Davvero ben fatto questo triplo cofanetto del sig. Stefano Belisari e company! Anche se non ci vuole una gran testa per capire che "Elio e Le Storie Tese" è uno dei più grandi gruppi dell'era contemporanea italiana.

E dire che a molti non piacciono: liriche troppo demenziali, video per adolescenti, ecc.... eppure sotto questi sei musicisti matti da legare (includo la buon anima di Feiez), si nascondono incredibilmente dei polistrumentisti superpreparati sia a livello culturale musicale che a livello pratico con una gran voglia di stupire l'udito degli ascoltatori con un sound eclettico al 100% (infatti i lavori proposti dalla band si allontanano sicuramente da un rock demenziale ma si avvicinano a livelli di totale surrealismo che mi fanno ricordare gente come "Frank Zappa" e "Ozric Tentacles").

Non si sà per certo se Elio definisce il suo sound "Progressivo" ma alla fine i dischi della band esplodono in turbinose miscele estremamente perfette che vanno dalla "fusion", al "blues", "hardrock", "twist", "folk", "reggae", "opera", "cabaret", ecc... per non parlare che dal vivo riescono a rendere tutto il loro repertorio perfettamente esilarante ed entusiasmante.

Dal vivo sono mostruosi (intendo che c'è poca gente che sa suonare alla grande come loro!) e poi le risate non mancano e neanche il grande "Mangoni" con le sue apparizioni da supereroe.

Ma ritorno a parlare di questo box-set: anche in questo prodotto le tracce risultano tutte attaccate riassumendo al meglio lo stile del gruppo. C'è la mitica "Pippero" in chiave rap old-school con l'affascinante coro delle voci bulgare, "Tapparella" che dal vivo a fine concerto sembra ricordare le grandi emozioni di Woodstock, quel bugiardo de "Il Vitello dai Piedi di Balsa" inventore di una storia falsa (menomale che l'orsacchiotto peloso l'ha sodomizzato), l'italianissima "La Terra de Cachi", "John Holmes" con i suoi 30cm di dimensione artistica, "L'abitudinario" con il ritornello che non centra un cxxxo ma che piace ai giovani, "Cara Ti Amo" e i suoi risvolti psicologici nei rapporti tra giovani uomini e giovani donne, il magico mondo di "Paul Branigade", ragazze spigliate e "Uomini col Borsello", "Gimmi Il Pedofilo" (il Pedofilo era solo il cognome), la ballabile "Born to be Abramo", "Shpalman" che spalma la mxxxa in faccia, "L'astronauta Pasticcione" con la sua tuta di amianto, "Fossi Figo" e la compagnia delle asie, ecc......

Concludendo vi posso tranquillamente dire che in questo oblio di musica italiana dove ormai sono in pochi a stupire il pubblico, "Elio e Le Storie Tese" rappresentano una di quelle oasi nel deserto in cui rifugiarsi e ristorarsi. Consiglierei a tutti di comprare almeno un disco di questa band e se capita di correre subito a vedere un loro live. Naturalmente in compagnia di amici e strafatti di amaro "Cynar"!

Nel caso la proposta non vi è gradita chiamate "Supergiovane"!

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