La recente uscita del nuovo singolo "Milano" del noto youtuber, streamer e musicista Dudubbi (pseudonimo di Simone Santoro) ha acceso in me la curiosità nei confronti della sua musica pregressa. Per una visione quanto più completa possibile ho dato un ascolto anche al precedente lavoro "Cyao" con i Futuryo.
Le canzoni nell'insieme si possono dividere in due grandi categorie, alcune sembrano la brutta copia di un pop-pop/rock scialbo dei Modà o Studio 3, per giunta vecchio una quindicina d'anni e per nulla originale. Altre sembrano sigle di cartoni animati di terza fascia anni 90, mancano solo i cori con Cristina D'Avena e Giorgio Vanni.
La musica è poco penetrante, la voce da canzone a canzone sembra girovagare senza una meta ben precisa mostrando insicurezza anche nell'interpretazione (in "Milano" è assai fastidiosa), i testi sono anonimi e la metrica stucca.
Dispiace anche la mancata collaborazione con i Mercanti di Orecchie, insigni colleghi che allietano con il loro stile lieggio e minimalista Twich Italia attraverso mistiche sessioni musicali solo piano e chitarra. L'emblema della pseudo concezione che ha della musica maestro Dudubbi risiede tutta nella copertina di "Cyao": Simone sarà si un appassionato, studioso, fanatico e critico d'intenti musicali, ma dimostra poca ricercatezza e tanta, forse troppa, superficialità d'esito.
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