Era ormai passato quasi un anno da quando gli avevano diagnosticato un tumore allo stomaco.
Emaciato e consumato...perfino la sua ombra aveva bisogno d'essere sorretta.

La sua voce, viceversa, era intatta come il più puro dei cristalli. Ed io insieme ad altri mi chiedo: quanto pesa una voce?

In quel suo concerto, quel suo ultimo concerto datato 22 Settembre 2006, vi è una canzone diversa da tutte le altre, si chiama "Gracias a la vida". Una canzone di Violeta Parra, cantautrice e poetessa cilena. Violeta dopo averla scritta e cantanta, estenuata dall'infinito lottare quotidiano, si toglierà la vita poco dopo.

Andrea decide d'interpretarla. Si, perché Andrea e Violeta sono entrambi combattenti, entrambi sfiniti, lottano per la medesima cosa... e quella sera nostalgica di fine Settembre, l'unica arma a sua disposizione era proprio quella canzone. Quel "grazie" rappresenta la piena coscienza all'arrendevolezza. Non vi è parola più finita.

«Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di essere una vita fortunata, perché non c'è niente di più bello che uscire di casa e avere tutto quello che ti serve per campare addosso, io ho la mia voce e quindi strafortunato»

In quel preciso momento, nell'incessante incorrere umbratile della morte, nottilucenti son le sere illuminate dalla voce e da occhi roridi, che splendendo, bramano vita.

"Gracias a la vida que me ha dado tanto
Me dio dos Luceros"

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