Gene Clark: White Light
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Mentre il suo vecchio amico/collega David Crosby se ne usciva con la sua perla "If I Could...", un altro grande ex-Byrds tirò fuori dal cilindro questo vero capolavoro di folk/country rock d'autore, un disco intimo e di grande spessore compositivo. Tutti meravigliosi brani, da "The Virgin" a "Because of You", con una "Spanish Guitar" da fare invidia a Dylan ed una cover perfetta dello stesso Bob, "Tears of Rage", qui nella sua versione (forse) migliore...
  • east of eden80
    24 mag 15
    L'album non ce l'ho, però conoscendo i Byrds... ma, quanti leader cerano in questo gruppo? infatti i Byrds li proclamarono i bitols americani, ma naturalmente il gruppo di Los Angeles erano superiori in tutto, e non di poco rispetto ai baronetti.
  • hellraiser
    24 mag 15
    Nei Byrds tutti i componenti (originali e successivi) sono artisti di alto livello che han dimostrato anche da solisti il fatto loro. Assomigliano ai Beatles magari nei primi anni di vita, ma poi prendono strade diverse... io amo molto di più loro, Lennon e soci son stati molto importanti ed è innegabile, ma a mio gusto loro son superiori e di molto...
  • Mr Funk
    24 mag 15
    Album meraviglioso che a suo tempo ho letteralmente consumato e che ancora oggi ascolto più che volentieri. Anche per me i Byrds sono stati nettamente superiori ai Beatles, basti pensare al ruolo che hanno avuto nel definire, e spesso anticipare, sotto generi come il folk-rock, la psichedelia, il country-rock ecc.
Genesis: Nursery Cryme
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Meraviglioso dalla prima all'ultima nota, da sottolineare specialmente la grande The Musical Box e The Fountain of Salmacis... gli ho lasciato prendere troppa polvere ultimamente, penso di riascoltarlo molto di più.
  • rolando303
    20 nov 13
    Anche a colazione devi ascoltarlo :-D
  • hellraiser
    20 nov 13
    Be, penso che alle 5,30 di mattina sia un po' spesso, ma ci proverò!
Genesis: A Trick Of The Tail
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Questo album mi accompagnerá nel rientro a casa dal mare ai maledetti campi di mais soliti...una bella compagnia sperando di
sfuggire alla terribile coda del rientro. Che Collins ci metta una mano in testa e ci protegga..
  • zappp
    5 giu 17
    gran bel disco al punto che quasi non ci accorgiamo essere il 1° senza Gabriel.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    @[zapp] cosa piuttosto normale visto che, in studio almeno, il contributo che Gabriel diede al gruppo fu equivalente a quello degli altri nella composizione e nell'ispirazione. Con un Banks, un Hackett e un Rutherford così ispirati e con un Collins così fresco e pieno di inventiva e fantasia (vedi fusion e tanti progetti e collaborazioni qua e la) per me oggi è quasi scontato ritenere che in questo capolavoro l'assenza di Gabriel non pesi che minimamente. Diverso il discorso in sede live.
