Howling Bells: The Loudest Engine
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il Rovescio Della Medaglia: Io Come Io
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Il Rovescio Della Medaglia: La Bibbia
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il Rovescio Della Medaglia: Contaminazione
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Gran disco, gran bella opera primultima degli Indian Summer. Un disco di belle canzoni e con belle sonorità, nel territorio di un rock melodico qua e la con venature di rock-soul bianco (anche e soprattutto nella voce di Jackson) che flirta abbondantemente con il progressive, senza però intraprenderci una relazione seria e impegnata, con le cospicue parti strumentali e i lunghi soli soprattutto di chitarra elettrica che sono più vicini allo stile "jammico" tipico del rock dell'epoca che a quello progressive, o assumono sfumature "jazzy" come nella strumentale "From the Film of the Same Name" o in "Another Tree Will Grow". Pezzi dal minutaggio contenuto (se vogliamo considerarlo un disco prog, la media è di 6 minuti), compatti nella struttura, belli solidi e coinvolgenti, e nello stile. "Glimpse" "Half-Changed Again" "God is the Dog" (traduzione inglese di "Diocane") sono tutti gran bei brani, si nota anche un mood un po' cupo, molto bello. Un'altro validissimo prodotto della "sottoboscaglia rock-progressiva anni '70".
  • GRan bella copertina (foto "truccata" di Keef)
  • hjhhjij
    11 nov 20
    Bellissima la copertina. Quasi quanto quella di "BS"
iq: ever
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Non male. 7,5
iq: the wake
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Come Ever, bello ma dopo un po' stanca. 7,5
Oh, a me una band che fa copertine horror-fumettose con uno zombie mascherandolo in mille modi diverse e lo chiama "Eddie", mi starà sempre e comunque simpatica. Nonostante gli spunti "letterari" di molti pezzi da parte di Harris e una sorta di approccio "colto" e raffinato all'Hard-Rock questi non riesco a vedermeli che si prendono troppo sul serio. E questo primo disco è proprio bellino dai, con Di'Anno alla voce, ancora maggiormente legato all'hard-rock più grezzo e derivato dal decennio precedente, ma già con derive di maggior complessità e "raffinatezza stilistica" se vogliamo (tipo "Phantom of the Opera") e tante strizzate d'occhio più o meno evidenti a gente come i Judas Priest delle Ali Tristi, con brani azzeccatissimi nelle melodie e nel tiro ("Prowler" Title-Track "Transylvania" "Strange World" ecc.). Il successivo è ancora meglio. I Maiden anni '80, anche quelli di fine decennio decisamente più ambiziosi nelle composizioni e nello stile, sono comunque un ascolto gradito e ogni tanto ci stanno sempre bene.
  • asterics
    30 nov 21
    ti dirò, anche a me 'sto disco non dispiace
  • Flame
    1 dic 21
    i primi due con la voce da punk di Di Anno sono da avere assolutamente, urgenti, diretti (tranne qualche pezzo da te segnalato), sinceri. Con Dickinson tantissime belle cose ma anche tante pastoie, hanno fornito però un buono spunto alle/ai prof di letteratura inglese del liceo nello sdoganare Coleridge e tutti gli altri appresso nei 90.

    Ma voi due siete delle creature, cosa potete capire ...
  • hjhhjij
    1 dic 21
    No no, ci credo benissimo, Harris è sempre stato un colto/nerd appassionato di vari generi letterari, ci si trova tutto nei Maiden (Poe, Coleridge ecc.) e a me quel pezzo anni fa piaceva tantissimo, tra l'altro, quindi questi suoi ottimi rimandi letterari non ho dubbi abbiano fatto da ponte per i ragazzini che all'epoca o successivamente si sono appassionati ai Maiden. Poi questi primi due dischi musicalmente sono più urgenti e diretti dei successivi sicuramente, ancora più "hardrocche" che "NiuUeivOvBritiscEviMedal" ma io non li trovo mai "duri", anche nelle melodie, nella vocalità, anche nei pezzi più sfrenati sono "raffinati" oltre a quelli tipo Phantom o Transylvania in cui esplicitano la cosa. Però si, sono molto più viscerali che soprattutto nei dischi 84-88 e la miscela grezzo-raffinato, meglio bilanciata, mi piace sicuramente di più.
  • Flame
    2 dic 21
    rileggendo il mio commento la mente è tornata al mio primo approccio con la letteratura inglese, l'insegnate che fa: parliamo di "Ciòusa"
    ed io al il mio compagno di banco: che ha detto?
    e lui:boh
    scusi Miss xxx, il nome è?
    in inglish please! asc de question in inglish
    schiusmi Miss shitdicks, idontanderstand the name
    the name is Ciòusa!
    e io al mio compagno di classe: oh io continuo a capire Ciòusa, e lui: anche io,
    ma può essere che uno si chiami Ciòusa?
    mi sono portato avanti questo mistero per tutte le superiori, non c'era internet al tempo
  • hjhhjij
    2 dic 21
    Ahahahahahahahah bellissimo. Era Chaucer, suppongo, vè ?
