E' inutile che faccio un altro giro tra le bancarelle, tanto la maglietta dei Volbeat non la trovo. Vendono solo magliette dei Nightwish. Tutte uguali. La sensazione che sono l'unico fesso, andato al concerto dei Nightwish per vedere il gruppo spalla, diventa certezza quando i Volbeat iniziano a suonare: nessuno che salta, canticchia o poga, a parte io e altri due individui più ubriachi di me. Cinquemila statuine. Età media: 15. Eppure, anche se non li conosci, fanno comunque musica trascinante, ti verrà un po' da muoverti, no? No. Erano tutti lì ad aspettare che 'sti Volbeat si togliessero dalle palle per poter vedere i loro beniamini.
Orbene, l'unica canzone che ha scatenato il pogo è la più brutta che i Nightwish abbiano mai fatto: "Amaranth".
Che dire della nuova cantante? Si muoveva sul palco come una teenager in discoteca. Ma basta criticarla! Per quello che può fare, Anette non ha cantato malaccio; pur tuttavia, la canzone venuta meglio è la strumentale.
Le portate migliori sono state gli antipasti. Le Indica, quattro topolone scandinave, erano belle anche da sentire. Nessuna di loro quattro suonava la batteria, ma la batteria si sentiva: non ho capito se era registrata oppure se c'era una quinta componente, che magari tenevano nascosta per ragioni estetiche (chessò, una batterista in sovrappeso abbasserebbe la media).
I Pain hanno suonato con attitudine più heavy e meno elettronica; Tagtgren, non intonatissimo, cantava più sporco rispetto alle registrazioni in studio. Il risultato è stato discreto.
Venti minuti per le Indica, mezz'ora a testa per Pain e Volbeat. Troppo poco per i miei gusti: i Volbeat non hanno fatto in tempo nemmeno a suonare tutte le loro poche canzoni più belle. Eppure, le canzoni che fanno durano in media 3 minuti scarsi. Però le hanno suonate bene: Poulsen ha cantato senza pecche. Il chitarrista andava saltando, la batteria era un terremoto. Chi può rimanere impassibili di fronte a cotanto ben di Dio? Solo un pubblico di preadolescenti.
I genitori di alcuni spettatori mi facevano pena. Attendevano sbadigliando in fondo alla platea. Guardavano l'orologio in continuazione. Nondimeno, qualcuno non era neanche annoiato, ma seguiva lo spettacolo incuriosito. Una signora è stata vista ballare. Molti aspettavano subito fuori, per non soffrire il volume alto. Per i figli, questo ed altro, dicevano.
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