Questo disco, che in realtà è un EP, mi è capitato per caso tra le mani; l'ho ascoltato senza sapere chi fossero gli autori, rimanendone entusiasta. Il mio entusiasmo è cresciuto quando scopro che il gruppo è formato da quattro ragazzini, età 16-18 anni (basso, chitarra e voce sono tre fratelli), originari del Michigan, la culla della Motown, anche se qui siamo musicalmente da tutt'altra parte.
Siamo nel territorio del rock n' roll più genuino, che ha le sue radci nella musica dei Led Zeppelin. La voce del leader, Josh Kiszka, richiama l' husky growl di Robert Plant, ma riporta anche alla mente, negli acuti, le grandi voci hard-rock-blues, in particolare quella di Bon Scott, di Dan McCafferty (voce dei Nazareth) e del primo, geniale, Axl Rose.
Safari song, dalle prime note e dai primi acuti del frontman,Josh Kiszka, si capisce che la stoffa, quella buona, c'è. Il pezzo, è un hard rock di ottima fattura, che per molti versi mi riporta alla mente, i primissimi Aerosmith ed anche i primi Guns n' roses, quelli dei demo, quando si chiamavano Hollywood Rose ed avevano già in forza i loro tre fuoriclasse, Axl /Slash /Izzy che facevano rock genuino e grezzo, molto vicino a questo.
Flower power è una rock-ballad, semiacustica. Parte con una chitarra acustica accompagnata dal suono discreto di un hammond; è un pezzo dal forte sapore blues, che malgrado il sapore antico, risulta moderno. Si chiude, in forma circolare, con un bell'assolo elettrico, del bravo Jake Kiszka e con l'hammond con cui era partito. Nell'intero disco, non trovo nulla, nessun intervento musicale, che sia superfluo e fuori luogo.Tutto è misurato e funzionale alla canzone, come in questo brano, uno dei migliori del lotto.
A change is gonna come, è una cover di Sam Coke: ammetto che al primo ascolto mi ha emozionato, una cover sì, ma che classe: la voce che raggiunge acuti da sballo, i cori dal forte sapore soul, il basso e la batteria che segnano una ritmica precisa e perfetta, come nei grandi dischi rock degli anni 70.
Highway tune, è un altro pezzone hard rock, anche questo brano riporta alla mente i Guns n' roses, ma con un tocco più blues. Anche qui segnalo la precisione ritmica del pezzo, la batteria e specialmente il basso (Sam Kiszka) suonati come si devono suonare.
Meet on the ledge, è una cover dei Fairport Convention: un pezzone, suonato a mio parere meglio dell'originale, grande ballata rock-blues, bello l'assolo di chitarra, bellissimi i cori. Perfetto.
Talk on the street è un ottimo rock n' roll, un pò rockabilly, mi ricorda i migliori The Stooges dei primissimi anni 70. Anche questo pezzo si conclude con un ottimo assolo di chitarra, semplice, preciso, veloce ed efficace: nulla di azzardato, nulla di superfluo, tanto quanto basta al pezzo.
Black smoke rising, chiude alla grande il disco: bellissima ballata rock-blues. Anche in questo caso la semplicità e la chiarezza del suono sono l'elemento caratteristico: nulla che sia fuori posto.
Consiglio questo disco agli amanti del grande rock, ascoltatelo senza pregiudizi.
Questi ragazzi, se restano integri musicalmente, possono essere il futuro del rock n' roll (cit. Jon Landau).
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