Disco elegante, completamente strumentale.
Sviluppato sull'estro del musicista, impegnato in una serie di scorribande chitarristiche indiavolate, con repentini cambi di velocità nell'esecuzione delle note.
Si ritrovano anche atmosfere più rilassate, meditative e soffuse.
Il musicista è ben coadiuvato da brillanti strumentisti.
Gli arrangiamenti sono di Gatton e il sassofonista Holloman.
Gli stili musicali si amalgamano tra loro con gusto particolare e inconfondibile, in grado di distanziarsi dal convenzionale stereotipo chitarristico.
Fusi insieme mirabilmente: Blues, Rock, Jazz, Rockabilly, Funk.
Trattasi di brani gustosi e scoppiettanti, a tratti scanzonati come "Fandingus".
Chiaro che alcune tracce sono più entusiasmanti, ma nel complesso si rivela un ottimo ascolto per chi è incuriosito da tali generi musicali.
Per quanto mi riguarda il pezzo forte è la Ballad "Blues Newburg", ma non è il solo.
interessante e rifinito il booklet, con alcune fotografie in bianco e nero dall'effetto retrò.
Esaustive le note sugli strumenti utilizzati.
Ne elenco alcuni per curiosità: Martin D 28-32 Acoustic, 1954 Gibson ES 295, 1950 Fender 6 String Lap Steel.
Ultimo, ma anche no, la presenza di un'esaustiva nota su Gatton a cura di Brawner Smoot, Washington, D.C.
In definitiva, trattasi senz'ombra di dubbio di un musicista dallo status leggendario, e lo si può riscontrare anche in altre sue opere musicali.
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