  • asterics
    2 dic 21
    ahahahhahahahaha
  • Flame
    2 dic 21
    prope chiel.
    Io a pronunciarlo Ciòusa e lei a dirmi: no Flame, si pronuncia Ciòusa, devi far capire che c'è una erre ma senza pronunciarla ... O.o ...
Iron Maiden: Killers
CD Audio Ce l'ho
Il disco più grezzo dei Maiden, più del precedente. "Killers" è un ponte, o almeno così lo sento, tra l'Hard-Rock anni '70 e l'Heavy Metal-poco Heavy (o NiuUeivovbritiscevimedal) degli anni '80. Questi Maiden sono molto più concisi e diretti rispetto ai dischi successivi, e sono tremendamente efficaci, pur avendo sempre una certa "raffinatezza" di fondo, nelle melodie e nelle strutture dei brani. E poi c'è il loro lato cartoonesco-orrorifico che mi fa tanta simpatia, la solita strepitosa copertina, le tematiche cupe-horror e le citazioni letterarie (stavolta tocca a Poe) riportate in un'atmosfera mai seriosa, il tutto sublimato nella title-track che è la mia preferita del disco. Non che mi piaccia tutto (trovo le due strumentali assolutamente prescindibili, non mi dicono un cazzo, per dirla poeticamente) ma è un disco bello solido con parecchi bei pezzi ("Murders in the Rue Morge" "Wratchild" "Twilight Zone" che è un gioiellino e altre).
  • Flame
    14 dic 21
    Commento sempre io ma vai a decollezionare i mei dischi preferiti quindi ti becchi i miei commenti.
    Tra i primi due non so scegliere, sono i miei preferiti degli Iron, subito a ruota Somewhere in Time, Piece ... and so on.
    Dici bene sulla grezzitudine del sound, e sia benedetta. L'intro strumentale diversamente da te invece a me piace un bel po'. La copertina è la più iconica degli Iron, quella che più spesso è finita sul retro degli smanicati in jeans dei metallari anni 80/90.
  • hjhhjij
    14 dic 21
    Sto ascoltando tanto hard-rock in questo periodo quindi penso che pian piano i loro anni '80 li ripasserò tutti. C'è anche un'altra cosa che mi piace e diverte nei Maiden, quel po' (anche più di un po') di teatralità (molto british, bisogna dirlo) che in loro si sente sempre e in questo contesto contribuisce a farmeli stare simpatici. Inoltre Harris di bei pezzi nel suo campo ne sapeva scrivere è indubbio.
  • hjhhjij
    14 dic 21
    Teatralità molto Priestiana, ovviamente. La copertina è la più iconica è vero ma Eddie è sempre bellissimo, un top model ahahha
Iron Maiden: Piece of mind
CD Audio Non la voglio
Disco che a malapena ricordavo di avere ascoltato, sicuramente è quello dei Maiden che avevo sempre cacato meno e riascoltandolo ora capisco perché. Questo è il primo disco dei Maiden che ha tutto dell'Heavy Metal pomposo e epico "classico" che a me, onestamente, fa un po' cacare, perdendo anche quel divertimento un po' caricaturale orrorifico e i guizzi e le ispirazioni "pop" e melodiche del disco precedente. "Where Eagles Dare" è esattamente l'esempio perfetto del Metal che mi tritura i coglioni. Altri pezzi, come "Revelations" "The Trooper" e, in parte, la più lunga ed elaborata "To Tame a Land" (da "Dune"), quest'ultima tipico esempio dell'heavy più raffinato dei Maiden che resta uno stile che mi convince si e no, più no che si, sono sicuramente più validi ma nel complesso il disco ha tutto quello che serve, nel genere, per tenermi a distanza. Eccetto la sempre splendida copertina (povero Ed...)
  • fedezan76
    23 dic 21
    Sugli Iron credo la vediamo proprio all'opposto...
  • hjhhjij
    23 dic 21
    Non è un mistero che l'Heavy Metal di questo tipo (la "New Wave") non mi piaccia per nulla ahahahaha ma ho una simpatia per loro che in questo periodo di ascolti hard-rock mi spinge comunque a riascoltarli.
  • Flame
    26 dic 21
    A mio gusto é uno dei più belli di quelli con Dickinson. Si certamente totalmente heavy metal, ma caratterizzato da grandi aperture epiche tipo whrere eagles dare, the tripper, flight e stand and seal
  • Flame
    26 dic 21
    see... the tripper... trOOper Flame, trOOper...