  • zappp
    5 giu 17
    sicuramente. E vedendo la cosa dalla prospettiva opposta, il disco in oggetto è talmente bello che stupisce ai posteri, vista la debacle artistica che sarebbe arrivata dopo.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Si, purtroppo si. Ovviamente il problema non pose subito. I Genesis cercarono strade più semplici, pop, qualche volta "da classifica" (che poi il pop lo avevano sempre fatto loro, in mezzo al progressive, e di solito anche bene) ? Va bene perché c'erano ancora ispirazione, freschezza e idee davanti a tutto, c'erano musicisti preparati, maturi e in gran forma. Penso a "Duke" e alla corrispondente prima fase solista di Collins che per me è, non disco fantasmagorica certo che no, ma valida, questo si. Quello che è successo dopo, culminato con quella vergogna di Ocazzoble Tazz, io ti giuro non me lo spiego.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Qualche refuso di battitura :D
  • zappp
    5 giu 17
    avessero cambiato nome, magari la critica e l'opinione pubblica sarebbe stata anche piu' benevola nei loro confronti, perchè come hai detto tu, un Abacab o Duke lo posso accettare e magari anche apprezzare un po' se ti chiami "pincopallino", ma se hai un background come avevano i Genesis fino a A Trick...., sei abituato a certe cose e a pretendere di piu'. Questo non vuol dire che un artista non debba rinnovarsi ed essere ancorato al passato, ma..............King Crimson! Citando questo nome e il loro percorso, credo valga piu' di 1 milione di mie parole.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Allora. No per me quella storia del "Avrebbero dovuto cambiare nome" è una stronzata e ti spiego perché: i Genesis come gruppo hanno fatto un percorso, nel loro caso piuttosto lungo, si è formato un nucleo (Banks-Rutherford-Collins che poi sono gli autori di "The Cinema Show" per dire...) che ha resistito solido ad abbandoni e cambi anzi diminuzioni di organico. Hanno sempre cercato il successo di pubblico, sempre, come d'altronde la grande maggioranza di ogni band e artista, anche quelli che fanno quella che noi definiamo grande musica, sono pochi-pochi quelli che fanno davvero l'arte solo per l'arte. Dopo averlo ottenuto questo successo nell'ambito di un certo tipo di musica ("Selling England By The Pound" come disco prog ha venduto una barca di copie, per dire) rimasti in tre e perse le menti più lontane dal concetto di "classifica" (oddio Gabriel ci è piuttosto vicino ma ha sempre saputo unire quell'aspetto a quello della ricerca musicale in maniera praticamente equa, i geni son così) hanno deciso di intraprendere strade più semplici che anno dopo anno, sfruttando anche il boom solista di Collins, li hanno portati ad abbassare la loro dignità artistica in favore di canzoni di scarsa qualità. Non è questione di pop, che il pop è spesso grande musica se ben fatto, è questione di brutta musica, semplicemente. Ma i Genesis erano un brand famosissimo ormai. Dai zappp, ai tempi dell'innominabile obbrobbrio nessun pazzo avrebbe optato per il cambio di nome, se io fossi stato in Banks avrei fatto la stessa scelta ma è ovvio suvvia, non facciamo i sognatori. Mi dispiace solo che siano arrivati davvero a svendersi senza ritegno in parte già da certi sparuti episodi di "Duke" ma soprattutto dal 1983 in poi. Per quanto riguarda "Duke" invece non vedo perché avrebbero dovuto cambiare nome anche parlando in senso artistico. Avevano alleggerito la proposta è vero, erano decisamente più pop ma era un pop molto buono, ispirato, fresco, con suoni più moderni ed energici che io apprezzo e che hanno dato una sferzata dopo "And Then There Were Three" (che apprezzo comunque e che ha alcune cose stupende al suo interno).
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Si "Duke" ha 2-3 canzoni mediocri ma il resto è dell'ottimo pop e non sfigura con la qualità di ciò che avevano proposto prima, è solo diverso. Si, io trovo tranquillamente superiori tutti gli album fino a "Wind and Wuthering" (che continuo a ripetere è per me un disco bellissimo, con una scrittura ispirata e a dir poco notevole, pezzi stupendi e atmosfera da brividi, dove Banks esprime forse al massimo la sua poetica). ma "Duke" così come il primo Collins solista, sono lavori di grandi musicisti che esplorano strade più leggere ma sempre ricordandosi di essere musicisti e autori di un certo livello. Come Mike e il suo bel "Smallcreep's Day" sempre del 1980. La fine vera per me arriva nel 1983 anche se, per quanto riguarda i Genesis, già ben anticipata da parte di "Abacab". Poi però il bel live del 1982 aveva coperto qualche magagna. E' vero, anche io certo pretendo di più da una band del genere se mi si presenta con "Illegal Alien" anzi non è che pretendo di più, ci rimango proprio di merda, ma non è ancora un discorso che credo sia possibile fare con "Duke". I King Crimson lasciam stare perché Fripp è una mente tutta a parte :) E anche lui poi partecipò a cose di classifica con Gabriel come "I don't Remember" che, per inciso, è fighissima.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Oppure "Heroes" con Bowie e Eno per restare sul tema. Ma anche su "Beat" e "A Three of Perfect Pair" ci sono, anche, concessioni ebbene si al pop. Pop fatto da Fripp, ma pop.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Uno che ha sempre sempre sempre fatto i cazzi suoi è Hammill invece :D
  • zappp
    5 giu 17
    ti conosco da poco ma vedo che i genesis ti piacciano assai eh:-)
    Comunque, per tornare al tuo discorso, lo condivido in pieno, mi sono spiegato male con il discorso "del cambio di nome" che è un po' ...un modo di dire, che la virtualità di un sito fa apparire in altro modo. Certo che non avrebbero dovuto cambiare nome! Altrimenti prendendo cosi' alla lettera questa mia battuta buttata la', lo stesso avrebbero dovuto farlo gli Stones con certi loro dischi e tanti altri vecchi nomi che per aridità artistica o vena totalmente esaurita hanno tradito non solo la loro ideologia di partenza ma appunto il buon gusto del fare musica di qualità, ed ovviamente se cambiassero nome la musica diventerebbe una barzelletta.
