Al quarto tentativo Gino D'Eliso fa strike, cesellando 40 minuti di perfezione che vanno sotto il nome di Cattivi pensieri.
Anno 1983. Uno splendido quarantenne, per dirla come la rubrica di Radio Capital.
Undici brani senza praticamente alcun punto debole, con la superba produzione dell'etichetta CGD.
Apre "Orient Express" che è appunto un viaggio in treno tra giapponesi, afghani, persiani... per arrivare poi nei Balcani! Miglior inizio non si poteva.
"Cattivi pensieri", intesa come title-track, è pura poesia, e vale la pena citare alcuni versi:
Ah, le notti di Siviglia
Vino freddo sotto i tigli
...
Estate acquatica a Milano
Angoscia e anguria van per mano
O un olografico settembre
Su a Trieste lì s'attende
"Mittelautunno" è proprio la messa in pratica dell'attesa del verso appena citato. Bellissimo brano.
"Canzone d'amore" pure risulta di gran livello, e sarà ripresa nel 2011. Indovinato il finale chitarristico.
Spassosa invece "Yoli-ho", che chiude il lato A del vinile. Nel ritornello cita molte volte il titolo.
Si gira il vinile, e subito appare un classico di Gino, "Dentro i bars", con la s giustamente presente perché la parola è di origine inglese. Un grande brano, tutto da ascoltare.
"Tango sorpreso" porta con sé un curioso aneddoto. Gino lo aveva chiamato "Tango malvino", con riferimento alle Isole Falkland, che sono vicino all'Argentina. Ma dato che l'anno precedente era scoppiata la Guerra delle Falkland tra Argentina e Regno Unito, che vide vittorioso quest'ultimo, la produttrice Caterina Caselli propose a D'Eliso di cambiare titolo, dando una connotazione meno "politica". Il brano è cantato con un falsetto che imita i cantanti lirici, ed è un pezzo trascinante.
Altro classico è "Magari fosse Natale". Su YouTube c'è un video live dell'epoca con Gino in grande spolvero. Ne consiglio la visione.
A proposito di Regno Unito, la canzone seguente è "Belfast", un rock duro e puro dove emerge la voglia di viaggiare.
La penultima traccia, "Che fine ha fatto Andalù?" vede frenetiche tastiere che ricordano sia i Kraftwerk che la nascente new wave e un testo tutto in rima che ben si addice alla musica. Andalù era l'assistente del Professore Angelo Lombardi nella storica trasmissione L'amico degli animali, andata in onda nel 1956 e nel 1957. È un modo per dire "che fine hanno fatto quei tempi lì?“
Chiude l'album "Come in un film muto" dove si scorge una musica vagamente alla Nino Rota, in linea con il tema trattato.
A Cattivi pensieri do senz'altro 4 stelle, è il lavoro più convincente di Gino D'Eliso insieme a Ti ricordi Vienna?, ma musicalmente, pur non essendo smaccatamente punk, si mantiene comunque su un rock troppo particolare per piacere alle masse, e il successo popolare non arriderà al cantautore friulano.
Ed infatti, dopo questo LP, Gino smetterà di incidere fino al nuovo millennio, contribuendo però a rendere i suoi precedenti lavori di culto.
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