Ma come è possibile madonna santissima!?! Nemmeno una recensione sul sito che racconti della mastodontica musica degli Earth Crisis.

Giunto è il momento di porre fine a questa assurda mancanza.

La band di Syracuse, stato americano di New York, rappresenta dalla sua formazione il più integralista e concreto esempio di militanza Hardcore-Straight Edge-Animalista.

"Gomorrah's Season Ends" è il loro parto discografico migliore; uno di quei lavori che mi manda fuori giri anima e corpo. Da collasso nervoso visto il grado di intransigenza sonica totale raggiunta.

Violentissimo fin dalla copertina: un'impronta di mano insanguinata su un muro, mentre una nera figura umana prende livida forma in uno specchio.

E' l'urlo belluino di Karl ad aprire il disco; una voce strisciante, tirata allo spasimo che non concede un solo secondo di "melodia" in tutte le nove canzoni che vanno a comporre questo crudo assalto. Una continua serie di riff di chitarra nervosi, claudicanti; non vi è traccia di assoli.

Si muovono sempre con tempi rallentati, asfittici; continui cambi di registro, in totale controllo e senza mai cercare la velocità esecutiva.

Per dare concretezza al mio strisciante incedere scrittorio mi è sufficiente citare gli oltre SETTE (!!) minuti di "Names Carved Into Granite": una canzone bastarda già dal titolo. Un lento ed inesorabile viaggio che ti stronca, che ti avvolge in spirali di inaudita pesantezza, con un break centrale che per un momento sembra allentare la tensione generata. Un'illusione di pochi secondi perchè subito dopo si ripiomba nel baratro, con un finale così rallentato ed esasperante da farli avvicinare a sonorità Sludge-Doom...LETALI punto e a capo.

Prendere o lasciare, non c'è via di mezzo con gli Earth Crisis. Io mi sono già schierato, dal 1996 anno di uscita del lavoro, dalla loro parte.

Ad Maiora.

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