È certamente bizzarro, in un frangente storico come quello attuale in cui i notiziari riportano le ultime dalla guerra in Ucraina, andarsi a rivedere un film come "Firefox - Volpe di fuoco" risalente ai tempi della Guerra fredda. Oltretutto non è una delle migliori opere di Clint Eastwood. Ma mi consente di riconsiderare un tipico film d'azione e di formulare alcune considerazioni sia tecniche, sia più generali.
Uscito nel 1982 in una fase poco idilliaca nei rapporti fra Usa e Urss (anche allora e ciò è un ricorrente leitmotiv fra le due nazioni), la pellicola si caratterizza soprattutto per un insistito tono propagandistico che appesantisce un po' ritmo ed azione dell'opera. Qui Clint Eastwood, notorio uomo di sentimenti liberalconservatori, è nei panni di Mitchell Gant, maggiore dell'aviazione statunitense ancora scosso da spiacevoli ricordi del suo passato servizio durante la guerra in Vietnam. Avrebbe pertanto pieno diritto a godersi un meritato riposo dopo cotanto impegno, ma purtroppo qualcosa non va a livello internazionale. Precisamente, gli alti comandi dell'esercito yankee sono a conoscenza dell'esistenza di un nuovo modello aereo sovietico, battezzato Firefox e ultra sofisticato. Sarebbe non solo velocissimo, ma anche invisibile ai radar e tanto evoluto da poter essere guidato solo da un pilota che parli, ragioni ed agisca come un... russo! Incredibile ma reso vero dalla finzione cinematografica che, non paga di ciò, ci propina anche il fatto dell'inevitabilita` di dover andare a scomodare il povero Mitchell Gant poiché sarebbe figlio di madre russa (e a guardare bene il buon Clint, i tratti somatici non sono proprio slavi ma semmai tipici di un texano dagli occhi di ghiaccio..) .
Dopo esserci bevuti simile bufala (beh, cosa si fa in nome dell'arte cinematografica!), assistiamo all'invio di Gant, sotto le mentite spoglie di un businessman americano già in affari con il mondo d'oltrecortina, nientemeno che in Urss ove, con l'ausilio di qualche talpa sovietica, dovrà entrare nella base aerea di Bilyarsk e qui impadronirsi del nuovo caccia Firefox. Per arrivare a tanto non mancheranno vicissitudini rocambolesche e passaggi oscuri nella trama (della serie lampante ottusità degli addetti alla dogana russa, savasansdire..) ma il nostro eroe ce la fa (ovviamente..) . E quindi a nulla vale il controllo nella base aerea sia di soldati stolti che parlano in madrelingua russa, sia di ufficiali sovietici che dialogano fra loro in un inglese dall'inflessione russa (una bella Torre di Babele..).
Inevitabilmente Mitchell Gant sale a bordo dell'ambito caccia Firefox, dalla forma evocante una specie di grigio ferro da stiro con tanto di ali e privo di appeal stilistico come tipico di qualsiasi artefatto russo, ed inizia una bella fuga nei cieli dell'emisfero settentrionale terrestre. Potete poi bene immaginare che, inseguito da un altro prototipo aereo della gamma Firefox pilotato da un aviatore sovietico, Mitchell Gant farà un gran bel figurone (e come sarebbe stato altrimenti?). E con queste premesse, la fine è proprio scontata e il commento musicale è altisonante e consono all'happy ending di prammatica.
Come preannunciavo, non è questa una delle migliori prove del vecchio Clint dalla variegata gamma di opere più significative nella sua lunga carriera di regista ed attore. Senz'altro, senza tante aspettative si può scegliere di vedere tale pellicola in un pigro sabato sera stando sprofondati in poltrona a casa e sgranocchiando un po' di popcorn. Qualche considerazione si può però abbozzare.
Intanto, restando nell'ambito del cinema d'azione, un attore già allora stagionato e maturo come Eastwood è pur sempre garanzia di buona qualità recitativa, a differenza di altri attori che andavano per la maggiore negli anni '80 come Stallone, Schwarzenegger, Cruise e che potevano vantare giusto maggiore vigoria fisica, ma non simile dote drammatica. Oltretutto, in questa pellicola, l' intreccio è pura azione proprio come si potrebbe riscontrare in una qualsiasi opera della saga dell'agente 007 James Bond e Clint Eastwood, nei suoi giorni migliori, avrebbe avuto il necessario physique du role per la parte. Ma, e questa è una mia impressione, pur risultando un uomo prestante non si è mai caratterizzato come un seduttore seriale come tutti gli attori (da Sean Connery in poi) impegnati ad essere 007. In fondo il vecchio Clint ha sempre avuto un po l' aria di un bell'uomo monogamo (così almeno mi pare..).
Infine, un'osservazione più generale su questo genere di film tipico da atmosfera da Guerra fredda. Se si resta all'ambito cinematografico, l'evento bellico viene rappresentato in modo così intenso da esercitare un indubbio fascino sullo spettatore. Si ha quasi la percezione di essere immersi in un gigantesco videogame, con effetti speciali che ipnotizzano. È una dote che va innegabilmente riconosciuta alla cinematografia statunitense, così ricca di memorabili titoli a sfondo bellico. Ma ciò suggeriva un pensiero a mio padre (giovane soldato nel secondo conflitto mondiale aveva visto la guerra) non appena uscivamo dal cinema ove eravamo stati a vedere qualche film americano di tema bellico e mi ricordava quanto fosse ben svolto il tema dal regista yankee. Poi però (e lo cito testualmente) "nello svolgimento reale di un evento di guerra tutti, anche i soldati americani, soffrono e possono soccombere nella battaglia, perché in guerra non vi sono nettamente vincitori e vinti." . Parole di grande saggezza, ancora oggi attuali e da non dimenticare.
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