Non c’è un attimo per fermarsi, o ora o mai più.

Se c’è una cosa buona che questo covid-19 ci ha lasciato (che poi potrebbe anche nascondere qualche insidia, a essere razionali, visto che l'epidemia non è ancora passata) è un enorme CARPE DIEM stampato addosso.

Ieri tornando da una serata in pizzeria con amici siamo passati io, mia moglie e mia figlia, dal centro della mia città per prendere una granita.

Sembrava la sera del 9 luglio 2006, ultima vittoria ai mondiali di calcio.

Traffico inestricabile, un’aria di festa da riempire il cuore di gioia, certo, rovinata ogni tanto da qualche mascherina, ma quasi sempre abbassata sul mento (i famosi “cretini doppi” di De Luca), per cui, nessun problema..

Gruppi di persone ammassate davanti ai punti di ritrovo o davanti alle fermate degli autobus.

Una goduria per il morale di una nazione che SI DEVE riprendere.

Arrivando nei pressi del chiosco limone sul lungomare, non trovando posto, resto in macchina, mi metto in attesa di mia moglie e mia figlia che sono andate a comprare le granite.

Apro YouTube sul cellulare, metto in play sulla Bit radio questo NO DREAM.

Ora, lo so che forse l’album parla di tutt’altro, che è un album di protesta, ma a me è il ritmo e soprattutto il tempo (estremamente sostenuto delle singole canzoni) che interessa.

E poi il sole splendente nel cielo che scioglie con il suo calore la casa di campagna che vedo sulla (bellissima) copertina è il simbolo perfetto di questa estate che sta iniziando ma anche e soprattutto dello sciogliersi, che vedo in giro, della tensione accumulata in questi mesi di quarantena forzata.

A me ricorda i migliori Green Day, ma anche in certi brani qualcosa degli Who (NO DREAM).. ed anche di Billy Bragg (State Line), mia figlia mi dirà che canta come i Blink 182...ma nessuno è perfetto.

Certo è che sono tutti brani iper-cinetici, estremamente orecchiabili ma mai banali, solo uno stop and go fra un brano e l'altro, giusto per prendere fiato e subito ripartire, perché IL MOMENTO E’ ORA.

Ci hanno messo 30 minuti mia moglie e mia figlia per prendere due granite, mancava praticamente solo un brano o due alla fine dell'album.

C’era la fila al chiosco..

Una granita al chiosco ad inizio estate è proprio quello che ci vuole, non abbiamo più tempo, chi se ne frega della fila, bisogna farlo adesso, perché la vita è bella, finché dura..

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