  • Flame
    26 dic 21
    Il singolo di the trooper ha una delle copertine più belle seconda solo a aces e stranger, mia seconda tshirt Iron
  • hjhhjij
    26 dic 21
    Eh, ma sono appunto le grandi aperture epiche dell'heavy metal che mi fanno rigettare tutto. Per me sono le cose peggiori (quantomeno in questo genere di musica eh, in altri il tono epico mi piace tantissimo) non le sopporto. "The Trooper" è carina e anche "To Tame a Land" che è quello più strutturato e dilatato, non è affatto male però ecco, troppe cose che proprio brr...
  • hjhhjij
    26 dic 21
    Ahahahaha l'ho googlata adesso, bellissima 🤣
  • hjhhjij
    26 dic 21
    L'ho detto, dove osano le aquile per me è una discreta cacata, mi spiace.
Iron Maiden: Powerslave
CD Audio Non la voglio
Probabilmente è questo qui IL disco NWOBHM dei Maiden, il loro disco di "Heavy Metal" anni '80 al 100 %, il più rappresentativo del loro sound classico: questo metal/rock molto pompato ed epicheggiante, dai toni grandiosi che qui si fa sempre più ambizioso, nella composizione e nelle strutture dei brani, con lunghe parti strumentali e quel misto tra tamarragine e "raffinatezza" metallara giunto alla definitiva maturità. Questa dilatazione dell'Heavy Metal in strutture più composte e complesse raggiunge ovviamente l'apice nei 14 minuti di "Rime of the Ancient Mariner", omaggio a Coleridge (con tanto di citazioni riportate pari pari dal testo originale) e punto forse più alto del citazionismo letterario di Harris. In ogni caso, qui diventa palesissima la volontà di legare ispirazioni "progressive" (genere che evidentemente i Maiden avevano frequentato nei loro ascolti) ibridandole allo stile NWOBHM, in uno dei brani più ambiziosi ma anche più riusciti del loro repertorio. Intendiamoci, lo stile e il sound sono sempre quelli e mai potrò spingermi oltre al definirli "piacevoli", ma questa mi è sempre piaciuta, probabilmente uno dei brani "New Wave Metal" che ascolto con più piacere. Niente male anche la title-track. In generale il disco lo trovo un poco migliore del precedente, ma è roba che mi lascia abbastanza indifferente alla fin fine.
  • Flame
    27 gen 22
    Riecchime: per me sta in mezzo ai miei due dischi preferiti della prima era Dickinson , Rime mi piaceva quando ero ragazzino ma ha iniziato a stufarmi abbastanza in fretta, come in generale tutti i pezzi del periodo Dickinson dove la tirano per le lunghe. Il secondo lato quindi lo considero stufoso, molto meglio il primo dove spicca Aces High, gran pezzo e copertina del 45 che va dritta ai primi posti della mia classifica personale.
  • hjhhjij
    27 gen 22
    Ha perfettamente senso, visto che di solito l'ibridazione heavy metal con certe ispirazioni progressive, del progressive prende le cose peggiori. Mai ma proprio mai fatto impazzire questa fusione o queste lungaggini; il motivo per cui questo pezzo lo apprezzo probabilmente è che con loro io non ho mai aspettative eheh, e per il fascino della citazione alla meravigliosa ballata di Coleridge.
  • SouthernStyle
    29 gen 22
    Direi magari che la NWOBHM in questo disco è già metabolizzata, e fa parte di un quadro stilistico un po' più ampio.
Iron Maiden: The Number Of The Beast
CD Audio Ce l'ho ★★★
L' arrivo di Cazzonelfiglio (brutto cognome, eh), la svolta verso l'Heavy Metal "classico" di cui loro sono assoluti portabandiera, il primo disco 100 % nello "stile Maiden". Io, però, questa musica qui, specialmente la loro, la identifico come Metal-Pop perché oh, ragazzi, gli Iron Maiden sono pop, tanto, anche nella scelta di certe melodie, di certi ritornelli, sono pop (tipo la title-track, oppure il ritornello di "The Prisoner") E questo è un divertente dischetto pop. Inoltre qui si esalta la loro teatralità, la "cattiveria da fumetto gore", i riferimenti letterari e cinematografici, le ispirazioni strutturali, stilistiche e melodiche ai Priest di Sad Wings ("Children of the Damned") e ad altri tipi di Hard-Rock/Heavy Metal dai tono eleganti e/o grandiosi (credo anche i Sabbath di "Heaven and Hell" a questo punto) ecc. La title-track, bellissimo evergreen, è la versione hard di "Thriller" di Michael Jackson praticamente (statece, c'è pure il narratore col vocione creepy, e Harris avrebbe voluto Price tra l'altro...) oppure la versione cartoon di "Black Sabbath". Pezzo migliore "Hallowed BeThy Name" ma tutto il disco è un gran divertimento. Non mi piace quanto i primi due, ma forse è il loro disco che riascolto più volentieri anche per questioni di "simpatia".
