Il pianto di un pianeta pulsante.

Canto di balene cosmiche.

Primordiali voci figlie della Natura e umile manipolazione umana.

Unico corpo sonoro inaudito.

Requiem ad una civiltà che ormai fa cerchio toccando i suoi estremi.

Strumenti figli di un passato lanciati in aria, manipolati da una autistica elettronica.

Scuro monolito sonoro.

Nuova forma etnica. Non tracciata da rotte convenzionali.

Navigare a naso in un universo inesplorato. Il concetto di musica è superato.

Suoni per esploratori del suono, ogni minima vibrazione è melodia.

Per chi ama chiudere gli occhi è sognare anche se Adulto

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