Vede la luce anche in Italia Culti svedesi di Anders Fager grazie alle Edizioni Hypnos. In realtà il libro è stato pubblicato 10 anni fa in Svezia. Anders Fager lo ha presentato in Italia a Stranimondi dove ho avuto occasione di essere presente. Si tratta di una sorta di omaggio all’universo "lovecraftiano" come si evince dal sottotitolo Nove squarci nell’universo di H.P. Lovecraft. In realtà Fager, durante la conferenza, ha dichiarato che Lovecraft era uno scrittore che scriveva in modo “sorpassato” e che era un mediocre e non si spiega come mai la sua figura susciti interesse. Per fortuna c’è chi non la pensa allo stesso modo. Valerio Evangelisti sostiene che Lovecraft “scrive come un dio” mentre Fruttero e Lucentini trovavano il suo stile “aristocratico”.
Ed ora veniamo al libro in questione. Anders Fager sembra influenzato, più che da Lovecraft, da Clive Barker anche se ammetto che ha un suo immaginario personale e questo lo rende originale e diverso da molto horror attuale. Si è parlato anche di James Ellroy ma sinceramente non ce l’ho trovato almeno in questo libro.
Alla fine le divinità del Pantheon “ lovecraftiano” hanno un valore meramente citazionistico. Nel primo racconto – Le furie di Borås – troviamo una congrega di ragazze devote al culto di Shub Niggurath. La storia in realtà non è male e ha una sua potenza: lo stile di Fager è semplice e tagliente come una lama e ci conduce nel cuore di un bosco svedese dove infine verrà sacrificato a Shub Niggurath un ragazzo (denominato “il Manzo”). La storia successiva – Il viaggio della nonna– ha uno stile concitato ed è forse la migliore di questa raccolta. Si narra del viaggio di 2 strani fratelli dalla Svezia alla Slovenia (durante la guerra nell’ex Jugoslavia) per riportare a casa la Nonna nascosta in un convento in Slovenia. La Nonna è una persona che si intuisce avere fattezze mostruose e una stretta parentela con Yog Sothoth. Durante questo viaggio al termine della notte le anomalie vengono rivelate gradualmente. Il desiderio di un uomo distrutto è ambientato durante la guerra dei trent’anni e questa volta troviamo l’antica divinità lappone di Ittakkva che viene evocata per vendicare la strage compiuta dall’esercito svedese. Per sempre felici a Östermalm si svolge nell’esclusivo quartiere di Östermalm a Stoccolma dove 2 fidanzati si trasferiscono dopo aver incontrato un personaggio che si rivelerà essere una sorta di stregone. È una storia di possessione e scambio di personalità e un horror urbano paranoico che non lascia indifferenti. Il capolavoro della signorina Witt ci trasporta all’interno di una galleria di arte moderna dove la signorina Witt sconvolge il pubblico con un’esposizione di fotografie pornografiche. Ma il contatto con una fantomatica “Fondazione Carcosa” la porterà a concepire qualcosa di ancora più estremo. Il finale è molto macabro e surreale.
Sullo sfondo di queste storie si staglia la società svedese ed europea attuale, descritta in maniera squallida in cui emerge una realtà fatta di solitudine e desolazione. In questo aspetto forse troviamo “l’orrore della realtà” e il disagio dell’uomo moderno di cui parlava Lovecraft.
Disponibile sul sito delle Edizoni Hypnos al seguente link: http://www.edizionihypnos.com/.
Anders Fager, Culti svedesi, tr. di Fulvio Ferrari, Hypnos, pp. 266, euro 16,90
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