  • Onirica
    17 dic 22
    On one hand, più che pop, trovo che una parte dei pezzi siano poco ispirati, quasi meri riempitivi buttati lì per aumentare la durata del disco... le strumentali come impalcature non sarebbero neanche male, è Dickinson che sembra stiracchiarci sopra delle melodie un pò loffe, stinte. Parlo di Invaders, 22 acacia avenue, gangland, Prisoners (che però vanta per me il miglior assolo della loro carriere). E, faccio auting, la stessa title track è forse la canzone che meno amo dei Maiden, la trovo totalmente insipida. On the other hand, Children of the damned, run to the Hills e Halloweed be thy name sono capolavori nel genere, l'ultima citata uno dei migliori pezzi hm mai composti... e per quanto mi riguarda la vetta della loro intera carriera, da qui in poi.
Jaco Pastorius: Jaco Pastorius
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Jaco Pastorius: Word Of Mouth
CD Audio Ce l'ho ★★★★
James Brown: I Got The Feelin'
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Sebbene i suoi capolavori siano ben altri, questo disco rimane un ottimo e piacevolissimo ascolto. James Brown assoluta garanzia. Buon disco.
James Brown: Sex Machine
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
1970, ecco una delle vette più alte della sua carriera. Disco formidabile, groove allucinante, band scatenata e lui... lui pazzesco, inarrestabile macchina da ritmo su palcoscenico, carne, sangue, sudore e culo in movimento costante. Capolavoro fondamentale per capire, tra le altre cose, cosa voglia dire "Funk" e per lanciarlo nell'empireo basterebbe la title-track (nella sua migliore versione) un gorgo da dieci minuti da cui non si può, e non si vuole, fuggire. Immenso. This is THE GROOVE.
  • rolando303
    27 gen 14
    Dal '67 fino a "The Payback" un fiume in piena. Già nel '67 con Cold Sweat era avanti parecchio. Un mito. Funky Drummer è il pezzo più campionato di sto mondo. Vogliamo aggiungere altro?
  • imasoulman
    27 gen 14
    uh, di nuovo il Godfather...cos'è, la Settimana Santa con qualche anticipo? (mentre ci siamo, continuo a sponsorizzarvi l'ascolto - anche - di "Get on the Good Foot". In studio, forse il terminale definitivo del Vangelo Funk secondi il Padrino ed i suoi Apostoli JB's)
  • hjhhjij
    27 gen 14
    Dal '67 soltanto rolà ? A me risulta che il Live at the Apollo è uscito nel 1963 e registrato nel'62 ;) Poi certo il periodo Funk spacca il culo abbestia. Ima: non so m'è venuta molta voglia di Funk in questi miei febbricitanti giorni. "Get on the Good Foot" ce l'ho, il suo disco Funk per eccellenza (tra quelli che ho sentito, dei '70 me ne mancano alcuni). Ah, lo dico a te che conosci di sicuro: l'altro giorno ho beccato il primo disco di "Mademoiselle Mabry", che dicono parecchio difficile da trovare. L'ho lasciato lì per mancanza di fondi (tanto non se lo cagherà nessuno). Piglio, vero ?
  • rolando303
    27 gen 14
    Dal '67 secondo me heavy funky super peso. Per quello. Sempre gradevole sin dagli albori James.
    Pure un paio di perle di H.Hancock funky spaccano.
  • rolando303
    27 gen 14
    Pure root down di Jimmy smith spacca.
  • hjhhjij
    27 gen 14
    Si si, sono d'accordo, ma del pre-'67, quel Live è una vetta altissima, mostruosa. La svolta Funk di Herbie ("Headhunters"...) è straordinaria, veniva da una triade molto ostica e all'improvviso si è messo a shecherare le chiappe.
  • imasoulman
    27 gen 14
    il primo della Betty "Non sono una Signora" Davis? Imperdibile. Se l'avevi trovato pure in vinile, sei da scomunica...;) scherzo, io ce l'ho in cd, dinamica mediocre, ma tant'è, so che l'originale batteva parecchi biglietti verdi....
  • hjhhjij
    27 gen 14
    No no, l'ho trovato in cd. Recepito il messaggio comunque, provvederò :)
  • darth agnan
    27 gen 14
    rolando, la conosci back at the chicken shack di j. smith? la so (più o meno) fare al sax ;)
    cmq ragazzi, mi sto commovendo a vedere così tanti elogi al caro vecchio james. un fottuto DIO.
  • rolando303
    27 gen 14
    Si darth conosco quel pezzo (un jazz blues all fine). Bravo! Hai un tenore? Grande smith.
    James è stato un grande (nonostante le polacchine).
  • darth agnan
    27 gen 14
    no, suono il contralto...però il mio insegnante m'ha passato lo stesso lo spartito e lo provo comunque, anche se logicamente rende di più col tenore. pezzi con l'alto sax belli che so fare sono alligator boogaloo di donaldson (altro bluesaccione) e pass the peas dei jb's, non so se conosci!
