Nel ventunesimo secolo il mondo è diviso inequivocabilmente in 2:da una parte ci siamo noi, i supercaliespansionistispaghettomafioso che negli anni abbiamo accolto modelli da ogni parte del mondo, dai fast food americani al kamasutra e dall'hip-hop al curry e nonostante ciò rimaniamo attaccati ai nostri modelli come un gatto ai coglioni. Dall'altra c'è la Russia, il paese dove la vodka scorre a fiumi, il comunismo esiste ancora e che nessun uomo sulla terra è mai riuscito a conquistare. Ora, immaginate se queste due potenze mondiali si unissero in un unico orgasmico elemento, se Berlusconi e Putin facessero un figlio che mangia pasta e ragù lottando contro un orso, se i carri armati con turbopotenza diesel che possono fare in poche ore l'Appennino si fondessero con il mezzo più tattico e inespugnabile: il PANDINO. Quel giorno, signori miei, è arrivato. Quel giorno è stato il 31 dicembre 2020. Dopo un anno notevolmente catastrofico sbucò dal nulla una scintilla. Poi il fumo. Poi, come il genio della lampada di Aladino, sbuca un uomo che sembra venuto dagli anni 80 italiani, che parla italiano meglio di molti altri italiani. E' lui, la mente schizzofrenica e geniale. E insieme a lui, ballerini e ballerine e una scritta a caratteri cubitali:CIAO 2020

Abbiamo già delle informazioni fondamentali e non fondamentali prima della visione:trasmesso in diretta nazionale su Channel 1 Russia (praticamente Rai 1) e ideato e condotto da colui che porta lo pseudonimo di Giovanni Urganti. Basta, questo è ciò che è necessario e non necessario sapere. Per essere precisi e imprecisi.

Dopo l'introduzione del buon Giovanni, seguono i co-conduttori e innalzatori di siparietti:il comesco Matteo Crustaldi, che prese il taxi e andò in coma sul como da solo, il gurulento Alessandro Gudini detto l'uomo colbacco per il suo taglio di capelli...a cappella.Ed infine, la sola ed unica Allegra Michele, colei che attrae i più avidi giocatori italo-russi di bocce. E dopo questa introduzione comincia ufficialmente la serata, con una hit conosciuta ormai in tutto il globo:Crush di Niletto Niletti in duetto con Claudia Cocca. A fare da comparsa ballerina:nerd random, la versione normale di Venditti, Rihanna tarocca e il fratello dell'uomo colbacco.

ATTENZIONE:LA PARTE CHE SEGUE NON E' ADATTA AI PIU' SENSIBILI, CHI NON VUOLE RIMANERE SCONCERTATO LA SALTI A PIE' PARI. Dopo questa esibizione caposlavoresca, un'intervista: Giovanni Urganti a tu per tu col regista pornografico Alessandro Pallini, che mostra in anteprima mondiale il suo nuovo film dalla portata rivoluzionaria: in esso sono presenti SOLO UOMINI, che probabilmente si esercitano nella mossa del pitone deprevato mettendoci troppo orgoglio masculo. Alla visione partecipano anche l'uomo del coma su Como e l'uomo colbacco che in segno d'apprezzamento ballano la rumba con le signorine con la barba.

Seconda canzone, secondo artista:Jony, nonchè il Pieraccioni proveniente da una dimensione parallela, ci diletta con la sua La cometa ed è subito giubilio nello studio. I ragazzi vaporati e le ragazze col pacco sono estasiati, i poliziotti paganti applaudono felicemente, i capish urlano come fossero ad un concerto di Mozart.

E dopo l'arrivo della benemerita soubrette Ornella Buzzi, famosa per aver messo Fedez al concerto degli Slayer ad Assago, la terza prova canora:Arti e Asti con Bambina balla, dove la versione giovane del Conte debasico fa il disk-jockey circondato da un mucchio di pollastre...certe cose non cambiano mai.Inoltre tra le comparse danzanti si segnala la presenza del pronipote di Totò Rina, intento a ballare con più alcol che sangue in corpo che con degli occhiali da sole che fanno concorrenza con quelli del Martello studente del liceo.Dopodichè, una scappata al bar ad ubriacarci fino ad onorare lo sbagliato per dire addio a questo anno puzzolente, alla maniera dei francesi e l'incontro del mastro colbacco con Milanka detta la vaporosa e Gerolomo Paffuto, intenti come tutti gli altri spettatori paganti a consumare il buffet e a ballare cose dubbie provenienti dagli anni 80.

Quarta artista:Crema de la soda, nome che può competere con i Pinguini tattici nucleari, che porta la sua Piango al tecno. Special featuring:il giovane Papa, appena tornato dalla vacanza di due settimane a Venezia e in preda ad una bella botta di coca, l'arbitro sgomento che balla per un cartellino rosso dato ad Ibrahimovic e il team di scuola di polizia intento a suonare per la suddetta Crema de la soda. Il risultato è quanto di più italianamente russo si può immaginare.

