Skinty Fia dei Fontaines D.C. è uno degli album più belli di questo 2022, lo dico subito così mi levo il dente, nessun ripensamento. Le opere artistiche sono sempre soggettive, ma a mio parere se tante soggettività ne danno un’opinione positiva allora possiamo dire che la cosa diventa abbastanza oggettiva. Ok, questo potrebbe essere un ragionamento del cavolo per qualcuno, ma mi sento di farlo in questo specifico caso perché è effettivamente così anche per me.
I Fontaines D.C. vengono dall’Irlanda, e questo è da tenere presente mentre si ascolta l’album perché quest’ultimo è fortemente legato al proprio territorio, influenzato dalle vicende irlandesi. Attraverso i testi vengono affrontati temi sociali e politici, e infatti i vari riferimenti possono risultare ostici a chi, come me, non è di quel luogo. Alla fine è un posto lontano pur essendo Europa, un luogo quasi magico a vederlo da qui. La sensazione della musica dei Fontaines D.C. credo rispecchi bene il clima del luogo, immagino molto più piovoso di qua, riferimenti alla pioggia non mancano, ma parlo anche di quel senso di pesantezza che le nuvole nere riescono a dare.
A marcare il territorio ci pensa subito la traccia di apertura “in ár gCroíthe go deo”, una frase irlandese che significa “nei nostri cuori per sempre” e che i familiari volevano incidere sulla lapide di una loro cara, il fatto è che la donna era vissuta ed era stata seppellita in Inghilterra e la chiesa inglese aveva stabilito che la frase poteva rischiare di essere presa come uno slogan politico e così non lo permise. La canzone stessa dà la sensazione di trovarsi in un corteo funebre come fosse una cantilena post-punk.
Ma in Irlanda è anche freddo, come l’amore nella terza traccia, ma anche come la voce baritonale di Grian Chatten che accompagna tutto il disco ma che trasmette anche una certa sicurezza di fondo. Il grosso del sound è rappresentato da riff di chitarra grezzi e scarni che danno solo la sensazione di essere sporchi ma risultano sempre gradevoli e adatti alla meccanica cupa del disco. Come in “Jackie Down The Line” e “Roman Holiday”, due tracce che accomuno e che costituiscono un po’ una sintesi musicale, o “Bloomsday”, con un riff e una melodia che si protrae per tutti i 4 minuti ma giocata bene in dinamica, uno dei pezzi più particolari e trascinanti. Ma in tema di particolarità non posso non citare “The Couple Across The Way”, che tratta di storie di coppia sbirciate da una finestra, un pezzo totalmente fuori dal coro portato avanti unicamente da una fisarmonica. Non a caso questo doveva essere inserito in un ipotetico secondo album di musica tradizionale irlandese ma mai più realizzato.
Mi colpisce sempre la frase “But this island's run by sharks with children's bones stuck in their jaws” all’interno di una traccia dal titolo “I Love You”, un brano che mascherato da una frase così apparentemente banale nasconde forse il testo più politico con riferimenti a genocidi e politici corrotti visto da uno sguardo generazionale e nazionale.
Per la chiusura quindi rimando alla frase con cui ho iniziato (anche se l'autocitazione è un mezzo reato ve'?!) “Skinty Fia dei Fontaines D.C. è uno degli album più belli di questo 2022” e scrivendo mentre lo ascolto di nuovo non posso fare altro che confermarlo.
Carico i commenti... con calma