Titolo profetico; scelgono un disco dal vivo per interrompere la carriera. Torneranno negli anni duemila i per due nuovi album.

Ma il 18 Ottobre 2014, giorno del cinquantesimo compleanno del bassista e fondatore Dan Lilker, verrà posta la definitiva pietra tombale sui Brutal Truth.

Ed è un peccato perchè pochissimi altri gruppi possono vantare l'estremismo sonoro della band; fin dai lontani esordi hanno cercato di fondere insieme Grindcore, Death Metal, Hardcore, Noise; riuscendoci. Creando un marasma sonico apocalittico.

Cinquantasei (56!!) brani; in massima parte registrati in sede live, tra fumosi e modesti scantinati di Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti.

Canzoni brevissimi, molte delle quali sotto il minuto di durata. Non hanno bisogno di molto tempo per imporre il loro spaventevole suono; senza curarsi di tecnicismi e menate simili. Violenza senza controllo; rasoiate assassine che piombano come proiettili infuocati sui sudati corpi che sono accorsi li per loro. Un sound che deve far male; che deve portare ad un pogo da girone dantesco non solo nei pressi del palco.

Ci sono anche una decina di cover: l'omaggio dei Brutal Truth a band come Boredoms, Melvins, Agathocles e Black Sabbath. Un tributo fatto alla loro maniera: devastando e facendo a pezzi le originali versioni.

Giusto allora suggerire l'ascolto di "Cornucopia" del Sabba Nero. Sludge-Doom impastato e cavernoso; la voce di Kevin che vomita i versi declamati tanti anni prima da Ozzie.

Ci pensa l'etichetta "Relapse" a diffondere il morbo per il vasto globo.

Mai più nessuno come e quanto i quattro ragazzi di New York...CHOICE OF A NEW GENERATION...

Ad Maiora.

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