"The Positive Pressure (Of Injustice)" e' il secondo album della thrash metal band italiana degli Extrema, datato 1995. Dopo l'incredibile successo del precedente "Tension At The Seams", questo disco continua a riscuotere buoni consensi da parte di critica e fans. Il sound in alcuni casi e' ancora piu' pesante e possente rispetto al primo cd, soprattutto per quanto riguarda i riff molto distorti di Massara che dimostra ancora una volta la sua grande tecnica. Le influenze funky sono ancora presenti, anche se di meno, in pezzi come "Confusion","This Toy","Tell Me" e "On Your Feet, On Your Knees".

Il quartetto sforna dieci canzoni molto energiche, pesanti e violente con delle chiare influenze dei Pantera di "Vulgar Display Of Power". Il cd si apre con il riff di basso della celebre "This Toy" che mostra la grande prestazione di Gianluca Perotti alla voce, un concentrato di potenza che aumenta sempre di piu' fino ad esplodere nel suo trascinante ritornello (Destroy,This Toy, Destroy...). Davvero un bel pezzo in perfetto stile Extrema dove si riesce ad ascoltare massima velocita', rabbia e alcune piccole parti funk di basso. La seconda traccia e' la grandiosa titletrack, che presenta dei riff e dei ritmi molto sostenuti e duri, che mi ricordano vagamente "A New Level" dei Pantera. Il pezzo si mantiene su ritmi cadenzati, con un ritornello molto efficace e variazioni di tempo molto interessanti e suonate in modo esemplare. "Fear" si mantiene su ritmi lenti ma pesanti, azzarderei a dire quasi doom, con una voce di Perotti abbastanza bassa e quasi solenne, con alcune influenze grunge tipo Alice In Chains o Rage Against The Machine. Un pezzo molto bello. Il puro massacro thrash riparte con la famosissima "Money Talks" che inizia con un riff di Massara che riprende qualche pezzo di Darrell mentre la parte seguente della track mostra ritmi stoppati e il cantante che continua a cantare in modo piu' aggressivo che mai.

"Confusion" parte con un riff di basso molto bello e un ritmo molto sostenuto e possente, in alcune parte quasi funk, soprattutto nel grandioso ritornello. Un pezzo molto interessante che ricorda alcune canzoni degli ultimi album come "Set The World On Fire" o "And The Best Has Yet To Come". "Grey" e' una vera sfuriata thrash-hardcore, con molte variazioni di tempo, con Perotti che alterna la sua voce in momenti piu' aggressivi e in altri piu' melodica. Un pezzo abbastanza difficile da capire, dove la chitarra si dimostra in certi passaggi anche sperimentale, ritmi che cambiano spesso in molto veloci e in altri piu' cadenzati. In "Like Brothers" si possono sentire delle influenze blues e riff molto pesanti e lenti mentre "To Hell" e' un grande pezzo veloce in perfetto stile thrash con la band che dimostra ancora una volta la sua bravura e tecnica. La nona traccia "On Your Feet, On Your Knees" si mantiene sugli stessi livelli delle precedenti con delle sfuriate iniziali e dei rallentamenti nelle parti centrale del brano e delle belle parti in slap di basso fusion. "Tell Me (Who I Am)" e' una canzone piu' lenta e piu' "orecchiabile" che mostra il lato piu' heavy metal/hard rock oriented della band. Tommy Massara continua a suonare in modo divino, riuscendo a creare dei suoni incredibili, e si puo' ascoltare, soprattutto nella parte finale della track, una parte interessante di sassofono, uno strumento inusuale del metal e soprattutto della band.

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