Una volta il mondo girava molto più piano, i bambini amavano canzoni da bambini mentre gli adulti si estasiavano coi Genesis e Beatles; ora invece i miei nipotini di 9 anni ascoltano Avril la lagna, Marylin MaRDon e Di(L)do appiccicati tutto il dì al loro cellulare maledetto o istupiditi alla PSP. I bambini quelli bravi guardavano lo Zecchino d'Oro dove un uomo in calza maglia blu, che era blu lo scoprimmo un decennio dopo, a quei tempi la TV ero in bianco e nero con solo il canale nazionale e tutti a letto dopo Carosello.
Insomma sto Mago Zurlì ci presentava ad ogni Primavera le canzone che avremmo cantato in Estate, l'Estate come era bella l'Estate, niente scuola , ora legale, mica che la capivamo l'ora legale, per noi era solo un ora in più di giochi prima di andare a nanna, mica che stavamo in casa noi bambini, TV era oggetto semi sconosciuto; dopo le 17 del pomeriggio quando finiva la Tv dei Ragazzi, lo schermo rimaneva fermo sull'immagine fissa di una N grigia su fondo grigio e nero, poi se non c'era nessun programma in arrivo attaccava un TUUUUUUUUUUUU ossessivo che quella scatola magica la spegnevi di corsa, e per spegnerla dovevi alzare il culo dalla sedia mica che esisteva il telecomando. Una cosa che quando la racconti adesso manco ci credono, come caspita facevamo a sopravvivere senza la TV onnipresente non è dato a sapere, alcuni, come me, sono cresciuti con gli scompensi più vari, altri si sono suicidati ma, la maggioranza è riuscita a diventare grande nonostante Cristina d'Avena.
E già Cristina d'Avena un mito dell'infanzia il suo "Zum-Pa-Pa-Zum-Pa-Pa, questo è il valzer del moscerino" ha segnato un'epoca, poi lei stoicamente ha sempre creduto di essere una cantante/attrice mentre in fondo l'unica canzone che è riuscita a portare all'immortalità è questa canzoncina per fanciulli innocenti, canzone che ancora adesso a distanza di decenni ancora rimane nella testa di molti, compagna di ricordi oramai nebbiosi, nebbia dovuta all'uso e all'abuso di varie cose: alcool, droga, figli, moglie, amanti, mariti, lavoro e scuola tutte queste cose contribuiscono ad azzerare la mente, ma lei no , quella canzone torna e tornerà sempre accompagnata dai vari: Popov, 44 Gatti, Il Caffè della Peppina, Il Lungo Il Corto e Il Pacioccone. Poi vennero Battisti, Bennato, Zero, de André ma questa è un'altra storia.
#zecchinodoro
Il valzer del moscerin
L. Zanin - A. Della Giustina
Beppone russava
Nel grande giardino
E sul suo nasone
Volò un moscerino
Il vento suonava
Un bel valzerino
Così il moscerino
Si mise a ballar.
Un lalla un lalla un lallalà
Questo è il valzer
Del Moscerino
un lalla un lalla un lallalà
questo è il valzer
Che fa lallalà
Nel sonno Beppone
Che più non russava
Il naso arricciava
Rideva sognava
Sognava una piuma
Un fiocco di neve
Un petalo di rosa
Caduto dal ciel.
Ma un gatto birbone
E pazzerellone
Colpì il moscerino
Graffiò il suo nasone
E il valzer finiva
E il gatto fuggiva
Così per Beppone
L'incanto svanì.
Lei, la Cristina aveva quattro anni all'epoca.
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