    Poi fare Pop non è brutta cosa, la differenza come sempre è il livello qualitativo.
    Ho fatto l'esempio dei Crimson perchè credo siano uno dei pochi esempi multiformi di musica che si autoalimenta, svestendo i vecchi panni per rinnovarsi, cercando sempre nuovi linguaggi e vie di fuga verso un qualcosa altresi' diverso/nuovo e che da li' in poi serva come trampolino, per un qualcosa ancora piu' innovativo nel futuro che verrà. Aprirsi strade per loro stessi, e fare investimenti nel futuro diciamo.. E non è facile riuscirci. Ne tantomeno farlo ed essere credibili.
    Poi vabbè che Fripp abbia fatto anche cose commerciali, ma si è fatto poche concessioni quell'ometto occhialuto da 50 anni ad oggi:-).

    Ecco! I Van Der Graaf è un altro nome blasonato che non ha mai mollato l'osso e si è reinventato senza calarsi le braghe alla ricerca del successo, anzi, tutto il contrario. Erano piu' romantici una volta. Ora che invecchiano anziche trovarli piu' morbidi li senti piu' spigolosi e cupi, ma è un merito. Perlomeno il loro percorso attuale è sempre indirizzato al catturare un lampo creativo in piu', non replicabile, e soprattutto non ripercorrere le impronte passate...insomma stesso discorso dei Crimson, di conseguenza per l'Hammill solista.
    Gente che non si piega mai.:-)
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Oh sta cosa che tutti capiscono al volo che mi piacciono i Genesis guarda non me la spiego, e io che cerco di tenerlo nascosto :D ahahaah No scherzi a parte guarda il discorso sul "cambiare nome" non è rivolto a te, al fatto che ora l'abbia detto tu ma più che altro a tutte le volte che l'ho sentito dire da più persone, troppe; poi ho capito cosa vuoi dire tranquillo e a mia volta concordo, nel senso si è vero i Genesis sono arrivati a tradire la loro identità se per tale si intende quella di musicisti e ricercatori di composizioni, pop o progressive che fossero, e suoni di qualità. Una cosa come "Illegal Alien" o una cosa come "Into Deep" non la accetto da un qualunque gruppo pop senza troppe pretese, figuriamoci dai Genesis. Dici "fare Pop non è brutta cosa, la differenza come sempre è il livello qualitativo" Esatto. Non mi metto nemmeno a citare i grandissimi nomi della musica POP mondiale, gente che ha composto veri e propri capolavori, e ce ne sono tanti, mi limito a restare in ambito Genesis e dico che tra "Duke" e "Invisible Touch" c'è un abisso che io non mi spiego. Per non parlare dei brani pop sparsi nei loro capolavori degli anni '70, la stessa title-track di questo album meraviglioso è un brano pop delizioso, ispirato ai Beatles, come ammesso dallo stesso Banks. Il lato migliore dei Beatles però "alla Genesis" ed è stupendo. Quindi il pop lo sapevano scrivere eccome è che da un certo punto in poi se ne sono fregati perché hanno capito che evidentemente è molta di più la gente a cui piace mangiare la merda.
