Visto che degli Anvil c'e' solamente una recensione di un disco live e nessuna degli album in studio, ho voluto rendergli omaggio e giustizia con uno dei loro lavori piu' belli. "METAL ON METAL" !! La band canadese, dopo lo scoppientante esordio di "Hard'N'Heavy", nel 1982 fece uscire uno dei pilastri più importanti della storia del metal in generale.
Gli Anvil, insieme ai furiosi Exciter, sono definiti i padri dello speed metal, che poi si evolverà nel thrash, proponendo riff metallici al 100%, voce urlata e selvaggia e dosi possenti di batteria e doppiacassa, con quest'ultima che si accentuerà in dischi successivi come "Pound For Pound". La line-up originale è composta da Steve Kudlow alla vce e alla chitarra, Dave Allison alla chitarra, Robb Reiner alla batteria e Ian Dickdson al basso. "Metal On Metal" è composto da dieci canzoni, tra le quali i successoni "Mothra", la titletrack, l'anthemica "666" e "Jackhammer", accentuando ancora di piu' il loro sound metallico e veloce, rispetto all'hard rock-metal oriented del precedente. L'inizio e' affidato alla titletrack che parte con il grandioso riffone di chitarra, accompagnato dalle possenti rullate di Reiner, e l'ottima performance di Kudlow dietro il microfono, pronto ad urlare ritornelli anthemici, come "Keep On Rockin, Keep On Rockin...", suscitando delle grandi emozioni. La track continua con il suo ottimo ritmo, con i buoni assoli di Allison e con delle variazioni di tempo, divenendo una delle canzoni piu' rappresentative del combo canadese. La successiva "Mothra" è un'altro classico della band, dotato del suo famoso refrain, di solito intonato a gran voce dai fans durante le esibizioni live, e della solita preparazione del gruppo. Il pezzo è un crescendo inarrestabile di pura potenza, con delle ottime irresistibile parti vocali e con delle piccole influenze dei primi Judas Priest. Il resto dela canzone e' piena di assoli, di molte variazioni di ritmo e una sorprendente dose di epicita' che rende la composizione ancora piu' possente.
La terza traccia è la semi-ballad "Stop Me", che si dimostra sin dall'inizio molto piacevole e gradevole dopo l'assalto delle prime due canzoni. "March Of The Crabs" è uno strumentale molto potente ed elaborato, riproposto varie volte nei live, divenendo cosi' un loro cavallo di battaglia. Dopo un po' di "tranquillità" si ritorna all'arrembaggio con "Jackhammer", altro pezzo celebre degli Anvil, dove la band presenta dei riff molto complicati e veloci, con la bella prestazione di Kudlow alla voce, dimostrandosi così un vocalist alll'altezza per la band. Si prosegue all'insegna della velocità con la possente e robusta "Heatsink" , la scanzonata "Tag Team" e la gioiosa "Scenery", ovvero un trittico molto buono che mantiene l'album su livelli sempre elavati. La famosa "Tease Me Please Me" presenta il lato più arioso e divertente della band, che riesce a sfornare un discreto pezzo hard rock-metal americano.
L'ultima canzone è l'oscura "666", ovvero una spaventosa tempesta di riff metallici e doppiacassa impazzita che vi martorizzerà le vostre povere e innocenti orecchie (...mi riferisco e lo dico soprattutto ai TRUZZI o ai "fans" di Laura Pausini ed Eros Ramazzotti... ah che goduria) !! La track presenta un sound tipo "Mothra", cioè con delle improvvise sfuriate di puro speed metal, abbelite da degli assoli al fulmicotone di chitarra, da un testo molto dark e da un ritornello ormai famosissimo per i metallari. Gli Anvil, dopo "Metal On Metal", continueranno gloriosamente la loro carriera con dischi del calibro di "Forged In Fire", "Pound For Pound", "Strenght Of Stel" o dell'ultimissimo "This Is Thirteen", divenedo una delle band più apprezzate da critica e fans.
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