Quando passiamo avidamente gli scaffali dei negozi di musica, cerchiamo sempre di trovare il disco del miglior gruppo mai esistito con cui far colpo sui nostri conoscenti: ma cosa scegliamo? Led Zeppelin? Cream? Jimi Hendrix? Pink Floyd? Area? Quanti gruppi, quanti titoli. Poi, sono tutti così enigmatici. Perchè non scrivere qualcosa di indicativo sulla copertina?

No, non sono il Mastrota del disco rock, se è quello che state pensando. 

Vi sto solo indicando qual è il disco che state cercando: guardate, c'è scritto in copertina "The Best Band You Never Heard In Your Life"! Ecco come Zappa vi può salvare in questa situazione incresciosa. Almeno per una volta, perchè quando tornerete al negozio dovrete trovare altro.

 Sarà meglio parlare del disco.

 Beh, è suonato dalla miglior band che non abbiate mai sentito. Non vi basta? Ci sono 28 tracce, e dentro ci sono anche "Stairway to Heaven", "Purple Haze", "Sunshine Of Your Love", quindi non ci trovate mica solo Zappa, anzi c'è anche il tema de "Il Padrino", che altro volete?

Va bene, vi parlo un po' del disco.

Il disco è un live di Frank Zappa, le cui registrazioni provengono dal celebre tour del 1988 che lasciarono il nostro beniamino impoverito; la qualità audio di questi due dischi (essì, si tratta di un doppio con ventotto tracce, mica di una musicassetta con 7 canzoni)  è molto alta, il mixaggio è eccellente, il suono è cristallino e dinamico, l'ascolto è orgasmico. Il primo disco spazia per lo più nel repertorio di Zappa (tranne il celebre "Bolero" e "I Left My Heart In San Francisco" - George C. Cory, Jr., Douglas Cross.), con vari medley che lasciano soddisfatti ed esausti. Nel secondo disco c'è più spazio per altri brani, alcuni dei quali già citati in precedenza, ma non manca Zappa: c'è l'esecuzione epica di "The Torture Never Stops", con riferimento a "Theme From Bonanza". Ah, Stairway To Heaven non è la solita Stairway To Heaven...  Vedo già dei detrattori ottusi in ultima fila che si lamentano: uscite fuori, perchè non ho voglia di offendervi o di provare a spiegarvi.  Un giorno magari la ascolterete e la rifiuterete con cognizione di causa.

In ogni caso, non vi parlo delle canzoni meglio eseguite, dalla miglior resa, o che mi piacciono di più, ma non per cattiveria: per il semplice fatto che questi due dischi non hanno imperfezione, non hanno un pelo fuori posto. Tutto rientra perfettamente nel disegno del Baffo per eccellenza, senza sbavature o ferite da rasatura. Non a caso, Zappa ce l'aveva scritto in copertina, in tutta la sua onestà.

Buon ascolto.

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