La mistica marea del sogno travolge i miei sensi. Dream-pop esoterico irradia di sabbia magica la polvere della realtà; cornucopie colme di armonie argentee, di ritmiche increspate, di timbriche squillanti.

Riverberi trasognati di ciottoli bianchi percossi dalla pioggia. Note cristalline e spumose si infrangono sulla voce di una sirena; gorgheggi pagani e lunari che svuotano di significato le parole riportandole ad una primitiva purezza.

Vago retrogusto orientale, chitarre scintillanti asciugano il languore del sound. Talvolta ballad dolciastre intontiscono la vista come latte di cocco bevuto troppo in fretta; estatiche tastiere evaporano sulla cresta dell' onda.

E l’aria sonora è satura di un rumore ovattato di un’eco di smalto.

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