Passato un mese dalla sua pubblicazione, è arrivato il momento di recensire “Sinatra” di Gue Pequeno, che doveva essere il ritorno in grande stile di Cosimo Fini dopo quel discone di “Gentleman" e invece è solo la sgradita recidiva di una broncopolmonite. La prima canzone si chiama “Hugh Guefner”, quindi la saltiamo, nonostante pisci in testa a tutte le robacce reazionarie che vedo girare da ste parti. Nel singolo di lancio Gue e Capo Plaza ci dicono “ tu chiamami sul Trap Phone / per qualunque cosa”, probabilmente per sucarci quella scadente supercazzola di pezzo che hanno provato a mettere assieme; rifiutiamo l’offerta e proviamo ad andare avanti.

Io sono andato avanti, e vi risparmio il viaggio per tappe, anche perchè poi ci sono tipo 7-8 cose buone forse a sturarsi le narici (compresa, stranamente, quella con Sfera). Le ultime due, se non altro, sono sfocati miraggi di robe musicali: “Modalità Aereo” si salva in corner grazie all’attacco di Luchè, anche se non è poi così diversa da una ginocchiata nei reni. E poi arriva l'ottima “Hotel”, una specie di skyline di Milano messo in melodia. Purtroppo nei restanti brani non siamo sul grattacielo più alto alto con la vista più figa, ma nel retro di un negozio di sizze elettroniche, con le pantegane che ti tagliano la strada e gli stand di “una firma contro la droga” che ti braccano all'angolo. Peccato perchè potenzialmente Cosimo resta uno dei migliori artisti italiani del nostro tempo.

Con questa mi concedo. Manca qualcosa? È vero, la tracklist:

1. Hugh Guefner
2. Trap Phone feat. Capo Plaza
3. Borsello feat. Sfera Ebbasta e DrefGold
4. 2% feat. Frah Quintale
5. Bling Bling (oro)
6. Claro feat. Tony Effe & Prynce
7. Bastardi senza gloria feat. Noyz Narcos
8. Bam Bam feat. Cosculluela & El Micha
9. Sobrio feat. Elodie
10. Babysitter
11. Modalità aereo feat. Luché & Marracash
12. Hotel

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