Come molti di voi ben sapranno negli anni ottanta in Italia si era creata una scena hardcore-punk molto apprezzata in tutto il mondo, sopratutto in America ed in Inghilterra paesi dove il punk era nato, addirittura si possono trovare delle dichiarazioni di gruppi di questi paesi che hanno preso spunto dalle bands italiane. Ma la cosa strana è che in Italia questa scena è passata quasi del tutto inosservata.
Dedico quindi questa recensione ad uno dei miei gruppi preferiti di quei anni, gli Indigesti, formatosi a Vercelli nel lontano 1982 da Rudy alla voce, Enrico alla chitarra, Silvio (ex declino) al basso, e Massimo alla batteria, in futuro cambiato con Maniglia.
Il disco è "Sguardo Realtà", album che contiene tutte le loro prime registrazioni in studio e dal vivo, è composto da 27 traccie tutte di una velocità inaudita (una delle band più veloci mai sentite), si inizia con la intro che esplode in "astratto concepimento", la title track "sguardo realtà", "no al sistema" (20 secondi), quindi "nessuna ragione" e "sentimento altruista" per poi arrivare alla canzone che secondo me rispecchia di più quei anni la bellissima "mai", dopo un secondo intro arrivano: "detesta!" (14 secondi) e "crea veleno" (20secondi), si arriva al secondo cavallo di battaglia di questo meraviglioso gruppo "mass media".
"VERITà NASCOSTE DA FRASI A DOPPIE VIE, REALTà IMPOSTE DALLE LORO IPOCRISIE, POTERE D'ILLUSIONE PER INDURTI A NON PENSARE, POTERE D'ILLUSIONE PER COSTRINGERTI AD ACCETTARE, MASS MEDIA-MASS MEDIA-MASS MEDIA"
Continuiamo con "polvere fastidiosa", arriva il terzo intro e dopo "silenzio statico", "detesta" (4 secondi, avete capito bene), "sogni a doppie vie" ed infine "crea veleno", le traccie naturalmente ritornano in veste live e diventano anche se sembra impossibile ancora più cattive e veloci. Il disco si conclude con un live al Virus (8 minuti e 33 secondi) ed un altro live da Torino (6 minuti e 26 secondi). Il disco dura 41 minuti circa, ma naturalmente una volta finito vi verra voglia di riammaccare il tastino play. Unico rammarico è il non avere vissuto il periodo d'oro del punk italico (dovendo ancora nascere) bè almeno sto rimediando adesso ascoltando questo meraviglioso cd.
"NON CI VEDRANNO MAI, NON CAPIRANNO MAI IL NOSTRO MODO DI ESSERE, NON CAPIRANNO MAI LE NOSTRE VERITà, CONTINUERANNO A CONSIDERARCI COME DEI PAZZI, TUTTI COSì TANTO CIECHI CIECHI CIECHI CIECHI"
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