Cara Francesca;
intanto spero tutto bene da te, anche se immagino che questo periodo un po cosi ti abbia lasciato un po disorientata, come quasi tutti gli artisti e quelli che lavorano nel settore. Spero possiate tutti tornare al più presto. Ti prego però, non fare come quelli che vogliono i concerti virtuali o i live distanziati. No, se deve essere cosi meglio aspettare. Cos'è un concerto senza il sudore? Senza la vitalità di una folla?
Piuttosto volevo scriverti riguardo al tuo ultimo disco. L'ho preso subito, appena ho saputo che sarebbe uscito. Ci ho messo un paio di mesi a farlo arrivare sul piatto, ma l'ho ascoltato. Volevo dirti che non mi è piaciuto molto. Scusa se te lo scrivo cosi, a sangue freddo, ma lo sai, io sono parecchio critico, non mi piace dirtelo tra le righe.
Mi ha deluso perchè mi sono chiesto dove fossi tu. Il disco è fatto di feat, di collaborazioni, ma mi sono chiesto cosa unisse le canzoni oltre alla tua voce. Cosa mi fa dire che questo è un disco tuo. E mi dispiace scomodare un cantautore come Battisti, ma il pensiero è andato subito al titolo di un famoso pezzo. Questo disco non è Francesca.
Quello che mi ha deluso e che ti considero una delle migliori cantautrici in Italia, sia vocalmente che come scrittura, e mi sarebbe piaciuto tanto sentire un disco nuovo con pezzi tosti come nel precedente. Mi manca Bolivia, comunicare...
Certo qua hai delle basi prorompenti, si sentono quelle fatte dagli specialisti come Charlie Charles, Takagi e Ketra, Carl Brave o altri. Ma poi, per dire, come mi spieghi Stato di natura? Ok il femminismo, ma qui mi cerchi di fare la Caparezza della situazione senza riuscirci. E poi Monolocale? Il pezzo che mi è piaciuto di più com quel piano tremolante e quella melodia che sa di R&B fin da casa mia. Ma poi mi mandi tutto alle ortiche con la voce di Fabri Fibra, che in un pezzo del genere è come il peperoncino sulla marmellata. E non è l'unico pezzo interessante del disco, anche Star trek mi è piaciuta. Qualcuno ha avuto quell'idea geniale di aggiungere una tromba, e il pezzo, assieme ai tuoi fraseggi, ecco che mi diventa subito un bastardo mezzo sud-americano, ma anche mezzo romano-Califano.
Invece un pezzo che davvero potevi risparmiarti era quella scopiazzatura con Max Gazzè. Lascia stare i Noir Desir, e lascia stare anche il francese.
In generale però Francesca mi manca il tuo piglio. La tua di natura. Qual'è la tua natura? Dici che vuoi disperatamente far convivere natura ed urban, ma la natura dov'è? La natura non è un ordinario parco del cazzo in centro a Milano. La natura è invadente, la natura è sporca ed essenziale. La natura è quello che ancora non abbiamo urbanizzato. La natura è una cosa talmente immensa, che forse dovremmo guardarla come si guarda un abisso.
Qual'è la tua natura Fra?
E se posso permettermi un'ultima critica, non mi piace che i nomi degli stilisti siano in grassetto e quelli dei musicisti no. Quel giubbotto rosso fluo, non si può vedere.
Scusa se ti scrivo cosi spietatamente, ma me lo sento che tu hai quel potenziale per tirare fuori un disco importante. Sei l'unica partita dalle stelle dei talent, per arrivare all'indie restando sulla cresta dell'onda. Hai fatto il percorso inverso. Sicuramente hai un punto di vista che nessun'altro ha su un mare di cose e di sensazioni.
Scusa ma davvero non ce la faccio a dirti che hai fatto un "buon lavoro". Tu l'hai visto Whiplash, sai cosa voglio dire. Non accontentarti. Cercati. Trovati. Passa una mesetto in una baita come Bon Iver se necessario, ma tira fuori qualcosa di tuo.
Come scrivi nelle note, le differenze arrichiscono, ma appunto devono essere differenze. Altrimenti si rischia di dire in due modi diversi la stessa cosa, e questo non è arricchirsi, è solo confusione. Le differenze richiedono anche silenzio e curiosità.
Per il momento mi fermo qui, immagino di averti buttata giù abbastanza per oggi, però una cosa molto positiva c'è, questo è un disco breve, e tu sai quanto io adori i dischi che durano meno di 40 minuti. Di me non ho molte novità visto il periodo. Anzi, ho una voglia di suonare con altri che spaccherei i muri. Ho voglia di comunicare, e se devo scriverlo in due parole, questo disco mi ha comunicato poco.
Però non mollare, sono già pronto ad aspettare il tuo prossimo lavoro. Curioso e spietato come sempre.
deVale.
ps. Ho scritto un po di getto, per cui perdonami eventuali errori che normalmente non commetterei.
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