Gli Arabs In Aspic sono un gruppo prog norvegese attivo fin dal 1997 e con alle spalle 4 album: il nome tradisce la venerazione incondizionata per i King Crimson di “Lark’s Tongues in Aspic” e, sinceramente, ascoltando il nuovo disco intitolato “Syndenes Magi” si capisce perchè: l’inizio della title –track richiama presantemente il Re Cremisi era Wetton con mellotron e chitarre pesanti in evidenza. Ma la musica degli Arabs in Aspic, pur derivativa, è ricca di riferimenti ai mostri sacri dei ’70. In “Syndenes Magi”, composto da 3 lunghe tracce, emerge anche l’amore per i Pink Floyd in certe atmosfere tipicamente “gilmouriane” nel’uso dela chitarra. Ma la forza degli Arabs in Aspic è quella di riuscire ad essere, pur in un contesto retrò, originali. La seconda traccia “Morket 2” è al’insegna dell’eclettismo con ambientazioni ora dure – sempre in zona King Crimson epoca “Red” - ora pacate con momenti che mi hanno ricordato i Genesis di “Nursery Cryme” nell’uso del’organo. La conclusiva “Morket 3” è anche la composizione più lunga - oltre 20 minuti – con un inizio acustico e quieto che, anche, in questo caso, mi ha ricordato i Pink Floyd. Poi la musica diventa più dura ricordando però sempre i Floyd di “Dark Side of the Moon” ma addentrandosi successivamente nuovamente in territori hard-rock. La seconda parte è la più sorprendente: le sonorità diventano elettroniche e spaziali nello stile dei Corrieri Cosmici e dei primi Tangerine Dream mentre il finale è folkeggiante. Disco caldamente consigliato a tutti gli amanti della psichedelia e del prog troverete pane per i vostri denti.

Disponibile presso http://blackwidow.it/

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