Uno degli album più belli usciti quest'anno arriva dalla splendida Scozia, ed è questo "Only Revolutions" dei Biffy Clyro.

I segnali di una definitiva consacrazione c'erano tutti, nel precedente (ed egualmente splendido) "Puzzle", anche se una certa cupezza (dovuta ad un grave lutto che ha colpito il cantante Simon Neil) ed una discreta disomogeneità - a dire il vero nemmeno troppo marcata - scalfivano un po' il quadro generale.

Difetti, stavolta, eliminati pressoché del tutto: i Biffy continuano a fare quel che gli pare (vivaddio), ma stavolta il risultato è sorprendentemente compatto ed omogeneo, molto più del pur fortunato predecessore. Sarà merito della produzione stavolta più "oculata" di Garth Richardson, o di una maggiore attenzione in sede di arrangiamento da parte della band (splendide le sessioni d'archi a cura di David Campbell), fatto sta che si zampetta allegramente dal power pop di "The Captain" al post grunge di "Booooom, Blast & Ruin" e "Cloud Of Stink", dal rock (venato di prog nel finale) della meravigliosa "That Golden Rule" alla azzeccata collaborazione con Josh Homme nell'ibrido Strokes/Queens Of The Stone Age "Bubbles".

Convincono e non annoiano affatto persino le ballads, con un occhio di riguardo ad un piccolo gioiellino come "God & Satan", veramente perfetta dall'inizio alla fine.

Il vero capolavoro dell'album, però è posto a metà tracklist, come se ne fosse il cuore pulsante, l'anima: "Mountains", già uscita l'anno scorso come singolo "stand alone", lascia a bocca aperta per intensità di esecuzione e perfezione nel songwriting. Un vero diamante grezzo che rappresenta perfettamente nella sua lucentezza una band in pieno stato di grazia creativa.

Fortunatamente, i Biffy continuano a sfornare grande musica e a dare dimostrazione di notevole solidità; si meritano quindi appieno, ormai, lo status di solida certezza nel panorama musicale d'oltremanica.

 

Tracce chiave: "That Golden Rule", "God & Satan", "Mountains".

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