  • hjhhjij
    5 giu 17
    Sui Van Der Graaf Generator sono perfettamente d'accordo. Ah però secondo me Fripp roba "commerciale" non ne ha mai fatta se pensiamo al senso più dispregiativo del termine. Commerciabile si, ma quello è normale. Anche In the Court lo fu. Anche "Pawn Hearts", in quel 1971, era un disco adatto al pubblico, tant'è vero che in Italia fu N.1 e per parecchio tempo.
  • zappp
    6 giu 17
    L'abisso che c'è fra Duke e Invisible Touch, secondo me è un po' come quando decidi di fare un piccolo compromesso, o magari un piccolo passo indietro. Poi ci provi gusto, vedi che il nuovo suono che hai abbracciato è piu' malleabile, redditizio, in altre parole richiede un minor sforzo. Gli anni passano, ti impigrisci, gli stimoli non sono piu' quelli di un tempo (anzi sempre meno), unito al fatto che sei consapevole di aver dimostrato a te e agli altri che sei un grande, e senza accorgertene ti ritrovi ad aver fatto tutta una serie di compromessi che ti hanno portato ad... Invisible Touch. Io me la spiego cosi', per i Genesis, ma anche per altri grandi nomi similari a quest'ultimi come parabola creativa. Ma....tutto nasce da quel piccolo compromesso iniziale che separa Duke, da quel che c'era prima. Forse una consapevole sensazione di essersi spremuto per stare a certi livelli.
    Pero' se ci fai caso, questi grandi nomi quando fanno la "canzonettina" ruffiana, come forme ed orpelli la fanno da Dio, solo che spesso viene stroncata perchè certe genuflessioni al cavallo di razza non le si perdonano. Ma se una Into the deep l'avesse fatta il classico artista da festivalbar magari si griderebbe al capolavoro.
    Per dire come è buffo fare a pezzi o incensare la stessa cosa se vista da 2 prospettive diverse.
  • zappp
    6 giu 17
    parlando dei Van Der Graaf, guarda mi becchi in un periodo di secondo innamoramento verso di loro. Li ho ascoltati nel secolo scorso e mi erano piaciuti per certe cose, ma sentivo che non ero entrato proprio in profondità come di solito mi capita con certi artisti di cui ti prende la fissa. Sull'onda dell'ultimo disco dello scorso anno ho rispolverato la loro discografia a base di full immersion ed è stato come riscoprirli, anzi, ora si che mi sento totalmente appagato dalla lora musica e nelle mie possibilità sento nel contempo di aver scarnificato la loro musica come non ero riuscito negli anni 90.
    Pawn Hearts è un capolavoro.
    Ma se proprio voglio fare il pignolo con H to He, Who Am the Only One mi sono sentito smuovere un qualcosa dentro e ancor piu' in profondità che Pawn non era riuscito....ma mi rendo conto di fare un discorso soggettivo.
    Poi c'è quel gioiello di Still Life....
  • hjhhjij
    6 giu 17
    Guarda, forse su "Duke" la pensiamo in maniera un poco differente, ma per il resto concordo su tutto, aggiungerei ovviamente dato che la tua è una spiegazione perfettamente logica. Una cosa però, quelli che stroncano le canzonette dei Genesis anni '80 (che andrebbero stroncate in ogni caso non perché dei Genesis) perché memori del loro passato e quindi amanti di un certo genere di musica, l'artista del festivalbar nemmeno sanno chi è :)
  • hjhhjij
    6 giu 17
    Sui Van Der Graaf Generator ti dico che anche per me H to He è assolutamente alla pari con Pawn e forse-forse è anche il mio preferito. C'è "Lost" e niente mi ha sciolto dentro le viscere come "Lost".
  • nix
    8 giu 17
    Un disco straordinario.
Gentle Giant: Gentle Giant
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Negli anni successivi svilupperanno e magari miglioreranno il loro sound unico, ma per me questo loro debutto rimane imbattibile. Amore vero negli anni...