  • rolando303
    28 gen 14
    Si bei pezzi! Complimenti. Pass mi piace un sacco!!
Un puro, straordinario uragano emotivo-emozionale. Se dovessi scegliere per forza un solo album di Janis Joplin sceglierei questo, è il mio preferito. Su 8 canzoni almeno 7 sono tra i capolavori irrinunciabili della sua carriera tra cose come "Try" "Maybe" "As Good as you've Been to This World" "Work Me Lord" "Little Girl Blue" e la clamorosa versione di "To Love Somebody" dei Bee Gees completamente trasfigurata e ri-cucita addosso a lei qui dove ti giri ti giri c'è sempre un pezzo incredibile.
  • Matteo95
    2 ago 19
    Penso che "Little Girl Blue" sia una delle più belle ballad soul blues della storia della musica.. Janis avrebbe fatto il culo a moltissima gente.. dispiace solamente che non abbia potuto continuare a influenzare le generazioni successive con altra musica, causa la sua morte a soli 27 anni.. quando dicono "una voce dall'anima" penso alla sua.. grandissimo album.. un Must Have
Janis Joplin: Pearl
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
E alla fine, il Capolavoro.
Jeff Buckley: Grace
CD Audio Ce l'ho
L'ho riascoltato un po' di volte in questi giorni, era parecchio che non lo facevo. Bene, è sempre un gran disco con gran belle canzoni, alcune delle vere e proprie perle ("Dream Brother" in primis) e con ottime interpretazioni delle cover. La voce vabè, Jeff Buckley ha avuto una delle voci più belle del "rock", tralasciando il babbo extraterrestre che vabè. Molto bello, un classico degli anni '90 che Fortunello Buckley (Parte II) è riuscito a lasciarci.
  • Aquarius27
    28 nov 16
    Però metti ste 5 stelle!!!
  • hjhhjij
    28 nov 16
    Niente più stelle. Preferisco che il mio giudizio stia in queste poche righe, credo di riuscire a renderlo più chiaro che con 4 o 5 pallini di cui francamente ho deciso di liberarmi, mi mandavano in crisi :-) Vorrei toglierle a tutti i dischi che ho de-collezionato ma poi sareste inondati di me in casa pagina e non mi pare carino. Lo farò pian-pian-pian-pianino.
  • Mr. Money87
    28 nov 16
    Gran disco e gran voce quella di Jeff. Io se devo essere sincero a livello di timbro vocale lo preferisco al papà. Il babbo poi era un mostro vocalmente e qui ho scoperto l'acqua calda.
  • hjhhjij
    28 nov 16
    Per quello che Tim ha fatto con la voce, non c'è assolutamente gara, non potrà mai esserci, a sfavore di Jeff. Il timbro però è un po' una cosa diversa e va a gusti.
  • Mr. Money87
    28 nov 16
    Si ma infatti sono pienamente d'accordo con te! Io parlo del timbro vocale. Ad esempio Stratos è il cantante che più di qualsiasi altro ha esplorato i limiti della voce però a me il suo timbro non piace. Son gusti....
  • hjhhjij
    28 nov 16
    A me si XD Ma siamo d'accordo sul concetto (ps: non impazzisco per il timbro di Mercury io sai ?)
  • bluesboy94
    28 nov 16
    Concordo: "Dream Brother" è la più bella.
  • hjhhjij
    28 nov 16
    E a me quelle atmosfere e quell'andamento ricordano un po' lo stato febbrile-psichedelico di "The End". Sono matto ? Anche perché è il pezzo più '60/'70 del disco.
  • Aquarius27
    28 nov 16
    Però cosi è come se il tuo voto fosse 0.... Vabbè dettagli! Il mio pezzo preferito invece è "Forget Her".. Peccato che sia stata inserita solo in seguito!
  • hjhhjij
    28 nov 16
    No il mio voto non esiste, il mio giudizio è espresso nel commento :-) A me piace anche la più grintosa "Eternal Life" a smentire la tesi del "Jeff Buckley lagna". Che questo spaziava dalle cover degli MC5 a quelle dei Genesis più sporchi e grezzi, MC5 e Genesis... Era un grande.
  • Aquarius27
    28 nov 16
    Ecco finalmente uno che mi cita "Eternal", vado matto per quel pezzo pure io!
Jefferson Airplane: Volunteers
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
  • jdv666
    3 mag 12
    bravo! :)
  • hjhhjij
    3 mag 12
    Be, Hey Fredrick da sola ne meriterebbe 6 di palle ;)
  • jdv666
    3 mag 12
    secondo me in questo disco non esiste un solo momento sottotono, perfetto dall´inzio alla fine... anche se forse le mie preferite sono wooden ships e we can be together
  • hjhhjij
    3 mag 12
    Infatti non c'è un momento di calo, per certi aspetti lo considero il loro capolavoro.
