Viene ristampata un’autentica gemma della produzione dei grandi Der Blutharsch And Infinite Church Of The Leading Head di Albin Julius ovvero Angel Of Darkness, uscito in origine nel 2016 solo in formato cassetta in collaborazione con gli Skullflower e poi reso disponible anche in digitale. Gli Skullflower sono un gruppo noise-rock britannico (guidato dal chitarrista Matthew Bower) che si è evoluto da un suono doom metal verso soluzioni sonore consacrate a un drone-noise abrasivo. Niente di più logico che finissero per collaborare con la nuova incarnazione psichedelica dei Der Blutharsch (cosa in effetti già avvenuta in un brano nella compilation Today I Want To Catch Clouds). Angel Of Darkness è un disco folle e delirante, il suono è un rock espanso e liquido che mi ha fatto venire in mente i viaggi mentali a base di LSD degli Amon Düül II di Yeti. L’effetto è catartico e ci conduce in territori inediti e spaziali. Mai i Blutharsch erano riusciti ad essere così liquidi e fuori di testa come in quest’occasione. Fin dall’iniziale “Is This What You Told Us” veniamo avvolti da un suono sporco, grezzo e lisergico: sembra di essere nella Foresta Nera nel mezzo di un antico rituale pagano. E c’è sicuramente qualcosa di sacro in questa musica: l’atmosfera ipnotica e senza tempo di “Psychonaut” è minimale, caratterizzata dal un basso pulsante e dalle chitarre elettriche: ma il suono sembra provenire da un’altra dimensione temporale. La title-track inizia in maniera pacata con i suoni di un pianoforte spaziale e prosegue con trame ambientali oscure. La conclusiva “Black Screen” è infine un delirio lucido di uno sciamano in trance: sia ascoltano solo lievi percussioni e cupi drones che ci conducono a visitare una cattedrale sconsacrata sepolta nell’oceano. Una conferma di come questi 2 artisti siano sempre più prossimi a una concezione del suono senza confini. Disponibile su Bandcamp: https://derblutharsch.bandcamp.com/album/angel-of-darkness.

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