La scena (più o meno) alternativa degli anni '00 è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi power duo.

Tra gli altri si ricordano Lightning Bolt, Death From Above 1979 e Om: tutti e tre strutturati sulla sola sezione ritmica; incentrato su chitarra-batteria il blues-rock di White Stripes e Black Keys e l'alt-rock di Japandroids e No Age; infine il lato più melodico e "pop" di CocoRosie e Beach House.

Decisamente peculiare è, invece, la formula delle Girlpool: due giovanissime ragazze di L.A. che, sia in studio sia dal vivo, s presentano come power duo basso-chitarra. Minimale e (parzialmente) lo-fi, il sound che le Girlpool propongono è un indie pop dall'estetica punk e naïf.

La componente riot grrl è resa in maniera intimista e si riconosce più nell'uso della vocalità più che nei testi. La componente vocale è divisa tra le voci di Harmony (basso) e Cleo (chitarra), che cantano (quasi sempre armonizzando all'unisono) di teenager alle prese con i primi sentori di post-adolescenza ed età adulta e di storie legate all'infanzia, prima che il mondo fosse grande.

Inevitabili i paragoni con il songwriting di Kim Deal (per le linee di basso) e nei brani più acustici ("Dear Nora" e "Chinatown") con l'ex-Moldy Peaches Kymia Dawson; altre influenze rintracciabili sono i primi Modest Mouse e, tra i nomi più recenti, le Vivian Girls.

Migliori tracce, nonché le più rappresentative della loro identità musicale, sono "Ideal World" (non a caso posta in apertura) e la title-track. C'è anche spazio per due episodi leggermente fuori dal coro come "Pretty", atipico ambient con tanto di field-recordings marino, e la skit "Magnifying Glass".

"BTWWB" è un album che in appena 25 minuti concentra tutto quello che c'è da sapere, almeno per il momento, sulla musica delle Girlpool.

P.S.: Inserite nella lista delle band consigliate dai Wilco

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