Jefferson Airplane: Crown Of Creation
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei manifesti della musica pop-rock californiana di fine anni '60. Musica molto legata alla sua epoca, qualcuno direbbe invecchiata non benissimo, ma se piacciono queste sonorità, quelle del pop, del folk e del rock acidulo californiano, il Cuscino Surrealistico rimane uno dei dischi più divertenti e godibili, nonché iconici, di tutta quella "scena". Scorrevole e facile all'ascolto, perché di fatto un disco di canzoni folk-pop-rock inacidite, è il disco del salto di qualità degli Airplane. Un po' perché arriva Grace Slick e si porta dietro le due canzoni che rendono eterno l'album (una in prestito dal cognato, Darby Slick, retaggio dei Great Society, l'altra composta direttamente da lei, ed è un capolavoro, la pop-song perfetta, lisergica nel testo e raffinatissima in una musica che prende spunto da Ravel e il Davies di "Sketches of Spain") e con la sua voce trova la quadratura lo stile fatto di un cantato quasi sempre corale, con splendidi incastri di voce maschile e femminile (i Fairport Convention di qualche pezzo in particolare se ne ricorderanno). Un po' perché Balin si veste da ispirato cantautore folk, un folk velato e quasi irreale, quello dell'altro capolavoro, la sua "Comin' Back to Me". Così come l'altra superba ballad lisergica "Today". Partecipazione amichevole di Gerardo Garcia, per gradire. Kaukonen si regala due minuti di pezzo di bravura acustico. Insomma, un gioiello di disco.
  • hjhhjij
    30 set 20
    Il resto è pop-rock a chitarra acida con picchi come "Plastic Fantastic Lover" "She Has Funny Cars" e "3/5 of a Mile in 10 Seconds" (tutte con la firma o almeno co-firma di Balin, ispiratissimo). Ah, c'è ancora ("My Best Friend") la traccia del passaggio nella band di tale Alexander Spence detto "Skip", batterista sul disco d'esordio. Qui non suona, ma c'è questa canzone scritta da lui. So che nell'edizione inglese del disco ci sono alcune canzoni, evidentemente registrate prima, in cui si può ancora sentire Spence che suona con i Jefferson Airplane. Per completisti, ma fico.
  • Kism
    2 ott 20
    Uhm...carino, ma il mio preferito resta "Volunteers"!
  • hjhhjij
    2 ott 20
    Vero, "Volunteers" è il loro apice.
Jefferson Airplane: After Bathing At Baxter's
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Jefferson Airplane: Live at Monterey Festival
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Jefferson Airplane: Bark
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Nonostante le defezioni importanti, e nonostante i membri si tenessero il meglio per altro (Blow Against the Empire della coppia Kantner-Slick, i Tuna), questo resta un ottimo disco. Qualche calo c'è, ma la qualità è complessivamente buona.
Jefferson Starship: Dragon Fly
CD Audio Ce l'ho ★★★
Dischetto carino e dignitoso, quest'opera prima dei nuovi Jefferson di Kantner e Grace Slick (in realtà erano "Starship" già dal capolavoro del 1970). Le cose migliori, si sono di parte, vengono dai tre pezzi cantati con voce solista dalla Slick (anche se "Hyperdrive" ha quella parte strumentale orrida...). Salvo anche "cavalca il tigrotto" e l'ospitata di Balin ("Caroline" che poteva durar di meno). Il resto totalmente impalpabile.
Jerry Lee Lewis: 18 Greatest Hits
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il live ufficiale dei Jethro (Tool) anni '70. Un ottimo live (anche se non un capolavoro, a mio gusto). Ci mette un po' ad ingranare ma da "Jack in the Green" in poi è sempre più uno spasso. Sempre molto bella la versione tagliata (giustamente, più funzionale per un'esibizione dal vivo) di "Thick as a Brick" e mi piacciono molto le esecuzioni di "Hunting Girl" (che il dio dei boschi benedica "Songs From the Wood") e "Locomotive Breath", in particolare, ma ci sono altre ottime cose. Live fico, ma non il mio preferito tra quelli che ho ascoltato dei Tool... ehm dei Tull, scusate.
Se "Minstrel in the Gallery" li aveva riportati su livelli solo poco meno alti dei fasti dei primi 5 anni, con questo disco i Tull toccano il punto più basso della loro carriera nei '70, per me il loro unico disco mediocre in quel decennio. Moscio, nessun pezzo memorabile, noioso, stanco. Ricordo con piacere solo la title-track e "Big Dipper" ma è troppo poco per salvarlo. Come ha fatto Anderson solo l'anno dopo ad uscirsene con un disco strepitoso come "Songs From the Wood" lo sa solo lui.
  • macaco
    5 nov 14
    Non per niente lo comprai a very low price. Ciofeca!
