C'era una volta il barone Lamberto ovvero I misteri dell'isola di San Giulio è un'altra di quelle opere in cui Gianni Rodari rivisita, tuba e corteggia col genere fiabesco.
L'idea iniziale nasce da un'osservazione di carattere geografico. Dovete sapere infatti che emissario del lago d'Orta è un fiume di carattere eccezionale: la Nigoglia. La Nigoglia capriccioso alle leggi della fisica fuoriesce dalla riva settentrionale del lago e scorre risalendo le alpi; gli abitanti di Omegna han dedicato un motto al fiume capriccioso che dice più o meno:
La Nigoja la va in su
e la legg la forma nu
La Nigoglia sta alle leggi dei fiumi, come questa storia sta alle leggi della fiaba.
Dove mai si è letta una fiaba nella quale il protagonista, Lamberto, è un ricchissimo barone di novantaquattro anni, angosciato da ventiquattro malattie con più rughe in fronte che anni sulle spalle?
Lasciamo per un attimo da parte l'ambientazione. Tenetela da parte, forse ci serve altro per capire...
Ora provate a pensare al racconto come a un gioco. Quanti racconti sono stati scritti per rispondere alla domanda , 'cosa accadrebbe se in un posto avvenisse qualcosa di improbabile..."?
Cosa accadrebbe se tutti diventassero ciechi, Cecità, cosa accadrebbe se al risveglio il tuo corpo fosse diventato quello di un immenso scarafaggio, la Metamorfosi…
E ora cosa accadrebbe se fosse vero, come dicono i saggi arabi, che l'uomo il cui nome viene pronunciato rimanesse in vita?
Il protagonista della nostra storia, che è ricco da non credere (possiede ventiquattro banche in tutto il mondo), decide di credere a questa diceria e vedere come va. Così assume sei persone, li tratta da pascià, affinché ripetano a turno il suo nome. Ventiquattro ore su ventiquattro.
Lamberto, Lamberto, Lamberto...
Inizialmente scettico, il barone inizia a ringiovanire, e poi?
Cosa accadrà al barone, al Benjamin Burton nostrano? Come reagiranno i sei impiegati in un lavoro senza senso? E il nipote, unico erede, che attende la morte dello zio decrepito per ripianare i suoi debiti, cosa deciderà di fare?
Quello che potrebbe sembrare uno sghiribizzo personale di un eccentrico riccone, avrà importanti conseguenze... per tutti.
Insomma, il libro è quasi tutto qui (C'era due volte?): un fiume che risale la montagna, un vecchio che ringiovanisce…
...decidete voi dove andranno a finire, non ci saranno né foce, né sorgente, in questo racconto; leggendo il libro, invece, risalirete la corrente, vedrete le rive, le sponde e i meandri, l'acqua farsi fiume, torrente e cascata.
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