Mi spiace dirlo ma questo "State of Euphoria" è uno dei dischi più odiati dal pubblico degli Anthrax. Un pugno nello stomaco che molti scalmanati fans non perdonarono mai.
Le motivazioni sono chiare: i due album che lo precedevano sono stati i capolavori indiscussi della band, anche se posso dire che a me "Fistful Of Metal" non mi dispiace affatto. Mentre "Spreading the Disease" aveva fatto drizzare le orecchie ad una bella fetta di pubblico, "Among the living" aveva sbancato, portando alla vetta più alta gli Anthrax.
Se "State of Euphoria" fosse uscito dopo "Armed and Dangerous" nessuno avrebbe protestato tanto, ma il problema è questo: gli Anthrax invece di fare un passo in avanti ne fecero tre indietro.
La prima volta che ascoltai questo disco dal primo secondo rimasi un po' turbato... Delle viole che scandiscono un intro? Molte metal band filosofeggiano con strumenti diversi dalla chitarre con il gain a palla, ma dagli headbangers Anthrax non me l'aspettavo proprio questa mossa, solo bazzecole questo non è il male maggiore, ma in seguito quello strano presentimento non si dimostrò che veritiero.
L'attacco di "Be all, and all" non è affatto male, un po' un miscuglio tra le chitarre dei Metallica e le batterie di Dave Lombardo, ma quando la voce attacca si comincia a percepire qualcosa di strano: questi Anthrax non avranno un po' dato di matto con i Public Enemy?
A dire la verità mi sono leggermente annoiato sentendo le linee vocali spudoratamente melodiche e ripetitive della opener per non parlare della lunghezza eccessiva ed ignaro di tutto continuo ad ascoltare. Passando ai brani seguenti "Out of sight, out of mind" e "Make me laugh" devo ammettere che sembrano incoraggianti, ma è un impressione sbagliata, dopo qualche minuto si ha l'istinto irrefrenabile di cambiare canzone, sperando che il brano successiva sia migliore. Non ci siamo, tutte le tracce nella stessa maniera stancanti, forse anche a causa di una linea vocale lamentosa, mai sentito un Joe Belladonna così demotivato. Le ritmiche chitarristiche non sono la cosa più brutta del mondo ma non riesco a memorizzare un bel riff come si poteva fare con "Efilnkufesin", "Indians" o "AIR" tanto per citarne tre a caso. Del resto non ci si può lamentare della registrazione, buona, pompata e sicuramente costata un bel po' di quattrini. L'album scorre, va avanti, ci assopiamo e quando ci svegliamo è tutto finito.
E' stato un incubo? No questo è "State of Euphoria" il primo vero e proprio flop degli Anthrax e dico "primo" perchè di mezze mondezze di dischi ne hanno continuati a sfornare in futuro... Concluso l'album eccetto per due canzoni "Now it's dark" e "Antisocial" che tra parentesi è una cover, ci si accorge di aver solo sprecato soldi e tempo.
Sono stato un pò carente nella descriziono musicale, ma il problema è questo: non c'è nulla da descrivere. Non si può fare un album mescolando rigirando, e storpiando i fraseggi dei dischi passati, ci si aspetta da una band un continuo miglioramento, ma è inevitabile, questa è la fine che fanno tutti (o quasi).
Non so, ma sento che non sono l'unico che ogni tanto spolverando gli scaffali dei dischi trovi nell'angolo più impolverato e scuro "State of Euphoria" pensando quanto poco lo ho ascoltato e di quanta poca voglia abbia di riascoltarlo.
Questo non lo consiglio a nessuno.
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