Jethro Tull: A Passion Play
CD Audio Ce l'ho ★★★
Dopo 5 dischi da paura comincia il periodo di stanca dei Jethro; questa è l'opera più ambiziosa di Anderson sia nelle liriche che nella musica, se i testi però sono ottimi il disco musicalmente non regge minimamente il confronto con la precedente "opera prog" dei Tull, perdendo tutta la freschezza e, pur avendo i suoi ottimi momenti, risultando nel complesso troppo pesante, noioso e dispersivo. Crollo notevole rispetto i meravigliosi dischi precedenti. Ps: Anderson qui si diletta col Sax...
  • March Horses
    8 ott 14
    alla lunga mi ha stancato anche Thick As A Brick, ma questo è comunque un disco trascurabile rispetto ad almeno 4 o 5 altri grandi dischi
  • hjhhjij
    8 ott 14
    Lo so che a te nemmeno Thick fa impazzire, per me resta un capolavoro, si sente tantissimo la distanza tra quello (e Benefit, e This Was e ovviamente Stand Up e Aqualung) e questo qui.
  • pana
    8 ott 14
    Boh, per me questo è il migliore subito dopo Thick... che tra l'altro ho riascoltato oggi, c'è una qualche telepatia che corre qui sul deb :)
  • hjhhjij
    8 ott 14
    De gustibus: però Thick mi va giù come un bicchier d'acqua, è fresco, ironico, ispirato, mai noioso. Questo a tratti è figo ma per lunghi momenti sembra uno di quegli orribili sciroppi per la tosse :)
  • RIBALDO
    8 ott 14
    anche io amo parecchio i JT, che mi dici di THICK AS A BRICK II uscito di recente? Io dico davvero niente male anzi. sì magari la critica che posso rivolgere è che Ian non si è affatto ammodernato ma insomma...
  • hjhhjij
    8 ott 14
    Non lo so, non l'ho ascoltato, conosco solo i dischi fino ai primi '80 (non mi piacciono). Ovviamente il periodo '68-'79 spacca i culi, nel complesso.
  • March Horses
    9 ott 14
    il TAAB II non è male, concordo con Riba
  • adrmb
    10 giu 18
    Ma hj insomma: mi consigliano il disco, vengo qua a leggermi un po' di feedback e mi dimezzi le aspettative, non va mica bene lol
  • hjhhjij
    10 giu 18
    Ecchettedevodì. Ha delle cose molto molto belle (testuali e musicali) ma l'opera nel complesso, la più ambiziosa di tutta la carriera di Anderson, a me è sempre sembrata riuscita a metà: una mezza pisciata fuori dal vaso insomma. Poi c'è anche chi la ritiene un capolavoro eh, son gusti. A me ha sempre un poco rotto le bolas, diciamo che ci sono tanti dischi dei Tull che riascolterei anche oggi, e pure domani e dopodomani, fino allo sfinimento. Questo no, ecco tutto.
  • adrmb
    10 giu 18
    Ahah vedrò (dopo aver ascoltato Aqualunq prima). Il mio preferito comunque rimane Songs from the wood.
Jethro Tull: Benefit
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Grande disco, tra tutti quelli dell'epoca migliore del gruppo ('68-'78) è dopo l'esordio quello più ingiustamente sottovalutato e meno cagato. Non un capolavoro come Stand Up, Aqualung e Thick As A Brick ma ci va vicino. "For Michael Collins, Jeffrey and Me" resta uno dei miei pezzi preferiti dell'agronomo.
  • ranofornace
    17 lug 13
    è un disco ingiustamente sottovalutato, melodie folk-prog molto belle che segnano la fine del primo periodo blues. Sarà, ma da questo momento in poi i Jethro imboccheranno la loro strada più peculiare e per me saranno ancora più bravi e apprezzabili.
Jethro Tull: Songs From The Wood
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo il mediocre album precedente, in pieno '77 Ian Anderson e i suoi Jethro Tull se ne escono con un vero e proprio capolavoro; si cambia ancora direzione, accentuando la vena Folk elettro-acustica del gruppo fino a metterla al centro delle composizioni e così troviamo brani con nuova linfa, arrangiati stupendamente, di nuovo pulsanti, emozionanti, vivi, dopo lo spento Too Old... Capolavoro di Folk britannico acustico con spruzzate di elettricità sublimi. Uno dei loro dischi migliori.
  • hellraiser
    19 nov 14
    Sono d'accordo con te, grande album e per me l'ultimo capolavoro. Da Heavy Horses in poi non mi dicono molto, iniziano gli 80 e son dolori...
  • hjhhjij
    19 nov 14
    Be sull'ultimo capolavoro sono d'accordo, però "Heavy Horses" e "Stormwatch" per me sono ancora ottimi dischi. Poi si, ho ascoltato alcuni loro dischi dal 1980 in poi non mi sono piaciuti e li ho lasciati perdere, loro direi che hanno dato abbastanza tra il '68 e il '79, ed è tanta roba.
