"Wild Man from Violent Femmes..." cosi' recitava lo sticker impresso sul disco d'esordio del bassista polistrumentista dei-delle Violent Femmes ,acquistato da me appena pubblicato su etichetta (profumata ) SST nel 1987.All'epoca ancora scolaro e squattrinato lo acquistai sulla fiducia ,senza neanche averlo ascoltato ,non me ne sono pentito ,anzi molti anni dopo ne comprai una copia anche in cd e il maxivinile del singolo "Nuclear War" .E che discone ,dall'apertura irresistibile di "Alphabet",un rap funk ,retto da un basso slappato irresistibile e notare che se non mi ricordo male lo stesso Ritchie non lo suona in tutti i brani ,dedicandosi invece alla chitarra ritmica e solista ,dimostrando anche una discreta perizia tecnica.Ma non e' l'unico strumento di cui Ritchie dimostra dominanza ,si diverte anche all'Accordion,col Banjo e il flauto.E che dire dell'etnica e irresistibile "Arab Song" suonata col supporto dell'Arabic Tabla ,una sorta di tamburo.Quindi il tradizionale rock blues della quasi titel track "Days of The Blend" ,dove il nostro si concede un classico solo da guitar hero anni '70. Altra vetta del disco all'apertura del lato B con "Feat of Fools",aperta da un assolo di Maranzano.Un altro capolavoro e' la cover di Sun Ra della sua "Nuclear War" aperta da un riff di basso irresistibile ,anche in questo rap strumenti di tutti i tipi ,da fiati alle percussioni allo xylofono ,che Ritchie aveva gia' suonato in "Gone Daddy Gone" ,brano coronato da un altro assolo di chitarra.In sostanza Brian Ritchie da con questo album libero sfogo a tutte le sue passioni ,spesso represse ,all'interno del trio madre ,dove la leadership e' stata sempre salda nelle mani di Gordon Gano.Dopo la sua interpretazione del tradizionale "John the Revelator " ,l'album si chiude con la sua delicata interpretazione di una poesia di Rimbaud "Song of The Highest Tower." Vivamente consigliato.

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