  • hjhhjij
    22 mar 17
    Be, resta comunque uno degli esordi più particolari ed esaltanti della storia del rock secondo me. Pensa solo al bozzetto di folk menestrellistico medioevale inficcato così abilmente in mezzo a "Why Not". Capolavoro.
  • mrbluesky
    22 mar 17
    anche per me è il migliore,semplicemente perfetto tra i primi 10,forse 5,album piu importanti del genere
Quattro palle solo per vedere almeno una volta Robert Fripp sorridente, è una cosa rara, neanche al suo matrimonio penso... A parte le battute, un disco vivace, divertente, lontano dai fasti dei King Crimson ma valido. Fripp dimostrerà di lì a poco tutte le sue grandi capacità strumentali, ma qui si intravedono già qui e là tra le tracce. Un buon ascolto...
  • SydBarrett96
    28 dic 14
    Il bel non è per il disco (che non conosco), ma per la battuta. :D
  • hjhhjij
    28 dic 14
    Mizzica l'hai preso subito eh ? Bene, sono d'accordo, da un anno all'altro Fripp e McDonald (e poi solo Fripp) dimostreranno tutte le loro capacità compositive oltre e più che quelle strumentali (che per carità, è roba grossissima) ma già qui il talento si sente. "un disco vivace, divertente, lontano dai fasti dei King Crimson" Eh, anche perché di divertente nei Crimson non c'è un granché, basti pensare all'opener dell'esordio O_O (vabè in questo disco del trio non c'erano ne Sinfield ne McDonald, la cosa un po' conta direi). Contento che ti sia piaciuto però ribadisco il consiglio, procurati le Tapes (sempre del '68) lì ci sono anche McDonald e Sinfield e secondo me sono più interessanti.
  • hjhhjij
    28 dic 14
    Per quanto riguarda la battuta: Dal minuto 1:56 si vede Fripp sorridere più di una volta. Oh, è MOLTO inquietante, ma sorride.
  • hellraiser
    28 dic 14
    Si, come ti ho scritto ancora ieri sera dai Marrillon l'ho preso ieri nel pomeriggio, pagato molto scontato grazie al fatto che sono un buon cliente, amico e grazie al fatto che il discaro è un megapatito dei Crimson. I tapes me li son segnati, provvederò anche se sarà difficile recuperarli penso... saluti!
  • hellraiser
    28 dic 14
    E minchia, sfido io! Avrà guardato in faccia quello pelato con baffi e giacchetta rosa, se non ti fa ridere quello! Comunque tiratissimo il suo sorriso, di circostanza, tipo quando ti vuoi guardare da tranquillo la Champions il mercoledì sera e ti arrivano parenti in casa alle 9 meno dieci... Ps Bellissimi gli anni '80, soprattutto nel vestiario, li adoro :((((
  • hjhhjij
    28 dic 14
    Ahahahahahhahahahaha si è vero XD "Bellissimi gli anni '80, soprattutto nel vestiario, li adoro :((((" Si però i King Crimson rappresentano solo il meglio degli anni '80 (come sempre, come nei '70 e nei '90) hanno fatto roba mostruosa. Quello con la giacchetta rosa, che è Adrian Belew (!) però non ce l'ha mica i baffi, quello pelato con i baffi è Tony Levin :D Vero che il sorriso è forzatissimo però dopo ce n'è uno più naturale, è che proprio che con questo pezzo, grazie alla vena pazzoide-zappiana-schizoide-grottes ca di Belew si saranno divertiti parecchio e alla fine è scappato da ridere anche a lui.
  • hjhhjij
    28 dic 14
    No dai, è un disco uscito nel 2001, dovrebbe trovarsi abbastanza facilmente. Hai un discaro che è un grande comunque. Io mi son perso il commento sui Marillion ma bene così, è un buon acquisto, soprattutto se a prezzo scontato. Buon pranzo ora, vado a mangiare.
Gram Parsons: GP
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Grande artista, questo ne è l'esempio più puro. Peccato che le droghe l'abbiano portato via presto, gran bel disco...
Grand Funk Railroad: On Time
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il disco d'esordio dei tre ragazzi terribili di Flint, Michigan.. un bel miscuglio di blues, hard rock e pesanti dosi di stupefacenti.. ottime "Heartbreaker" e "Into The Sun", dove la voce e chitarra solista Mark Farner mette in luce tutte le sue qualità di musicista..