Segue un evento di vitale importanza per lo show:il bingo, dove partecipa lo sfortunato Gigi. Che povero Gigi, escono tutti i numeri che vanno da 60 a 69 e porello alla fine s'attacca. Ogni volta che Allegra Michele pesca un numero inquadrano le sue tette...cosa vorrà dire codesta inquadratura sospettosa?

A seguire, una visione:una Milva nata del 93. Una rossona capellona che tanto può dare:La Dora che per rispetto chiamerò L'adora che porta la sua Innamorata che porta con se il suo stuolo di bodyguard, tutte quante con un taglio di capelli che evoca l'antisesso.Però lei L'adora. E se La Dora l'adora noi che ce potemo fa? Ovviamente mandando la PUBBLICITA'

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Benritornati a Ciao 2020. Ora ci godiamo la sesta canzone, ovvero La baldoria, dove Nicola Bascha duetta con il lirico Daniele Milocchi. Featuring intrigante, approvato dal comin-deb! A coronare il tutto anche i danzatori abusivi di zumba, che subito dopo verranno fucilati per mancato acquisto del biglietto. Subito dopo arriva a ruota libera Giorgio Criddi con la sua Ragazza copertina che a parte per le danzatrici di Striscia la notizia non dice granchè.

Che Dio ci benedica! L'unione italo-sovietica in questi 30 minuti ci ha dato un patrimonio da tenere negli annali per molto tempo. Come rendere questo patrimonio ancor più imponente? Con un'altra intervista di Giovanni, stavolta con le tre attrici della famosa sitcom Quattro putane (errore non casuale), tre perchè la quarta in questo momento è a lavorare. Comunque Giovanni, da buon galante qual'è, gli fa un paio di domandine innocue, come per esempio il loro tipo di pastasciutta preferito. Ma l'uomo colbacco, in preda agli effetti della speedball, prepara un trofeo di pasta da finire entro un tempo limite. Da buon gentleman qual'è, Giovanni invita le tre delle quattro putane ad aiutare il povero uomo colbacco a finire questo enorme agglomerato alimentare con solo una bottiglia di vodka alla ciliegia ciascuno.Dopo di ciò le tre putane se ne vanno, probabilmente in camera d'albergo dove Giovanni le sta attendendo in compagnia dell'amica mancante.

Dopo la comparsa della versione russa e platinata di Carella denominata Giovanni Dorni che porta la sua Cicchi in compagnia dell'aeronautica spaziale russa e l'arrivo della Ida Gallicci nazionale è il momento di stendere i panni: purtroppo da essi ne esce Julia Ziverti con le sue sorellastre cattive cantando Credo ed è subito festa. I tavoli volano, le luci si muovono in una danza ipnotica. Ed è subito godimento.

Ma in fondo l'Italia è, e cosa sarebbe l'Italia senza i cantautori? Perciò per accontentare il pubblico più anziano e Gianni Boncompagni ecco Giovanni a tu per tu col cantautore Enrico Carlacci, che ci propone una versione totalmente acustica e improvvisata di Canti e balli. Il pubblico ride. Non c'è più rispetto per le canzoni di una volta. Astenetevi però dal cambiare canale! E' arrivato il momento di rievocare un vecchio demone.

Piccolo Grandi (nome farlocco degno di Galileo Galilei) ci delizia in compagnia della copia alticcia di Marilin Manson e di Elettra Lamborghini con uno dei capolavori universali di questo millennio:MAMMAMARIA RIARRANGIATA IN CHIAVE TECHNO-RUSSA.Un'eiaculazione di bassi, balletti hanno reso un pezzo dei Ricchi e poveri un capolavoro. Non l'avrei mai detto. Eppure è successo. Russia, sei il mio nuovo idolo.

Ma poi, dall'alto dei nostri cuori, arriva lui:Pippo il secondo, in accappatoio dorato, inaugura il 2021 accendendo con una ciabatta un albero di Natale. Tra il pubblico c'è commozione, volano reggiseni, i maschi meno dignitosi urlano come delle checche. E come se fosse niente è subito cresima.

In un batter d'occhio siamo giunti alla fine. Giovanni ci saluta cantando con una signora fulva vestita di verde un'ultima canzone e come pagine di Chrome appaiono tutti gli ospiti che sono apparsi nella serata. In un colpo è un altro anno. In un istante, un anno muore

Ma purtroppo è arrivato il momento più doloroso: bisogna interrompere quest'unione. Sono stati 53 minuti di follia, danze, battute, gioia e di commozione, tra techno russa, anni 80, spaghetti, putane e porno con solo uomini. Ci siamo divertiti molto ma adesso bisogna dirsi addio: noi torneremo a lamentarci dei politici, mangiando pecorino e pasta con fare memefreghista, la Russia tornerà a fare le cose che fa di solito, ignara che per quasi un'ora il loro mondo si è disintegrato. Questo show deve essere un monito per tutti:un giorno l'Italia si unirà con la Russia, ma quel giorno non è oggi. Siamo capaci di molto insieme, ricordiamocelo. E andiamo in pace. Amen

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