La Vaporwave sarà pure la manifestazione di un gusto che trova nel vuoto nichilismo musicale e culturale, il suo senso appropriante. Tuttavia non è un male, anzi, permette di scovare e scoprire (anche grazie agli algoritmi di Youtube e la passione vintage) delle vere gemme sconosciute, chissà perché, lasciate nell’oblio del subconscio collettivo, o addirittura mai ascoltate ai tempi della loro pubblicazione.
Come accade per questo singolo di Clio (alias Maria Chiara Perugini/ Roberto Ferrante), un progetto licenziato nel 1985, e del quale sinceramente non ricordo di aver mai ascoltato in radio a quei tempi, ma che oggi, nonostante tutta questa amnesia, viene considerato il miglior brano Italo Disco di sempre (con buona pace per Sabrina Salerno e Valerie Dore). Strano, perché Clio non compare neanche su Wikipedia (alla voce Italo Disco). Ma come è stato possibile che la quintessenza del synth-pop nostrano, non abbia trovato spazio nemmeno nel Mixage 1985 della Baby Records?
Ora, che piaccia o no l’Italo-disco, questo non deve giammai trattenerci dall’ascolto di “Faces”, perché il gusto onirico retro-wave/retro-pop si diffonde presto nella sua colorata vaporosità atmosferica (da notare l’intro con l’effetto rallentato del synth), per proseguire in una innocente sequenza circolare di gradevoli suggestioni electro dance legate all’immaginario estivo anni Ottanta, con relative fantasie di amori già sbocciati in tutti gli universi paralleli.
Oooooh, I’ll never walk on the sun till we can't find a way to love,
Oooooh I’ll never walk on the sun till you won’t touch your face no more.
Consigliatissimo per tutti gli appassionati del genere vintage effimero. L’effetto proto-vaporwave e pre-hypnagogic pop è assicurato, anche senza l’uso di vaporizzatori al tetraidrocannabinolo (THC), e al cannabinolo (CBD).
Insomma, “Faces”, è un vero diamante che non indugia affatto nel vuoto ipnotico dello 審美的な蒸気ウェーブ, come prodotto stilisticamente effettato, e che trova oggi negli estimatori del genere (e non solo), un punto di riferimento ormai chiaro (strutturato e finalmente indiscutibile) di pura leggerezza synth-pop.
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