  • BARRACUDA BLUE
    19 nov 14
    The Whistler e' uno dei miei pezzi preferiti usciti dalla penna di Anderson. Un disco successivo che mi e' sempre piaciuto e' The Broadsword And The Beast, quel restyling anni '80 non mi dispiace affatto e i pezzi sono molto,molto belli.
  • hjhhjij
    19 nov 14
    Io adoro "The Whistler" (che, nell'introduzione, mi ricorda i suoni di "Entangled" dei Genesis, il che va a suo favore) è un pezzo fantastico, divertentissimo. Comunque questo è un disco perfetto, tutti i 9 brani sono eccellenti e il mio preferito varia di ascolto in ascolto.
Jethro Tull: Thick As A Brick
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Qualcuno qui non sarà tanto d'accordo, lo so, ma per me il quinto disco della band di Ian Anderson resta un capolavoro e di certo sul podio dei loro album migliori, l'ultimo a questi livelli prima di un periodo un po' meno ispirato (ma non l'ultimo capolavoro in assoluto, ce ne sarà un altro...). Il primo dei loro due dischi realmente "Prog" ma al contrario del successivo, fresco e divertente in entrambe le parti. Liriche complesse, un po' astruse ma eccellenti, con un Anderson davvero all'apice
  • ZannaB
    3 ott 14
    Veramente Hj io ricordo che parecchi lo considerano un capolavoro come te. Io un po' meno, nonostante riconosca i meriti del grande Ian, ma a me il progressive rompe il cazzo quindi non faccio testo.
  • hjhhjij
    3 ott 14
    A parte te, la mia era una frecciatina bonaria bonaria a March Horses, se mai dovesse passare di qui :)
  • hellraiser
    3 ott 14
    D'accordissimo, personalmente lo trovo magnifico, molto meglio dei successivi due..
  • CristianoDA
    3 ott 14
    bellissimo, un po ridondante ma uno dei migliori lavori
  • pana
    3 ott 14
    Per me è il loro migliore :)
Jethro Tull: This Was
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
"My Sunday Feeling" "Beggars Farm" "A Song for Jeffrey" "Serenade to a Cuckoo"... Esordio eccezionale che resta indubbiamente tra i loro dischi migliori. Un Blues-Rock originale e personalissimo, dominato in molti brani dal flauto traverso di Anderson, strumento decisamente atipico in ambito Blues. Dopo questo disco non sarà più Blues-Rock ma solo il fantastico ibrido che è la musica dei Jethro Tull. Ottimo Abrahams alla chitarra, al suo primo e ultimo lavoro con i Tull.
Jethro Tull: War Child
CD Audio Ce l'ho ★★★
I Jethro, dopo la sbornia-prog del bienno precedente, tornano alla forma canzone ma i risultati non migliorano tanto dopo il deludente "Passion Play", continua il periodo non eccezionale di Anderson. Oh, il disco non è brutto eh ma è piuttosto impalpabile e poco coinvolgente, i pezzi non sono granché. Mi piacciono "Back Door Angel" e i due pezzi che sono versioni pop più vicini ai "vecchi" Tull, Skating Away e quella "Bungle in the Jungle" che non è chissà cosa ma mi si è appiccicata ai timpani
  • proggen_ait94
    13 ott 14
    Sono d'accordo ma ti assicuro che Passion Play ha bisogno solo di molti ascolti: poi diventa sempre meglio.
  • hjhhjij
    13 ott 14
    Minchia proggen, lo ascolto da 4 anni, tipo :) Non mi piglia.
  • BARRACUDA BLUE
    13 ott 14
    A Passion Play e' meraviglioso, fu amore al primo ascolto, e The Hare who lost His Spectacles resta una deliziosa follia tutta british di quel Hammond-Hammond. Fantastico il suo video. In War Child ho sempre amato il riff di SeaLion.
  • hjhhjij
    13 ott 14
    Ragazzi avrete pure ragione su "A Passion Play" ma e me il disco nel complesso non fa proprio impazzire, sorry.
Jethro Tull: Minstrel In The Gallery
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Grandissimo disco, il 4 è da intendere molto abbondante. Anderson e soci tornano ad essere emozionanti e coinvolgenti com'erano stati fino a tre anni prima, con brani e melodie ispirate e convincenti. Non ci sono pezzi deboli anzi, è tutta roba ottima, dallo splendido terzetto iniziale (title-track in primis) fino ai 16 minuti ottimi e molto scorrevoli di Baker St. Muse, passando per due gioielli acustici come "Requiem" e "One White Duck". Per me bellissimo, e molto vicino al 5.
  • Dragonstar
    29 ott 14
    Come darti torto! Il mio gruppo progressive rock preferito in assoluto, e questo album è senza dubbio una delle loro pietre miliari. Ottima segnalazione!