Come si fa a descrivere un artista così complesso come Czeslaw Niemen? Inanzitutto bisogna fare un preciso quadro storico e tornare indietro nel tempo di ben 50 anni, in Polonia, all'epoca sotto il "controllo" dell'Unione Sovietica. La Polonia era segnata da questo clima di tensione politica,che impediva agli artisti di dare sfoggio al proprio talento e alla propria libertà musicale...a dimostrazione di ciò è il fatto che il beat si sia diffuso in Polonia molto più tardi rispetto all'Inghilterra o U.S.A (infatti, il beat in Polonia ebbe larga diffusione solo dalla seconda metà degli anni '60)...ma chi fu uno dei fautori dello sviluppo del rock polacco? Sto parlando ovviamente di Czeslaw Niemen (del rock polacco conosco praticamente solo lui, il resto a me è ignoto, ahimè). Niemen, grazie all'ispirazione datagli dai gruppi britannici (soprattutto Beatles!) esordi con una specie di "trilogia" di album beat, che vi straconsiglio di ascoltare, in particolare vi segnalo l'esordio "Dziwny jest ten świat", esordio beat che fa capire subito il clima di tensione che vi era in Polonia, come era dimostrato dalla canzone di protesta, divenuta un enorme successo in Polonia, ovvero la title-track, canzone di protesta contro la guerra (in generale) che suscito non poche critiche da parte del regime. Inoltre, il look di Niemen, capelli lunghi e barba folta, destava non poche denuncie sul suo atteggiamento "liberale".
La svolta della carriera di Niemen ci fu con "Enigmatic", l'album che intendo recensire proprio adesso. In seguito a quest'album, Niemen ebbe l'opportunità di dare sfoggia alle sue grandi abilità canore e compositive, dimostrandosi molto poliedrico nei generi musicali....difatti, si sposterà di continuo da un genere all'altro, fino a fare jazz-rock dal 1972, con Niemen - part 1. Enigmatic non è soltanto uno dei più grandi album del genere cantautorato, ma anche una delle più grandi bellezze che il progressive ci abbia mai regalato negli anni '70.
L'album inizia con una suite DIVINA, "Bema pamięci żałobny - rapsod": nei primi 7 minuti, l'organo di Niemen, con un andamento singhiozzante e con tonalità quasi "religiose"(alternate al coro in latino), apre il tutto...dopo 6 minuti di organo solenne, l'atmosfera si fa più rarefatta, la batteria e il basso, insieme alla tastiera, si scatenano in una voragine, finchè a dominare nuovamente non è l'organo...fino al silenzio... a rompere il silenzio è la possente voce di Niemen, una delle voci più passionali ed intense della storia del rock (e non esagero)...l'atmosfera si calma, mentre Niemen continua la sua incredibile performance vocale. Gli acuti vocali si fanno sempre più intensi, mentre si possono percepire la chitarra con un ritmo quasi Jazz, che spiazza di sasso l'ascoltatore...Niemen ha fatto solo 16 minuti di suite (su 36 di disco), ma si è già fatto valere. Purtroppo i testi non li conosco, essendo google traduttore incapace di tradurre bene dal polacco...sorry...
Passiamo al prossimo brano, dove Niemen ripropone quel progressive rock, misto a quella leggera pennellata jazz, nel quale il sax calza veramente al pennello per il brano in questione, ovvero "Jednego serca", scosparso da quel coro che richiama molto alle sonorità gospel e soul, già presenti nella suite precedente...già al secondo brano ci si potrebbe fermare ad ammirare la genialità di Niemen nel fondere perfettamente generi diversi...Il gioco delle tastiere vale un'intera carriera...per non parlare della chitarra elettrica che accompagna fin dall'inizio la voce leggiandra e possente di Niemen (anche se non so chi la suona, andate a cercare su internet vah XD) e le tastiere. A differenza della suite precedente, questo brano presenta un'atmosfera più "giocosa".
Passiamo al terzo brano "Kwiaty ojczyste", ennesima dimostrazione del talento immenso di Niemen, sembra banale dire ancora così, ma con questo signore non posso farci niente... Stavolta, si ritorna ad un rock più tradizionale, almeno in partenza...in realtà le atmosfere sono più rarefatte, tendenti in parte alla psicadelia della fine degli anni '60. Il coro, anche sta volta, risulta decisivo per aumentare la già alta qualità musicale di Niemen...quella chitarra elettrica continua ad essere troppo raffinata per essere descritta in questa recensione... ed ecco chesi ritorna dopo circa tre minuti a quel mitico sax...mamma mia...sette minuti di spettacolo per i miei padiglioni auricolari... dopo questa parte jazz emotivamente fortissima, ritorna Niemen, e il coro conclude questo terzo monumento musicale...
E siamo arrivati alla conclusione...l'organo (sta volta con sonorità gospel) accompagnato da un basso immenso, accompagna verso il brano conclusivo, "Mów do mnie jeszcze"...incredibile la spontaneità con cui la voce di Niemen e la chitarra si passino vicine, senza intersecarsi mai...Un lento assolo blues (spero di averci azzeccato) accompagna verso il finale dell'album
Quindi, in conclusione, chi è Niemen? Cos'è "Enigmatic"? Vi lascio la passione per la scoperta, perchè dovete assolutamente conoscerlo, non ha nulla da invidiare con altri album di quello stesso anno....
Ah ecco, dato che me lo stavo dimenticando...Czeslaw Niemen ha anche collaborato con un certo Klaus Schulze, quindi uno spessore all'estero ce l'ha, perchè non dovrebbe averlo qui in Italia? Perchè sono l'unico idiota su debaser ad averlo definito?
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