TAVOR PER LE VOSTRE ORECCHIE. Io questa, non riesco proprio a farmela mandar giù... Saranno 15 anni (forse qualcuno meno) che Enya ci rifila dischi che sono uno la fotocopia dell'altro. Ma mi domando: chi cazzo li compra 'sti dischi mielosi e zuccherosi, tra il folk-ambient medievale da colonna sonora di film scozzesi in costume? me le vedo io, schiere di giovani casalinghe stressate in vena di romanticherie che il loro uomo non le dà più o donne manager che arrivano a casa con emicranie fortissime, che dicono "cià, (moolto milanesi, in effetti) mettiamo su Enya che quella mi rilassa...". Questa difatti è la strategia di Enya: ascoltatemi, sarete tranquille, non vi squoto, nessun sobbalzo, nessun accordo in minore, nesuna rullata, voi state buone lì sulla poltrona che a rilassarvi ci penso io. Un vero e autentico "Tavor sonoro"... da prendere una volta l'anno per via stereo. E purtroppo, c'è chi ci crede e lo fa sul serio, perchè altrimenti non si spiegherebbe il grande successo di questa diafana inglesina che ha lo stesso viso photoshoppato sulla copertina da sempre, come se il tempo non passasse mai, come se nulla passasse mai. La prova? Voi prendete uno dei primi dischi e metteteli nel vostro lettore CD... ebbene? tutto è come prima, nulla di nuovo, nulla è cambiato, tutto è simile, cambia una arpeggio, in un brano ci sono suoni di campane in lontananza, in un altro il ritmo è un pelino più sostenuto e lei canta come fosse la quarta pastorella di Madjugorie col 4° segreto di Fatima sulla longevità artistica ed economica. Insomma, un disco insulso e a dir poco appiccicoso da quanta melassa trasuda in ogni traccia. Un disco che però "funziona maledettamente" sul SUO pubblico, su tutta una categoria di persone che dalla musica vuole una pseudo-colonna sonora per "staccare" la spina e meritarsi un "cervello in folle" senza pensieri, senza sforzi, senza il minimo coinvolgimento percettivo o interpretativo. A dir poco stomachevole.  P. S. vi saluto e parto anch'io come pochi milioni di Italiani in "vacanza" a stressarmi in fila nell'autostrada... oddio, che musica mi porterò in autoradio per ammazzare il tempo? Eh no... non ci casco, preferisco un Eno DOC, i PanAmerican, Devendra Banhart o qualsiasi altro artista ma Enya proprio no ehh?!

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