Dopo l'ottimo esordio Alberto Fortis decide di spiazzare tutti quanti:
"Tra Demonio e Santità" e un lavoro fatto di lati chiari e oscuri, sulla dicotomia tra male/bene, bello/brutto, amore/interesse.
I testi sono un urto alla ragione. La lunga suite iniziale, che da il titolo a tutto il lavoro, è divisa in tre parti. Una pretenziosa provocazione anni luce lontana da Milano o Vincenzo, o della canzonetta italica che trionferà nei nascenti anni '80. "Ritrovarsi a pezzettini su una tavola imbandita dove ci sarai anche tu, e tutti i tuoi invitati che mi mangeranno con le loro grandi grosse unte dita". O più avanti mentre sminuisce il suo essere artista "sopra il palco come un asino castrato adesso raglio, nel gran circo della melodia", per chiudere con una riflessione amara "Ho sprecato tempo e amori con la scusa di pensare" mentre la parte cattiva che è in ognuno di noi ripete "Ma figliolo,vai a bere, vai a donne, va' a mangiare".
Al primo ascolto non si può che non rimanere sconcertati, abituati a "Sedie di Lillà" e "Duomi di Notte" dall'abum precedente, o alla radiofonica "T'Innamori" scelta per il 45 giri proprio per la sua facile presa sull'ascoltatore distratto, ma i pezzi migliori di questo disco sono fra i brani nascosti e quasi vietati alla filodiffusione. Abbiamo gli accostamenti cromatici coi sentimenti in "Al Di Là Della Porta di Vetro", il senso d'amicizia profonda in "Prendimi Fratello", il desiderio di non scendere mai a compromessi in "Bene,Insomma", la voglia di dialogo con i genitori in "Parlando ai Grandi". Mentre in "Dialogo" un uomo cerca solo se stesso nonostante un amore che lo costringe a fingersi diverso. Forse è nella conclusione di "Dio Volesse" la frase migliore "Perché è davvero orribile accettare il niente"
Alberto Fortis viene considerato un cantautore minore per l'italica scena, forse per certe prese di posizione anti romane strumentalizzate dal gossip, o forse molto più semplicemente solo per aver cercato di portare avanti un discorso sempre coerente con le proprie ideologie e convinzioni.
Questo lavoro sorprendentemente maturo verrà stampato in CD (finalmente!!!) il 15 febbraio del 2008 a ventotto anni dalla sua prima uscita.
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