I Jethro Tull, capitanati da Ian Anderson, non hanno sicuramente bisogno di presentazioni. Cosa si puo' dire di una delle piu' importanti band prog-rock degli anni settanta? Questo quartetto britannico, nato sul finire degli anni sessanta, insieme a Gentle Giant, Van Der Graaf Generator e King Crimson sono tra i maggiori esponenti della musica progressiva di trent'anni fa e che ancora oggi sono ancora fonte di ispirazione di band prog metal, tipo Dream Theater e Symphony X.
Dopo il secondo bel disco "Stand Up", che conteneva buoni spunti come i primi successi "Nothing Is Easy" e "A New Day Yesterday", Ian Anderson e soci registrano un buonissimo album, intitolato "Benefit". Questo cd e' considerato da molti come un disco di transizione della band o come il predecessore del GRANDISSIMO CAPOLAVORO "Aqualung". Lo stile delle canzoni, rispetto alle atmosfere folk di "This Was" e di "Stand Up", e' piuttosto duro, più cupo e alcune volte anche hard rock tipo i Led Zeppelin. L'album quindi, come avrete potuto capire, presenta vari stili, dove si alternano pezzi duri ("To Cry You A Song"), ballate folk ("Inside"), canzoni melodiche molto belle ("For Michael Collins, Jeffrey And Me") e alcuni incredibili virtuosismi del flauto di Ian Anderson ("Play In Time"), con l'aggiunta di quattro bonus track molto interessanti come "Teacher" e "Witch's Promise".
L'album parte con la bella introduzione iniziale di flauto di Ian che da' via alla fantastica "With You There To Help Me", una canzone melodica con l'alternanza di parti dure che creano un'atmosferica magica suonata in perfetto stile Jethro Tull. Nel resto della track si possono apprezzare le doti tecniche di Anderson al flauto e di Martin Barre alla chitarra che riesce a fare degli assoli rock-blues molto belli. Si prosegue con "Nothing To Say" che inizia con un riff piuttosto particolare per poi sfociare in una melodia molto emozionante, supportata da Ian Anderson che canta in modo impeccabile, riuscendo a sprigionare ogni emozione in ogni nota di questo favoloso pezzo. "Alive And Well And Living In" e' un'altra track ricca di melodia, dove il flauto e il pianoforte di John Evan si amalgano perfettamente, e la chitarra distorta di Barre da' il suo contributo nel coinvolgente ritornello. "Son" puo' essere considerato il brano meno convincente del disco, anche se comunque la band offre un piacevole pezzo hard rock con alcune venature blues tipiche dei seventies che arrischiscono questo brano. La quinta traccia e' la fantastica ballata "For Michael Collins, Jeffrey And Me" dove Ian canta in modo divino e si accompagna alla chitarra acustica, riuscendo a trasmettere emozioni molto forti, facendo divenire questo pezzo uno dei brani piu' belli del disco. Con "To Cry You A Song" si ritorna con una grande canzone hard rock suonata magistralmente dal chitarrista Barre, grazie ai suoi riff e assoli molto interessanti, dove si possono sentire alcune influenze dei Led Zeppelin o addirittura dei Gentle Giant del periodo di "Octopus".
"A Time For Everything" mantiene l'album su livelli molto alti, rifancendosi un pò allo stile della precedente "Alive And Well And Living In", sia per lo stile folk-rock che per la durata breve. "Inside" e' una ballata dove i Jethro Tull riescono ad unire in poco meno di quattro minuti le caratteristiche del loro sound, ovvero folk, melodia e rock. Una canzone molto bella, soprattutto per il notevole lavoro di basso di Cornick. La successiva "Play In Time" e' un pezzo favoloso ed incredibile soprattutto per il "riff" di flauto iniziale e i successivi assoli di Anderson, i sorprendenti e stranissimi effetti della chitarra di Barre, il ritmo possente del basso e della batteria e un po' di psichedelia che dà un tocco di originalità in più a questo strabiliante brano dei Jethro Tull. L'ultima canzone del disco è la dolce ballata "Sossity; Youre A Woman" che ricorda alcuni pezzi di "Aqualung", come "Mother Goose" o "Up To Me", dove si sente anche un bell'organo di Evans in sottofondo che accompagna gli arpeggi di chitarra, concludendo in modo magnifico questo bel disco dei Jethro Tull.
Le successive traccie che presenta "Benefit" sono delle bonus track che non funzionano come di solito da riempitivo, ma in questa volta arricchiscono ancora di piu' il cd. "Singing All Day" e' una canzone dai ritmi jazzati molto piacevoli, mentre "Witch's Promise" e' una ballata famosa della band bella ed interessante, mentre "Just Trying To Be" e' un pezzo folk non molto entusiasmante. L'ultima traccia "Teacher", che presenta delle influenze dei Grand Funk Railroad del periodo "Were An American Band", è dotata di un riff di Barre piuttosto possente e un ritornello abbastanza orecchiabile ed intraprendente con una bella prestazione di tutta la band, compreso Evans che contribuisce con le sue parti di tastiera.
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