La Black Widow di Genova pubblica un album tributo al Solitario di Providence, una dimostrazione di come la sua influenza sul mondo musicale sia sempre stata molto forte. Il booklet di Il sogno e l’incubo. Vita e opere di H.P. Lovecraft è semplicemente spettacolare. Le illustrazioni ci mostrano le bizzarre sculture di Andrea Bonazzi, personaggio oscuro e particolare, scultore talentuoso e visionario delle folli divinità lovecraftiane. Troviamo anche alcuni disegni di. Sempre nel booklet si parla poi diffusamente della rivista Studi Lovecraftiani curata da Pietro Guarriello, uno dei massimi esperti italiani di H.P. Lovecraft. Cesare Buttaboni si sofferma invece sulle influenze nel mondo musicale del Solitario di Providence. Nell’edizione limitata in vinile viene anche data in omaggio la biografia di Lovecraft scritta da Paul Roland.

In questo disco troviamo numerosi riferimenti all’Universo impazzito di HPL. A cominciare dai mitici Death SS con il brano “Necronomicon” che si rifà esplicitamente al famigerato “pseudobiblion”. Una menzione particolare va fatta sicuramente per il menestrello inglese Paul Roland, grande ed eccentrico cultore del soprannaturale e del bizzarro (che già in passato nell’album “Re-Animator” ha dedicato a Lovecraft il suo personale omaggio con pezzi efficaci come “Charles Dexter Ward”, “Arkham”, “Cthulhu” e “Abdul Alhazred”). Paul Roland è qui presente con i brani “The Cats Of Ulthar” e “The Music Of Erich Zann” (un racconto ambientato a Parigi dove si parla di una musica incomprensibile che porta alla follia proveniente dagli abissi del Cosmo). Sono i Witchwood, con “La maschera di Innsmouth” (autori anche di un bellissimo video del brano), a mettere in musica un indiscusso racconto capolavoro “lovecraftiano” mentre invece Mortiis, con il suo particolare sound lugubre, si avventura nel romanzo breve (appartenente alla prima fase artistica di Lovecraft) "The Dream-Quest of Unknown Kadath”. Altri classici “lovecraftiani” come “The Dunwich Horror” e “The Case Of Charles Dexter Ward” sono proposti dai Blue Dawn e dai Vitam Aeternam. La Janara si avventura negli universi extradimensionali di “La casa stregata” popolata dalla creatura Brown Jenkin, un topo con la faccia umana. I Dunwich con “At The Mountains OF Madness” propongono quello che è stato forse lo sforzo maggiore di Lovecraft, un romanzo (a mio avviso troppo lento) su cui riversò moltissime energie e che gli venne rifiutato dalla rivista Weird Tales. I Northwinds e L’Impero delle Ombre mettono in musica “Dagon”, un racconto del 1917 molto importante all’interno del “corpus” lovecraftianio che costituisce il primo esempio della poderosa mitologia da lui inventata (anche se, in questo caso, cita una divinità venerata realmente in epoche più o meno remote). Nel presente tributo troviamo quindi il brano “Cthulhu” interpretato da Freddy Delirio and the Phantoms. C’è poi anche una versione musicale de “Il colore venuto dallo spazio”, considerato fra i suoi testi più riusciti e vicini alla fantascienza che descrive un orrore venuto dalle stelle che porterà a una vera e propria tragedia umana. Da segnalare anche Il Segno del Comando con "L'Orrore sotto il Tumulo" (anche noto come "Xinaian), una collaborazione con la scrittrice Zelia Bishop (ma in pratica solo frutto del suo genio) che riveste grande importanza nello sviluppo dei Miti di Cthulhu, i Salem Cross con “Orrore a Red Hook”, quest’ultimo risalente al suo periodo di esilio a New York, i The Magik Way con l’onirico “Hypnos, i Runaway Totem con “Nodens”, i Soul of Enoch con “The Festival (Festival in Kingsport)” e La Stanza delle Maschere con “Cool Air”.

Non esito a definire “Il sogno e l’incubo” uno dei tributi musicali più belli che mi sia capitato di ascoltare. Il contesto iconografico dell’opera lo rende poi imperdibile. Disponibile presso il sito della Black Widow al seguente link: https://blackwidow.it/.

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