C'è una domanda che mi pongo a cui non riesco a darmi risposte: ma è meglio un disco omogeneo o eterogeneo? Dipende!
Un artista per riuscire a svicolarsi tra vari generi o sottogeneri deve avere due palle cubiche ed una personalità talmente invadente che oscurerebbe il sole; ma nemmeno una forte personalità ed una chiara impronta musicale possono bastare a sigillare nella memoria della gente un disco.

Alex G è ormai più di un lustro che vuole farci conoscere le sue influenze, i suoi amori e la sua originale cifra stilistica, in questo ultimo lavoro (Rocket) in pezzi come Witch, Judge e Big Fish potremo sentire tre generi diversi, sviscerati senza troppo pensarci ma trovarci il timbro "Approved" di G. L'immersione in ambienti country e folk (Poison Root, la stupenda Bobby, Powerful Man, Rocket) sono solo una naturale conseguenza della ricerca musicale con una visione patriottica, la consapevolezza della solitudine e della mancanza di passato; una retromania asfissiante ma vigile.

Se non conoscente il ragazzo non starò a spoilerarvi le sue capacità, ma sappiate solo che:

Horse = Fuck Buttons + G

Brick = Death Grips + G

Sportstar = Frank Ocean + G

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