Girovagando per DeBaser ho notato una cosa sconcertante, nessun album dei G.B.H. era stato recensito. Le motivazioni potrebbero essere solo due:

  1. questo album si recensisce da solo
  2. nessuno ha avuto mai il coraggio di scriverci su qualcosa per paura di non riuscire a descrivere tutte le infinite emozioni che si provano ascoltandolo.

Io sono puramente di parte, amo i GBH, sono rari i gruppi che mi danno la pelle d'oca, ma questo complesso e soprattutto questo disco oltre a "City Baby's Revange" è uno dei pochi.

Solitamente non uso essere un fan accanito di una band in particolare, ma dei primi G.B.H. non posso dir nulla, sono perfetti, mi sento come una scolaretta delle medie infatuata di una boy band, la musica di questi punk inglesi è unica!

Anche se credo che non ce ne sia molto bisogno visto che tutti più o meno conoscano questo gruppo, cercherò di dar una infarinata sulla loro storia.

I G.B.H. nascono nel 1979 dopo l'esplosione punk britannica, formati a Birmingham da Colin "Col" Abrahall alla voce, Colin"Joke" Blyth alla chitarra, Ross Lomas al basso e Andrew Williams alla batteria. L'abbreviazione del loro nome significa Grevous Bolidy Harm tradotto in italiano Gravi lesioni personali, la band però inizialmente deve modificare il nome aggiungendo Charged, visto che un'altra band inglese già utilizzava questo nome. Dopo diversi anni, degli originali G.B.H. non se ne sentì più parlare quindi i Charged G.B.H. si ribattezzarono semplicemente G.B.H.

Nel corso della loro storia questo gruppo ha mutato costantemente il loro stile, lasciando in ogni album un impronta sempre differente dagli altri. In qualsiasi modo a mio avviso le loro migliori registrazioni sono quella a partire dell'81 fino a '86. "City Baby Attacked By rats" è il loro secondo album uscito nel 1982 dopo la compilation dell'81 "Leather, Bristles, No Survivors and Sick Boys...".

Bene, "City Baby Attacked by Rats" è un capolavoro assoluto. I G.B.H. si differenziano in tutto e per tutto dall'estesissima lista delle punk band inglesi dell'epoca, i brani di questo disco non sono della stessa pasta del classico punk diretto e istintivo di cui ci si era abituati ad ascoltare, nonostante la furia suonata il sound incorporato da questo album e "pura marcia adrenalina di classe", le chitarre sembrano scariche elettriche musicali, suonano riff veloci ma con un tocco unico, sembrano frullare casualmente accordi ma tutto è troppo preciso o se non è poi così preciso riesce a dare alle canzoni una marcia in più. Continuando a parlare della parte chitarristica trovo sublime il modo in cui le loro partiture vadano spesso e volentieri fuori scala rendendo il brano in un certo senso "metalloso" e sinistro, tanto da avere influenzati mostri sacri del metal come gli Slayer. Il merito maggiore va a Colin "Col" cantante perfetto, sia nel lato vocale che nel lato scenico e personale. Trovo la sua voce in perfetta sintonia con la musica, mostra un carisma speciale, affrontando sia i brani veloci che pezzi rockeggianti come "Bellend bop" in maniera naturale e spontanea, con linee vocali particolari e non banali. Nel lato personale devo dire che Colin "Col" sia un grande personaggio, sia per il suo look storico che per il suo comportamento perfetto, corretto con il pubblico, sociale e assolutamente amichevole nei concerti, devo sottolineare che non è uno snob che si atteggia da vate come un certo Wattie Buchan ama fare. In fine dei musicisti non si può che parlare del bassista, il suo tocco e le scale di note che suona non sono le consuete trasposizioni degli accordi della chitarra al basso. Il suo strumento è un importante colonna nella band e messo allo stesso livello della chitarra come difficilmente si può ascoltare in altri complessi.

In "City Baby Attacked By Rats" le tematiche affrontate sono svariate, attacchi alla società inglese, anarchici e nichilisti. I testi non sono però solo raffiche di provocazioni violente, c'è una vaga linea poetica in tutto ciò a volte toccate con una sottile vena ironica, le argomentazioni crude prendono tutto un altro aspetto rendendo i testi veri e propri inni di battaglia.

Non saprei cosa scegliere come brano di spicco in questo album, tutte hanno un loro fascino. Per miei gusti personali, avendoli visti due volte dal vivo, posso dire che non riesco a restare fermo ascoltando "Sick Boy" e non riesco a non cantare quando ascolto la title track "City Baby Attacked By Rats", nello stesso modo tracce come "Maniac" "Time Bomb" o the "Prayer of a Realist" (My god, your god, whose god, there is no god ?) sono delle icone del U.K. punk

Dopo tutto ciò che ho scritto non so se sono riuscito a rendere l'idea di ciò che significa per me questo album. Anche se solitamente consiglio di tutto e di più (visto che è una mia passione collezionare dischi) questa volta posso solo dire che questo disco è quello che per me rappresenta la musica perfetta.

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