte a tredici tele dipinte di nero e con alcuni colori fluorescenti posizionate in una sala al buio illuminate soltanto da una luce uv-a. Durante questo periodo il brano L’antro dell’eterno ritorno viene fatto suonare ininterrottamente. La musica contenuta in questo cd è un’elettronica che si potrebbe paragonare alla cosmica tedesca del primo Klaus Schulze e dei primi Tangerine Dream o ai Cluster, anche se, in realtà, si sente molto l’influenza di Stockhausen ma se consideriamo che Stockhausen è anche stato fatto passare un po' per il papà di molti musicisti kraut il cerchio si chiude.
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