Già il titolo del disco è un programma:

Cosa sta a significare?

Dobbiamo riempire questi spazi o lasciarli vuoti?

Dieci anni, l'età di mio figlio, dopotutto a quei tempi la gestazione fu parallela...

“Perché qua non suoni così?

Come sta tua moglie?

Dai qua è moscio!

Cazzo vuoi un altro Exit? Non sono più quell'uomo.”

Già cosa ci aspettavamo da questo sofferto lavoro?

Fausto come sempre spiazza i propri fans e per chiudere la Trilogia “interbeat” ritorna , dopo i suoni beatlesiani di Becoming Visible e gli azzardi elettricometallici di Below the Line (dove uccide alcune splendide canzoni), ad un album di sano blues-rock .

Si parte da una splendida rock-ballad Tu Non Lo Sai confusa da alcuni per un brano d'amore e tutto si conclude nella malinconica Down Down Down. Nel mezzo alcune canzoni che meriterebbero un ascolto più attento come The Hill o Il Vostro Mondo.

Fausto come sempre riesce, con la sua poetica e la sua sofferenza, a parlarci di argomenti forse troppo alti per lasciarli nell'ambito pop.

Questo è il suo ultimo lavoro pubblicato sicuramente starà continuando a “scrivere ad alta voce” (cit.).

Alcuni brani qua presenti furono presentati nel minitour del 2005 live al Qube

PS. Avevo chiesto a Fausto di dedicare il disco a mio figlio lui si è limitato a dedicargli solo un brano...

be simple, stay true

#trackbytrackbt work in progress

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