  • ranofornace
    18 ott 13
    Tecnicamente non eccelsi, ma incredibilmente efficaci, per me troppo forti!
Grand Funk Railroad: Live Album
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Per varie ragioni son più legato al successivo Caught in the Act come live, ma questo è più ruvido e grezzo, tirato al massimo, un autentico terremoto. Sempre grandi i ragazzacci di Flint...
  • IlConte
    19 mar 17
    Ahahah io invece a questo e di brutto!!! Tirato e grezzo come mai ho sentito!! Ma non vorrei tu capissi male do 10/10 a questo e 9/10 all'altro. D'altronde tu hai più classe, io più fisico ahahah! Un abbraccio!
  • Onirico
    19 mar 17
    Conosco poco questa band... Assoli funamboli da consigliarmi?
  • IlConte
    19 mar 17

    @Onirico, devi per forza avere i primi 3 più il live (questo) tutto in poco più di un anno. Tre forze della natura. Assoli non proprio il punto di forza dell'immenso Farmer ma ne fa... qui da 3,30 alla fine...
  • Onirico
    19 mar 17
    grazie della dritta, Conte. Ma sei di ascendenti aristocratici o il tuo nick si riferisce semplicemente alla tua nobiltà d'animo?
  • IlConte
    19 mar 17
    Gli ascendenti li ho mandati a fare in culo! Rimanevla nobiltà d'animo, per chi lo merita ovvio. Non ho mezze misure! Ciao caro!
  • hellraiser
    19 mar 17
    Caught perché fu il primo da me comprato in cd, poi in vinile, ormai millenni fa. Questo è altrettanto magnifico, come il Live 1971. @[Onirico] Farmer non era un mega chitarrista ai livelli di Page o Blackmore ma ci sapeva fare, anche con le tastiere...
Grand Funk Railroad: Phoenix
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Scegliere il migliore fra un qualsiasi album della band in questione è quasi impossibile per me. Questo è senza dubbio una delle loro vette, ci sono profondamente affezionato. Grande energia, grande rock.
  • IlConte
    5 mar 17
    Preferisco i primi 3 con il live devastante annesso, 4 album in 18 mesi! Li sono un caterpillar, ma ovviamente sono gusti. Poi mi piacciono comunque tutti anche i finali più soft e "commerciali".
Grateful Dead: Grateful Dead (Skull & Roses)
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il miglior live della band versione country/rock/blues, anno 1971, con canzoni prese dal recente tour americano, nelle date di New York e San Francisco. La band evidenzia tutte le sue enormi qualità nel suonare dal vivo, coesi, compatti, brillanti. Numerose le cover, come una magnifica versione di "Me & Bobby McGee", stupendo brano di Kris Kristofferson e "Not Fade Away", grande classico di Buddy Holly.
Grateful Dead: Live/Dead
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La "vera" essenza dei Dead. Disco live eccezionale, cosmico, allucinato, immenso. Basterebbe la sola Dark Star a giustificarne l'acquisto. Fatto uscire dalla band soprattutto per pagarsi i debiti dopo che spesero una fortuna con le sale di registrazione. Poi ci si mise anche il padre di Hart, loro manager, sparendo con i soldi...
  • SilasLang
    14 apr 14
    Dio mio...sai cosa? A casa mia, è l'ora del bong! E non c'è seduta di ganja-therapy qui da me senza un bel disco sul piatto...quindi, lo metto su.
  • hjhhjij
    14 apr 14
    E che ve devo di, assurdo, meraviglioso.
  • Mr Funk
    15 apr 14
    Beh, capolavoro!
  • March Horses
    15 apr 14
    ahahah non sapevo i retroscena!
Groundhogs: Thank Christ For The Bomb
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Un "concept" album di hard blues inglese, incentrato sulla guerra e sulla sofferenza e distruzione che essa porta nel mondo. Strumentalmente si sente il tocco di Martin Birch come ingegnere del suono, album suonato da Dio con tutta la band al suo top...