Psych, surf, garage, jangle. Anni sessanta? No, duemila e quattordici. Sempre la stessa solfa? Forse, ma del resto le cose son quelle: il sole, il silenzio, l'erba, le stelle.

Aggiungi, se vuoi, che prima eri qui e adesso sei da un'altra parte, son quelle faccende tipo canzoncina non chiede permesso oppure ragazzo bacia ragazza...

Insomma tutti quei casi in cui il tecnico delle luci da il meglio di sé.

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Arrivo a casa piuttosto stravolto. Doccia veloce, aria condizionata in modalità artica, sguardo d'intesa col gatto. Apro il frigo, prendo la bottiglia e mi verso una generosa dose di ambrosia da supermercato. Poi, prima di sprofondare sul divano, metto su questo dischetto.

Ho seguito il consiglio del buon vecchio Eddy. E il buon vecchio Eddy dice che se negli ottanta un disco così gli avrebbe cambiato la vita oggi invece lo rende solo all'incirca felice, ma, penso io, solo all'incirca felice mica è una faccenda da buttar via...

E cmq che album. Sarà anche robetta rimasticata, ma (merda!!!) quanto luminosa. Prendi l'incanto sbarazzino e sognante di traccia uno, il paradiso nè più, né meno. Ma oltre al paradiso nè più nè meno, anche (sempre Eddy docet) la chitarra di Johnny Marr in un brano dei Love. Con la porticina stretta che si allarga in uno specialissimo niente di speciale, musica giusta e basta, di quella che semplicemente ti fa star bene. Col divano che diventa il succedaneo della spiaggettina, del barettino, di tutta una serie di immagini anche un po sceme, mentre l'aria sorride, anzi tintinna.

La faccenda si è comunque svolta in questo modo: (fase uno) i primi tre brani ascoltati quattro/cinque volte di seguito; (fase due) ascolto di tutto il disco con preparazione di un perfetto e quanto mai oppurtuno spaghettino al tonno...magica la sintonia tra sfrigolio del soffritto e il sole comprensivo di nebbiolina psichica del suono Allah-Las; (fase tre) mentre sto per scolare gli spaghetti suonano alla porta, sarà il mio vicino di casa, sarà una donna di sogno?

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Ah, volete altri riferimenti? Eddy, sempre lui, dice che a un certo punto gli par di sentire i Byrds country meglio di quanto i Byrds country sian stati mai. Poi fa tutta una serie di altri nomi, tutti giusti ovviamente, io però non voglio rovinarvi la sorpresa, facciamo quindi che quei nomi ve li scoprite da soli.

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